Environmental, Social & Governance, con l’acronimo ESG, descrive gli spazi fondamentali per scegliere e sostenere decisioni di investimento di un’azienda o di un’organizzazione mirati a migliorare ciò che ci circonda. Il futuro indirizzato da scelte politiche (necessarie e sensate) pone obiettivi a salvaguardia di molti aspetti della vita dell’umanità. Vengono quindi gettate le basi per un cambiamento di strategie di investimento che saranno rivolte a standard ambientali, sociali e di governance di tutte le organizzazioni economiche, imprese e aziende incluse.
Per i prossimi anni ogni imprenditore dovrà cercare di indirizzare le pianificazioni e le conseguenti operations per raggiungere gli obiettivi stabiliti nei parametri ESG. Più ci si avvicinerà a questi risultati, maggiori saranno le possibilità di trovare investitori propensi ad investire in società che garantiscono questi target. Stiamo parlando di un cambiamento fondamentale basato sulla oggettiva misurazione di risultati raggiunti da un’impresa nel campo dell’ambiente, del sociale e della governance.
Fattori, questi ultimi, legati per molto tempo alla soggettività e alla libera iniziativa delle singole organizzazioni che comunicavano senza vincoli e parametri comunemente condivisi. Questa mancanza di scambio di informazioni chiare e omogenee si rispecchia in un approccio datato, ora non più accettabile e legato all’impossibilità di confrontare e misurare univocamente le diverse scelte effettuate dalle imprese. Il concetto ESG porta quindi un cambiamento che segna un’epoca e che pone alle organizzazioni di dover comunicare dati e fatti che permettono un confronto sui contenuti: un sistema accettato, fondato su misurazioni oggettive e non più su criteri liberi e svincolati da una logica comune.
Ora si potrà valutare e scegliere sulla base di dati uniformi.
Il futuro è adesso! Ciò che non è più rimandabile può essere riassunto in tre grandi pilastri reciprocamente sorretti dalla necessità di migliorare le aspettative future. Sembra, però, che i recenti fatti portino a pensare che l’uomo non si sia ancora reso conto dell’importanza della vita e dello strumento che l’universo ci ha donato per viverla: la terra.
La consapevolezza dei limiti che l’ambiente pone, la capacità, ma soprattutto la volontà di gestire razionalmente le risorse e la sostenibilità, fanno degli ESG una pietra miliare per il futuro di tutti. Le basi dalle quali nasce il principio ESG ci ricordano un importante avvertimento: viviamo in un ambiente che dona molto ma le cui risorse sono limitate.
Cardini fondamentali della ESG sono identificabili nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e gli Accordi di Parigi oltre ad altre direttive. In questi atti sono iscritti i punti principali di ispirazione dei dettati rivolti all’intero sistema pubblico e privato per guidare la bussola verso la sostenibilità.
Nel 2015 i 197 Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi ponendo un’intesa vincolante mondiale sul climate change: la decisione di limitare l’innalzamento della temperatura globale del pianeta e di limitarlo a 1,5 gradi.
Il lavoro che Environmental, Social & Governance sta diffondendo punta, soprattutto, alla riduzione dei gas serra attraverso la Carbon Neutrality. Quest’ultima stabilisce il bilanciamento tra le emissioni di CO2 e la capacità di eliminare le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. È in questo momento che entra in gioco la finanza che crea opportunità e premia forme di investimento in organizzazioni impegnate nel rimuovere gli effetti nocivi e dannosi per l’atmosfera ponendo un marchio positivo, quale “carbon free”, sia come sistema azienda, sia come produzioni neutral.
Questo richiamo verso per gli operatori finanziari è sempre più forte e si basa su diverse valide ragioni interconnesse tra il mondo economico e questi strumenti innovativi:
- la pandemia del 2020 ha fortemente minato i terreni economici e sociali; le conseguenze generate stanno imponendo alle aziende di migliorare le proprie performances;
- aumentare l’attenzione verso questi bench-mark implica, necessariamente, una miglior analisi dell’operato dell’azienda sia nell’ambiente, sia nell’etica, consentendo di valutare complessivamente i suoi beni (Assets), dandone una lettura più completa;
- l’ESG permette di selezionare il portafoglio titoli con parametri oggettivamente misurabili e internazionalmente accettati;
- si auspica che i tragici eventi di guerra imporranno una significativa selezione delle organizzazioni che operano sotto la denominazione “Environmental, Social & Governance”, indirizzando gli investimenti verso ambienti che rispettano tutto ciò che ci circonda e migliorano la vita.
Questi parametri dettati dall’ESG non devono essere visti solo come un metodo o un criterio oggettivo di misurazione di determinate performances legate all’ambiente, all’etica ed alla governance. Nessun criterio o metodo stabilito potrà essere in grado di raggiungere gli obiettivi fissati se non sarà accompagnato anche da un cambio culturale e del modo di pensare.
Molte logiche strategiche e di produzione dovranno essere riviste: riprogettazione dei prodotti (beni più durevoli e smaltibili), cambiamento dei modelli di business delle aziende (logica di utilizzo dei prodotti), nuove produzioni legate all’ottimizzazione dei processi (miglioramento dell’uso delle materie prime, basso consumo di energia, organizzazione dei tempi e qualità della vita), ridisegnare la supply chain nell’ottica di catene più corte e di parziali de-globalizzazioni delle economie, gestione della finanza aziendale in linea con questo cambiamento e conseguente opportunità per gli incentivi concessi.
Sintetizzando
Oggi, a maggior ragione, nessuno può pianificare il futuro legato a così tante variabili imprevedibili. Le PMI possono però iniziare dei cambiamenti che ormai sono diventati necessari e non rinviabili. Un’attenta analisi del business ci porrà nella condizione di ripensare, ridisegnare e pianificare il cambiamento di modelli precedenti o reparti aziendali alla luce di ciò che oggi è prevedibile con un’attenzione sempre maggiore verso i pilastri che sorreggono l’acronimo ESG.
Giorgia Confalonieri,
Bachelor in Economia delle Imprese e dei Mercati
MSc Finance and Investment Business School, University of Nottingham