Il Consiglio federale rafforza l’approvvigionamento energetico della Svizzera con varie misure che comprendono, oltre alla riserva idroelettrica, anche centrali elettriche di riserva. A metà agosto 2022 il Consiglio federale ha dato il suo assenso alle relative trattative contrattuali. All’inizio di settembre 2022 è stato firmato il primo contratto con GE Gas Power per una centrale elettrica di riserva temporanea a Birr (AG) con una potenza di circa 250 MW, che dalla fine di febbraio/marzo 2023 ad aprile 2026 potrà immettere in rete energia elettrica in caso di necessità. Stipulando nel mese di dicembre 2022 un contratto con il gruppo energetico romando Groupe E, la Confederazione si è assicurata con la centrale termoelettrica esistente (Cornaux 1) fino alla primavera del 2026 un’altra centrale di riserva con una potenza fino a 36 MW.
Con la centrale a ciclo combinato Thermatel della CIMO Compagnie industrielle de Monthey SA, che funziona a gas naturale, è ora sotto contratto fino alla primavera del 2026 anche una terza centrale di riserva, che attualmente mette a disposizione una potenza di circa 40 MW. Dopo la prevista revisione della turbina a vapore, a partire da settembre 2023 tale potenza aumenterà a circa 50 MW. I costi per la messa a disposizione durante il periodo contrattuale (15 febbraio 2023 – 30 aprile 2026) ammontano a circa 21,5 milioni di franchi (costi fissi). La centrale sarà messa in funzione solo in caso di emergenza. Come per la riserva idroelettrica, anche il prelievo da questa riserva verrà effettuato da Swissgrid. L’ammontare dei costi variabili, ad esempio per l’acquisto, il trasporto e lo stoccaggio del combustibile o per l’acquisto dei diritti di emissione di CO2 dipenderà dall’effettiva sollecitazione della centrale di riserva.
Fin dall’inizio delle discussioni, le autorità locali e cantonali sono state informate dalla Confederazione e dalla CIMO. L’impianto Thermatel dispone di tutte le autorizzazioni operative necessarie.