L’obiettivo delle tecnologie digitali è migliorare i processi. Molte di esse sono già state consolidate e ottimizzate da tempo (e-mail, Internet, CAD ecc.). Facilmente si dimentica, però, che la sostituzione della lettera con il fax e della macchina per scrivere con il computer non è avvenuta da un giorno all’altro.
Ci vuole tempo, prima che i nuovi sistemi si affermino e si completi la trasformazione da modalità di lavoro note da anni a nuove soluzioni (digitali). La loro accettazione, e quindi le possibilità di successo, dipendono direttamente da quanto il loro sviluppo è spinto dagli utenti e dalle loro esigenze.
Dall’euforia alla depressione
Come mostra la storia, la curva del ciclo di vita delle nuove tecnologie può essere visualizzata bene nel cosiddetto Gartner Hype Cycle (letteralmente: ciclo dell’esagerazione).
Questo schema grafico, sviluppato dall’omonimo istituto americano di ricerche di mercato, descrive le fasi che ogni nuova tecnologia solitamente attraversa dopo la sua introduzione sul mercato.
In altre parole, il grado di attenzione (o visibilità) che le viene attribuita dal pubblico e in quale momento. L’IA o il Web 3.0/Metaverso possono essere trasferiti al concetto proprio come le realtà generate dal computer (VR, AR ecc.) o le tecnologie blockchain.
Una volta completato il ciclo dell’hype (= fase di aspettativa / euforia), di solito si verifica una fase stabile (altopiano della produttività), che porta a un vasto impiego della tecnologia.
La digitalizzazione nella tecnica della costruzione – opportunità e rischi
Nei rami suissetec sono attive per tradizione ditte prevalentemente a carattere artigianale nei campi esecuzione/installazione o con l’accento posto sulla consulenza e progettazione. Quando si tratta di capire in che misura i processi digitali sono già stati implementati in queste aziende, non emerge un quadro chiaro.
La teoria della diffusione dell’innovazione, sviluppata dal sociologo americano Everett M. Rogers, spiega le dinamiche con cui nuove idee, tecnologie o innovazioni si diffondono in una società. Per poter inserire e classificare nel concetto la maggior parte delle aziende affiliate a suissetec è stata consultata un’indagine condotta di recente sulla loro presenza online. Dalla stessa risulta che oltre il 30% delle ditte non ha ancora un sito web o ne ha uno obsoleto. Circa un quarto non utilizza un indirizzo di posta elettronica professionale con un proprio dominio, bensì servizi di Google, Bluewin o simili.
La stragrande maggioranza delle aziende affiliate può quindi essere classificata come maggioranza tardiva o ritardataria. Le ragioni che portano a questo risultato sono complesse. Tra queste vi possono essere l’accento posto sul lavoro prevalentemente artigianale con scarsa affinità con il mondo digitale e/o risorse umane limitate per occuparsi delle nuove tecnologie.
Questo comporta grandi opportunità e anche rischi per le aziende, ma anche per il ramo della tecnica della costruzione nel suo insieme. Da un lato, vi sono numerosi esempi di ditte che stanno già utilizzando le tecnologie digitali per aumentare in modo sistematico e continuo la loro efficienza e che registrano tassi di crescita significativi. Dall’altro, le piccole imprese dovrebbero rendersi conto del rischio di un’eccessiva astinenza dalle nuove tecnologie.
Dovrebbero chiedersi se possono essere ancora competitive, anche in futuro, senza una sufficiente digitalizzazione dei loro processi.
Fiore all’occhiello BIM
Building Information Modeling (BIM) è un metodo di lavoro che consente di progettare, costruire e gestire gli edifici in rete. Il BIM può anche essere descritto come il fiore all’occhiello digitale del ramo. Il metodo BIM rileva tutti i dati essenziali della costruzione e consente quindi di utilizzarli in vari programmi software, dagli strumenti di progettazione 3D ai programmi di simulazione, per ottimizzare la gestione operativa. Il risultato del metodo BIM è di regola un cosiddetto gemello digitale. Negli ultimi anni, diverse ditte si sono insediate intorno al BIM ed è stato sviluppato un intero ecosistema di applicazioni e servizi. Le grandi aziende parastatali, come le Ferrovie Federali Svizzere (FFS), utilizzano già oggi sistematicamente il BIM nell’aggiudicazione dei loro progetti di costruzione, ponendo la conformità al metodo BIM come condizione per l’assegnazione di commesse.
Il fabbisogno di specialisti come fattore di cambiamento
Tuttavia, ulteriori innovazioni digitali non sono attese nel ramo solo dall’ecosistema che ruota attorno al metodo BIM; anche la grande pressione esercitata dall’immenso fabbisogno di specialisti gioca un ruolo centrale. L’aumento dell’efficienza non solo garantisce il margine di successo, bensì determina anche se un’azienda rimane sufficientemente in grado di lavorare per poter operare sul mercato. Ciò richiede franchezza e volontà di costruire un know-how digitale, sia da parte delle persone in formazione sia da parte del titolare esperto della ditta.
P. es., per imparare a utilizzare le prime soluzioni consolidate, come i configuratori digitali per la consulenza e la vendita (suissetec offre tali strumenti). Riducono in modo significativo il dispendio per la stima dei costi e l’allestimento delle offerte.
Altre innovazioni servono a ottimizzare la prefabbricazione, aspetto vantaggioso, p. es., nel ramo impianti sanitari per l’installazione efficiente di condotte, riducendo così i costi del personale, mentre nella tecnica di misurazione, come novità, le strutture complesse di edifici e tetti possono essere rilevate da droni e convertite in modelli 3D tramite l’intelligenza artificiale.
Cosa fare?
Anche se applicazioni come il BIM sono ancora agli inizi, non è consigliabile stare ad aspettare un momento ritenuto propizio per adottare la digitalizzazione e i suoi processi. Ad esempio, chi già oggi cerca di utilizzare il metodo BIM parteciperà al processo di sviluppo dell’intero settore e avrà molte opportunità, in futuro, di offrire altri nuovi servizi.
Nel campo delle vendite, della progettazione, dell’organizzazione e della contabilità, aspettare è ancora più sconsigliato. In questi campi esistono già oggi numerosi strumenti digitali che possono essere utilizzati immediatamente e che portano a un notevole aumento dell’efficienza, misurabile in franchi. Alcuni strumenti, come una presenza esemplare su Internet – che può essere realizzata, se necessario, con il supporto di suissetec – sono ormai dati per scontati e possono essere implementati in modo rapido, semplice e con un dispendio valutabile. Vale la pena in ogni caso abbracciare la tecnologia digitale, basata sui numeri uno e zero, per essere in futuro un “numero uno” anche a livello imprenditoriale.
Le tecnologie digitali più diffuse… e la nostra attuale classificazione (soggettiva) nel Gartner Hype Cycle
1. Intelligenza artificiale IA: sistemi e algoritmi che imitano l’intelligenza umana, come l’apprendimento, la risoluzione di problemi e il processo decisionale (p. es. ChatGPT [creazione di testi], Midjourney [creazione di immagini], DeepL [traduzione]).
2. Web 3.0: creazione di una rete semantica, sicura e guidata dai dati di siti web intelligenti, connessi e aperti.
Metaverso: simulazione virtuale immersiva che fonde social media, realtà virtuale e tecnologie blockchain.
3. Realtà aumentata AR / Realtà mista MR: inserimento di contenuti/oggetti digitali nel mondo reale per consentire una maggiore percezione e interazione, p. es. utilizzando occhiali VR per visualizzare arredi virtuali in una stanza esistente.
Realtà virtuale VR: ambiente immersivo generato al computer che può essere percepito attraverso tutti i sensi.
Realtà estesa XR: termine di ordine superiore per le applicazioni che combinano AR, MR e VR.
4. Tecnologie blockchain: … funzionano senza un’autorità centrale o intermediari (p. es. una banca per le criptovalute), poiché si basano su una rete distribuita di computer. Ciò consente una gestione sicura e affidabile dei dati e delle transazioni.