Le cadute dall’alto sono da sempre tra le cause più frequenti di infortuni gravi sui cantieri. Per questo motivo è molto importante prestare attenzione a tutte le situazioni di potenziale pericolo che possono portate a una caduta nel vuoto. Ricordo che anche la caduta da altezze contenute (pochi metri) possono avere conseguenze gravissime e purtroppo a volte anche letali.
Tra i vari elementi di sicurezza che compongono le così dette misure di protezione proprie al cantiere o collettive (in quanto vanno a beneficio di tutte le persone che interagiscono, nelle varie fasi, nella costruzione come imprese, artigiani, tecnici, progettisti o direttori dei lavori) vi sono anche i ponteggi che, assieme ai parapetti, sono elementi essenziali per avere un posto di lavoro sicuro.
In questo contributo, desidero soffermarmi su alcuni aspetti importanti che riguardano proprio il “ciclo di vita” delle impalcature sui cantieri edili.
Innanzitutto, il ponteggio per facciate deve essere previsto e pianificato a livello di progettazione oltre che montato al momento opportuno (oso dire il prima possibile, in tutti i casi a partire da un’altezza di caduta di 3 metri) da persone con le necessarie conoscenze tecniche. Anche i vari elementi del ponteggio devono essere sicuri, in buono stato e certificati.
Per il montaggio e il noleggio del ponteggio, almeno per i cantieri di una certa dimensione, le imprese si rivolgono normalmente a ditte specializzate in questo campo, che dovrebbero pertanto disporre delle necessarie conoscenze e dei mezzi tecnici ottimali per montare le impalcature nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza dettate dall’OLCostr.
Una prima fase importante per l’impresa riguarda la consegna del ponteggio da parte della ditta che si è occupata del montaggio in quanto in questo momento vanno verificati i vari aspetti a livello normativo (ancoraggi, distanze dalle facciate, accessi, ecc.). A consegna avvenuta, la responsabilità di mantenere in sicurezza (quindi evitare manomissioni o modifiche di vario genere) passa all’impresa di costruzione o alla direzione dei lavori a dipendenza degli accordi pattuiti.
È dunque importante pianificare, assieme alla direzione lavori, ed eseguire regolari controlli in modo da verificare che nessuno manometta l’integrità del ponteggio durante le varie attività. In caso di necessità, ogni richiesta di modifica strutturale dell’impalcatura (ad esempio togliere un parapetto per poter transitare con delle finestre), deve essere notificata alla direzione lavori che deciderà come procedere anche per assicurarsi di ripristinare la sicurezza appena terminata l’operazione particolare sul ponteggio.
Occorre infatti tenere presente che questa misura propria al cantiere serve a tutti gli operatori sul cantiere e dunque il controllo periodico dell’impalcatura va garantito anche quando l’impresa di costruzione non è più presente con i propri operai in quanto i lavori in corso sono quelli dei vari artigiani (pittori, gessatori, elettricisti, installatori, piastrellisti, ecc.) ed è per questo che la direzione lavori va coinvolta attivamente in questa attività di sorveglianza.
Dunque, utilizzare ponteggi a norma, montarli in sicurezza e nel rispetto delle varie norme tecniche, controllarne l’integrità durante l’intera fase di utilizzo, smontarli in sicurezza e solo dal momento in cui tutti gli operatori hanno concluso i loro interventi. Questo per evitare di smontare il ponteggio per poi accorgersi che doveva ancora essere usato, ad esempio, per rifiniture di carpenteria o altro. Tutti aspetti che solo la direzione dei lavori può conoscere.
Come sappiamo, lo stato della tecnica e delle disposizioni sono in continua evoluzione. In tal senso, la nuova Ordinanza sui lavori di costruzione (OLCostr, entrata in vigore all’inizio del 2022), contempla alcune novità anche per quanto riguarda i ponteggi (vedi tabella).
Davide Rotanzi,
SSIC Sezione Ticino