Dall’agosto di quest’anno, il settore svizzero del commercio dell’automobile ha mostrato segni di una leggera distensione, alla quale hanno contribuito la graduale risoluzione della congestione di merci nella regione asiatica e il completamento di nuovi stabilimenti adibiti alla produzione di semiconduttori. La carenza di prodotti preliminari caratterizzerà comunque gran parte del prossimo anno.
Benché la situazione dovrebbe attenuarsi nel corso del 2023 grazie alla massiccia espansione della produzione globale di semiconduttori, è probabile che l’offerta di auto nuove rimanga nettamente al di sotto dei quantitativi richiesti. Parte delle immatricolazioni sarà pertanto rimandata al 2024. Sulla base di queste previsioni, BAK Economics ipotizza per il 2023 un totale di 260 000 nuove immatricolazioni, una cifra che corrisponde a un aumento del 13,6% rispetto al valore previsto per il 2022.
Il settore della compravendita di auto in Svizzera dovrebbe quindi risollevarsi in una certa misura, benché per il prossimo anno non sia ancora ipotizzabile un ritorno ai livelli precrisi. Grazie all’aumento delle nuove immatricolazioni atteso per il 2023, anche la situazione sul mercato dell’usato dovrebbe progressivamente avviarsi verso una distensione.
Si prevede infatti che il contenuto incremento di auto nuove sarà accompagnato da un leggero aumento dell’offerta e da una diminuzione della domanda di auto usate. La riduzione dei tempi di consegna delle autovetture nuove, dovuta alla graduale normalizzazione dei problemi della catena di fornitura, dovrebbe anch’essa contribuire a riportare la domanda di auto usate verso i livelli pre-crisi. BAK Economics prevede complessivamente 776 000 passaggi di proprietà per il prossimo anno.
Si tratterebbe di una ripresa rispetto al 2022 (+4,3%), che rimarrebbe tuttavia ancora lontana dal livello degli anni precedenti.
Nel complesso, l’attività di officina può guardare con ottimismo al prossimo futuro. A causa del numero ridotto di nuove immatricolazioni, i veicoli più datati saranno tenuti più a lungo aumentando di conseguenza l’intensità dell’assistenza.
Per il 2023, BAK Economics prevede un incremento del fatturato pari al 3%