Nella parte settentrionale di Mendrisio si trova la frazione di Vignoo. Ai piedi della rupe di San Nicolao si snoda la stretta Via alle Cantine di Sotto, da cui si gode una bella vista sul Mendrisiotto. La trasferta termina davanti alla «Residenza Vignoo». Dove in passato c’erano un vigneto terrazzato e alcuni piccoli edifici a un piano sorge oggi un complesso di dodici appartamenti di proprietà: otto da 5,5 locali, con una superficie di circa 155 metri quadrati, e quattro da 3,5 locali di circa 92 metri quadrati. L’intero complesso è distribuito su sei piani. Due grandi blocchi che si sviluppano su tre gradoni sono divisi da un corpo centrale di 16 metri di larghezza con il vano scale, l’ascensore e i generosi giardini privati.
«Progettualmente volevamo realizzare qualcosa che si avvicinasse più a delle case che a degli appartamenti. La priorità è stata data alle ampie superfici e a un elevato grado di indipendenza», afferma Robert Engeler, architetto e capo progetto responsabile presso lo Studio di architettura Giampiero Engeler a Massagno
Costruzione complessa
La costruzione segue la morfologia del terreno, proprio come il vigneto terrazzato precedente. «Per creare degli spazi si doveva lavorare su volumi verticali», spiega Engeler. Rispetto a un condominio classico, il progetto «Vignoo» è un tipo di costruzione più complesso. La realizzazione dell’autorimessa, ad esempio, ha richiesto uno scavo in orizzontale di ben 5’000 metri cubi, nonostante si trovi al livello della strada. Ma secondo l’architetto ne è valsa la pena: «Ogni appartamento ha un giardino privato a sinistra o a destra e i tetti verdi offrono una bella vista sia in estate che in inverno. Si ha davvero l’impressione di abitare in una propria casa.» L’indipendenza e gli spazi sono le caratteristiche che si apprezzano maggiormente, soprattutto dopo il lungo periodo di pandemia.
Questi appartamenti di proprietà sono interessanti anche se si considera il costante rialzo dei prezzi dei fondi edificabili. «In Ticino non ci sono quasi più terreni per nuove case unifamiliari e trovarne uno con le giuste specifiche è un’impresa molto difficile», riferisce Robert Engeler, «i prezzi si aggirano poi attorno agli 800-1000 franchi al metro quadrato. Se si considera che per una costruzione normale occorrono almeno 500 metri quadrati, l’incidenza del terreno è davvero diventata una cosa che non sta più in piedi. Si arriva a spendere mezzo milione e non si è ancora costruito nulla.» Nella «Residenza Vignoo» un appartamento con due posteggi interni si aggira attorno a 1,2 milioni di franchi, ma in cambio, così la promessa, si hanno in pratica le stesse libertà
di un proprietario di casa.
Riscaldamento individuale
Lo stesso vale per gli impianti tecnici. In un classico condomino, il sistema di riscaldamento centralizzato e in comune è spesso fonte di screzi: «L’80% delle discussioni dei comproprietari è legato al riscaldamento. Per alcuni è troppo caldo, per altri troppo freddo e ovviamente nessuno vuole sostenere le spese di riscaldamento dei vicini», puntualizza Robert Engeler. Rispetto al nord delle Alpi, in Ticino i sistemi di riscaldamento decentralizzati nelle proprietà per piani sono già diffusi da molto tempo.
«Mio papà, ora in pensione, già nel 1985 aveva fatto a Lugano dodici appartamenti, ognuno con una caldaia a gas separata. Ogni comproprietario ha il suo impianto, come d’altronde usuale in Italia.»
Il progetto prevedeva perciò dodici termopompe geotermiche separate. Durante le perforazioni per le sonde ci si è imbattuti in una falda a circa 30 metri, ma la roccia ritrovata in seguito ha permesso di raggiungere la profondità prevista di 80-90 metri.
«La presenza dell’acqua non ha creato particolari problemi per le sonde e le termopompe funzionano alla perfezione», afferma Dario Previti, capo progetto responsabile alla Teknoimpianti SA. Sono state scelte le termopompe acqua glicolata-acqua AQUATOP S di Elco, con una potenza di 6 / 8 kW ciascuna.
«Abbiamo già realizzato molti progetti con termopompe aria-acqua di Elco e sempre fatto esperienze positive. In questo progetto abbiamo installato per la prima volta le macchine geotermiche AQUATOP», specifica Previti.
Durante i lavori è emerso che una sonda non riusciva a coprire il fabbisogno richiesto. È stata perciò sostituita con una termopompa aria-acqua AEROTOP SPLIT da 7 kW, sempre di Elco.
Impianti realizzati
Ogni appartamento dispone di un proprio locale tecnico che funge al tempo stesso da cantina e lavanderia. Le termopompe alimentano da un lato l’accumulatore per l’acqua calda e dall’altro il riscaldamento a pavimento degli appartamenti.
Gli accumulatori per l’acqua calda hanno per tutti gli appartamenti un volume di 300 litri. In uno dei locali tecnici è stato installato un accumulatore tampone da 400 litri per la termopompa, perché nel rispettivo appartamento l’energia termica non serve solo per il riscaldamento a pavimento, ma anche per una piccola piscina.
Durante la visita a Mendrisio, il sole splendeva impietoso. Stefano Badiali, direttore regione sud e membro della Direzione di Elco, ribadisce: «Le temperature medie in Ticino sono da tempo superiori rispetto a quelle a nord delle Alpi.» Il cambiamento climatico accentua questa tendenza. «Lo percepiamo soprattutto nei mesi estivi molto caldi», sottolinea Badiali, «per cui nelle nuove costruzioni il raffrescamento è diventato in pratica lo standard, a maggior ragione se si può realizzare un raffrescamento naturale.»
Durante il semestre estivo, nelle serpentine viene fatta circolare acqua fredda, refrigerata gratuitamente sfruttando le basse temperature nel sottosuolo per mezzo di un piccolo scambiatore di calore. «Questo consente di ridurre la temperatura interna degli appartamenti di circa 2-3 gradi, a beneficio di un maggiore comfort, a un costo irrisorio», afferma Badiali.
Una prima di successo
I riscaldamenti decentralizzati aumentano il comfort anche in inverno: la propria termopompa permette a ogni proprietario di selezionare esattamente la temperatura desiderata. Viene così a cadere qualsiasi annosa discussione sui locali «troppo caldi» o «troppo freddi». E, non da ultimo, il modello semplifica anche il conteggio delle spese accessorie. Da ripartire rimangono solo gli oneri per gli ascensori, il giardiniere e la pulizia degli spazi comuni. Vista l’esperienza positiva di Mendrisio, la Teknoimpianti SA sta già lavorando ai prossimi progetti con la AQUATOP S. «La messa in servizio non ha dato alcun problema e la macchina è molto affidabile. La utilizzeremo perciò anche per un altro progetto, in cui inizialmente era prevista una termopompa diversa», conclude Dario Previti.
Michael Staub,
www.elco.ch