Nell’estate del 2021, la comunione dei comproprietari di Zuchwil ha deciso di rivolgersi ad Adrian Tschui dello studio d’ingegneria locale EnerHaus Engineering Sagl. Un consulente indipendente dell’Ufficio cantonale dell’energia aveva suggerito in precedenza oltre una dozzina di misure immediate per ridurre subito il fabbisogno energetico dell’edificio.
Un secondo approccio avrebbe dovuto fornire un bilancio più approfondito della situazione, con proposte concrete per la comunione dei comproprietari.
In tale ambito, Adrian Tschui ha focalizzato l’attenzione sulla produzione di calore. L’involucro edilizio (finestre e facciata) era già stato risanato nel corso degli ultimi anni. Altre ottimizzazioni aggiuntive sarebbero state sproporzionatamente costose. Si potevano ancora prendere in considerazione piccoli lavori, quali l’isolamento supplementare del tetto e del seminterrato.
Numerose soluzioni
Dato che il tetto era un tetto piano non utilizzato né ombreggiato, l’integrazione dell’energia solare s’imponeva in genere quale scelta ovvia. Tuttavia, quale delle seguenti soluzioni poteva consigliare Adrian Tschui? Mantenere la caldaia a olio combustibile, optare per una pompa di calore ad aria esterna, una pompa di calore con sonda geotermica o una caldaia a pellet? Per di più, era possibile combinare tutte le varianti con un impianto fotovoltaico e/o con l’eliotermia, per cui alla fine si poteva scegliere tra dodici sistemi.
«Una sfida del mio lavoro è che le opzioni per i riscaldamenti rinnovabili sono molteplici. La sola valutazione combinata con impianti solari aumenta il mio dispendio di lavoro in modo esponenziale», spiega Tschui. Inoltre, le esigenze dei clienti sono molto diverse. In base all’esperienza dell’ingegnere, i committenti possono essere suddivisi in tre gruppi: mentre per il primo gruppo la sostenibilità è il fattore decisivo, il secondo gruppo tende piuttosto alla soluzione più economica sull’intero arco di vita dell’impianto. Per il terzo gruppo, è invece essenziale ridurre al minimo i costi d’investimento.
La web app fornisce chiarezza
Nell’intento di offrire alle aziende affiliate uno strumento per consulenze orientate alle esigenze, suissetec ha fatto sviluppare una web app. Il cosiddetto «Calcolatore della tecnica della costruzione» è disponibile sin dall’autunno del 2021. Grazie a un raffronto delle varianti, il calcolatore illustra con chiarezza il valore aggiunto energetico ed economico del sistema energetico consigliato.
Per la consulenza riferita alla casa plurifamiliare di Zuchwil è stato deciso subito di sfruttare le possibilità del nuovo strumento. Sulla scorta di simulazioni è stato possibile dimostrare come l’integrazione del tetto con un impianto fotovoltaico (FV) avrebbe generato maggiori benefici rispetto all’utilizzo di collettori termici. Il motivo principale era da ricondurre all’elevato consumo di elettricità della casa. Anche l’opzione di una pompa di calore ad aria è stata scartata, a causa delle emissioni di rumore previste. L’analisi finale lasciava poi ancora aperte le seguenti varianti di risanamento: sostituzione della caldaia a olio combustibile, sostituzione della caldaia a olio combustione e impianto FV, pompa di calore geotermica e impianto FV. A tale scopo, le varianti sono state definite e valutate con il calcolatore della tecnica della costruzione. Per la comunione dei comproprietari era importante ottenere un’elevata sostenibilità e bassi costi sull’intero arco di vita dell’impianto. Si dovevano pertanto prendere in considerazione i costi reali del consumo d’energia (olio combustibile e corrente elettrica) e i previsti aumenti dei prezzi dell’energia. Anche per questo aspetto, il consulente ha potuto fare affidamento sul calcolatore della tecnica della costruzione. Con il suo aiuto, ha realizzato un complesso calcolo dei costi totali, incluso il bilancio delle emissioni di CO2.
Con maggiore efficienza verso una soluzione ottimale
Grazie alla consulenza orientata alle esigenze, la combinazione di pompa di calore geotermica e impianto fotovoltaico si è rapidamente cristallizzata quale sistema adatto per il committente. Esso prevede il passaggio dal riscaldamento a olio combustibile a una pompa di calore ad acqua glicolata, con installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto. La canna fumaria esistente è riconvertita in un canale per i cavi, riducendo così i costi dell’impianto FV. Con la ripartizione degli investimenti si possono inoltre far valere vantaggi fiscali.
Martin Altmann, delegato della comunione dei comproprietari, trae un bilancio positivo: «Sono rimasto impressionato da come il signor Tschui abbia saputo rispondere alle domande tecniche, riducendo la complessità della materia a tal punto, da consentirmi di comprendere tutto in ogni momento.»
Lo ha sorpreso positivamente come siano state fatte proposte concrete d’intervento già nella fase iniziale del concetto, che avrebbero portato subito a una riduzione del consumo energetico.
Decisiva per un rapido avanzamento del progetto è stata tuttavia l’informazione anticipata sull’ammontare dei possibili investimenti e sul loro ammortamento, il che ha semplificato notevolmente il processo decisionale.
Adrian Tschui è convinto: «Per realizzare la svolta energetica dobbiamo lavorare tutti in modo più efficiente. Il problema oggi non è la mancanza di tecnologia per una produzione sostenibile di energia, bensì riflettere troppo a lungo se ne valga la pena». Il calcolatore della tecnica della costruzione gli permette ora di consigliare i clienti in modo molto più rapido ed efficiente. Inoltre, con la web app è possibile validare gli scenari con simulazioni affermate. Le decisioni si basano sui fatti e sono comparabili. Questo permette di discutere e rispondere immediatamente alle domande. Tirando le somme, tutti questi fattori contribuiscono anche a una maggiore soddisfazione del cliente.