Nell’attuale momento ricco di incertezze, di sfide ma anche di opportunità, nasce Ticino Digital Business, il primo portale ticinese business-to-business, ideato dalle Edizioni Sacchi, note per le loro pubblicazioni tecniche e commerciali di tradizione e di successo. Si tratta, come ha ricordato nel suo saluto Fabio Sacchi, CEO della casa editrice, di un punto di riferimento innovativo per il Ticino e non solo, con rubriche dedicate in particolare, oltre che ai temi generali dell’economia pubblica e privata, all’ambito delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’energia “green”.
La piattaforma si avvale anche di un canale radio ed uno TV e di una rubrica dedicata alle interviste, dando spazio alle diverse realtà locali attraverso contenuti di qualità e di particolare interesse. Uno strumento valido, entro un universo frastornante di news e commenti non sempre attendibili e qualificati, per ritrovare le dimensioni dell’economia reale ed entrare in contatto diretto con i suoi protagonisti.
In occasione della presentazione svoltasi presso il Business Center di Manno, Fabio Regazzi, consigliere nazionale, presidente dell’Associazione PMI e dell’Unione svizzera arti e mestieri, in collegamento via web, ha ricordato le difficoltà che le aziende stanno incontrando, legate in particolare, ma non solo, alle strozzature logistiche ed all’aumento dei prezzi delle materie prime, auspicando “meno intervento dello Stato e meno peso della burocazia”.
Gli ha fatto eco Christian Vitta, consigliere di Stato responsabile del Dipartimento delle finanze e dell’economia, convinto dell’impossibilità di effettuare previsioni economiche, alla luce dei molti fattori di indeterminatezza. “Più che guardare all’evoluzione congiunturale” ha detto Vitta “è semmai interessante creare delle buone condizioni quadro per quando la fase di incertezza sarà superata”.
Un’evoluzione incerta legata non solo a fattori tecnologici ma soprattutto geopolitici, che non consentono la formulazione di “piani quinquennali” di antica memoria, ma piuttosto obiettivi di breve-medio termine. Ma “il Ticino sotto pressione si deve comunque muovere, sostenendo l’imprenditorialità e l’innovazione”. Vitta ha ricordato le diverse iniziative in favore delle start-up, i progetti legati a Zurigo ed a Milano e la piattaforma di digital coaching a disposizione delle PMI.
La digitalizzazione tocca le aziende così come i fiduciari, rappresentati all’evento da Cristina Maderni, presidente della FTAF-Federazione Ticinese delle Associazioni di Fiduciari, che ha illustrato una realtà professionale diversificata. Se gli operatori finanziari sono stati attori avanzati della digitalizzazione, ad esempio nell’ambito del traffico dei pagamenti o delle transazioni di mercato, i fiduciari in generale, quale che sia la loro specializzazione, dipendono oggi dalla digitalizzazione per le loro esigenze informative, in ambito, normativo, legale, procedurale, o nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Un comparto cui Ticino Digital Business dedica una sezione particolare è quello delle costruzioni e dell’impiantistica pur se, come ha affermato Alex Farinelli, consigliere nazionale e vice-direttore della SSIC di Bellinzona, il pubblico non sempre percepisce l’impatto delle nuove tecnologie nel settore del “mattone”.
Un settore, ha sottolineato, che se può risentire negativamente dell’incremento dei tassi d’interesse e della stagnazione della popolazione, ha tuttavia un potenziale amplissimo nei lavori di ristrutturazione del patrimonio immobiliare già esistente.
Un contributo fondamentale viene ad esempio dal BIM-Building Information Model, sistema integrato che in ogni fase dei lavori non considera solo le dimensioni cartesiane classiche della costruzione, ma molti parametri, da quelli energetici o legati alla manutenzione, dall’impiantistica alla programmazione degli interventi successivi, ottimizzando costi e piani di lavoro, che nel settore edilizio si rivelano abitualmente particolarmente complessi, riducendo quindi quei costi elevati che in fase di accurata pianificazione possono essere abbattuti.
Al convegno, che ha avuto per moderatore Franco Confalonieri, collaboratore scientifico di Ticino Economico, è venuto il contributo di Alessandro Marrarosa, rappresentante per il Ticino di Digitalswitzerland, l’associazione che raggruppa 240 entità, promuovendo la Svizzera quale hub digitale globale, favorendo la formazione, la costituzione di start-up, ed operando nella difesa dai cyber-attacchi.
Altrettanto rilevante il contributo di Alberto Stival, co-fondatore e presidente di Alma Impact AG e presidente del Board Forum della Svizzera italiana. Alma Impact è impegnata, attraverso attività di formazione e consulenza, nella promozione di processi aziendali migliorativi sul piano sociale ed ambientale.
Corriere del Ticino / 06.05.2022 di Gian Luigi Trucco