Il prossimo 25 settembre ci esprimeremo sulla riforma dell’imposta preventiva. La riforma è stata voluta dal Consiglio federale dopo aver riconosciuto lo svantaggio che questa rappresenta per il nostro paese. La riforma mira principalmente ad eliminare l’imposta preventiva sulle nuove obbligazioni. L’abolizione dell’imposta preventiva è attesa da tempo e porterebbe numerosi vantaggi al nostro paese.
In primo luogo, la riforma riporterebbe in Svizzera le aziende che svolgono attività finanziarie con obbligazioni all’estero. Questo rilancerebbe il mercato dei capitali elvetico aprendo nuove opportunità anche per le PMI. La riforma porterà un gettito fiscale aggiuntivo di 350 milioni di franchi all‘anno entro cinque anni, importo che aumenterà, entro dieci anni, fino a 490 milioni di franchi all‘anno.
Le maggiori entrate saranno a beneficio di tutte le cittadine e i cittadini. Rimpatriare aziende, significa anche creare nuovi posti di lavoro e valore in Svizzera. Con la loro fuga, questo valore viene oggi creato all’estero. Infine, grazie alla riforma dell’imposta preventiva, lo Stato, i Cantoni, i Comuni, il servizio pubblico come ospedali, società di trasporto e settori come quello energetico e della sostenibilità, risparmieranno quando dovranno finanziarsi. Questo va a vantaggio di tutta la popolazione e quindi del nostro benessere.
Per tutti questi motivi, il Consiglio federale, il Parlamento, i Cantoni e un‘ampia alleanza con rappresentanti dell’Alleanza del Centro, della Lega dei Ticinesi, del PLR, dell’UDC e dei Verdi liberali invitano a votare SI alla riforma dell’imposta preventiva.
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Marco Martino
Alleanza per la riforma dell’imposta preventiva