Tutto inizia a marzo 2020. In pochi giorni le autorità politiche impongo un lockdown completo che colpisce il settore dell’auto come diversi altri settori. Gli showroom, le officine, i magazzini dei ricambi, le stazioni di servizio, gli autolavaggi e i piazzali delle vetture nuove e d’occasione restano chiusi. La situazione è surreale, quei pochi collaboratori che possono recarsi sul posto di lavoro per garantire un servizio di picchetto d’emergenza si ritrovano soli sulle strade e nelle grandi officine dove normalmente lavorano decine di persone.
Da aprile tutto questo è solo un brutto ricordo, o almeno lo speravamo. Il resto dell’anno è poi trascorso tra mille incertezze e con la speranza che con l’anno nuovo tutto sarebbe tornato alla normalità. Il 2020 si è chiuso con una diminuzione a livello ticinese delle immatricolazioni di auto nuove rispetto al 2019 del 20% (13’416 nuove immatricolazioni contro le 16’783 del 2019).
Gennaio 2021, la speranza di ripartire
Con il nuovo anno, come ogni anno succede, si riparte con rinnovato ottimismo. Ma ahimè, per breve tempo. Il 18 gennaio gli showroom devono chiudere per ordine delle autorità che cercano in questa maniera di limitare il diffondersi della pandemia. Contrariamente al 2020 quando in periodo di lockdown completo i garage erano chiusi e i clienti restavano a casa, con questo lockdown parziale ci siamo ritrovati in una situazione grottesca: i clienti c’erano e volevano acquistare una nuova auto, ma questo gli era praticamente precluso.
A marzo gli showroom possono finalmente riaprire e questa volta siamo convinti di ritornare alla normalità vista la volontà dei clienti di cambiare la loro auto, che nel frattempo, a causa anche del timore a viaggiare sui mezzi pubblici, è diventata il mezzo di trasporto di gran lunga preferito per recarsi al lavoro (in auto, viaggiando da soli, ci si sente più sicuri). Tutto va a gonfie vele fin verso la fine di giugno segnando per quattro mesi consecutivi dei risultati positivi rispetto allo stesso periodo del 2020. A fine giugno si registra un +26% nelle immatricolazioni di auto nuove in Ticino. Finalmente possiamo essere fiduciosi per il resto dell’anno.
Invece, ancora una volta, non c’è pace per il nostro settore. La penuria di microprocessori e di materie prime, la difficoltà nei trasporti internazionali e l’avvento delle nuove varianti del virus di Covid-19 frenano quasi completamente la consegna di vetture nuove da parte delle fabbriche. La conseguenza è un nuovo drastico calo delle immatricolazioni di auto nuove a livello mondiale, Ticino compreso.
Anche questa volta, e forse ancor di più che ad inizio anno, la situazione è paradossale e unica nella storia dell’automobile: la domanda supera l’offerta. A fine 2021 i risultati di vendita sono ai livelli del 2020 con un +0.5% (13’479 immatricolazioni di vetture nuove nel 2021 contro le 13’416 del 2020).
Un piccolo sollievo per i commercianti di automobili giunge dal mercato delle vetture d’occasione. A causa della ormai cronica mancanza di vetture nuove diversi clienti si sono orientati sulle vetture d’occasione recenti (con meno di quattro anni di vita). Questo mercato ha registrato un incremento rispetto al 2020 del +3.5%.
In un mercato dell’automobile in affanno, c’è comunque un tipo di veicolo in continua crescita: l’automobile elettrificata. Che i modelli di veicoli in commercio siano sempre più a propulsione completamente elettrica e ibrida lo dimostrano i dati di vendita. In Ticino, queste propulsioni alternative hanno raggiunto una quota totale del 42% che corrisponde a 5’702 veicoli. Di questi 1’402 sono totalmente elettrici, il che corrisponde ad una quota di mercato del 10%. Con questi numeri siamo ancora al disotto della media Svizzera che si attesta al 14% con punte del 16% in alcuni cantoni della Svizzera nord-orientale.
Il 2022, in questo inizio d’anno, sembra ricalcare la situazione di fine 2021 con una difficoltà di fornitura di automobili nuove e conseguente allungamento dei tempi di consegna. La speranza è che la disponibilità dei microprocessori e delle materie prime di sblocchi nella seconda metà dell’anno così da tornare al più presto alla normalità, oltre che sanitaria, anche commerciale.
Le sfide dei garagisti e di UPSA
Grazie alla progressione inarrestabile dell’elettrificazione delle vetture, anche i concessionari e i garage, dovranno inevitabilmente adattare alle nuove esigenze le loro strutture e formare i loro collaboratori. Nuovi spazi per lo stoccaggio delle auto elettriche, nuove installazioni di manutenzione e riparazione, nuovi apparecchi di diagnosi e soprattutto una nuova riqualifica del personale di vendita e tecnico sono fattori indispensabili per non rimanere esclusi dal mercato.
Come associazione di categoria, UPSA Sezione Ticino si sta impegnando a fondo nella formazione di tutto il personale operante nel settore così da garantire una professionalità assoluta da parte delle aziende associate.