Come giudica il 2023 del Comune di Biasca? Dopo il periodo pandemico le attività e i servizi offerti sono ripartiti tutti?
La crisi pandemica provocata dal coronavirus ha inequivocabilmente sconvolto la nostra quotidianità e ha modificato la percezione di salute e di benessere. Durante il periodo pandemico nel nostro comune non si sono registrati particolari disguidi o disservizi all’utenza, principalmente grazie al sempre maggior uso di canali informatici. La congiuntura prometteva una buona ripresa per il 2022, ma il conflitto in Ucraina, che nessuno si sarebbe immaginato, ha modificato queste previsioni in maniera sorprendentemente rapida, con tassi di interesse in forte crescita e un’inflazione galoppante che ha portato ad un aumento dei prezzi dei beni alimentari e dell’energia che hanno pesato sui bilanci delle famiglie. Il Comune di Biasca ha affrontato il 2023 con spirito costruttivo e progettuale portando avanti le opere e le procedure per la concretizzazione degli investimenti, garantendo nel contempo tutti i servizi alla cittadinanza e sostenendo le attività delle nostre associazioni.
Il suo Comune si trova in un luogo strategico del Ticino. State conoscendo anche un aumento della popolazione. Lei crede che sia una tendenza che conoscerete anche in futuro? Quali sono gli aspetti che vi caratterizzano?
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte crescita nella costruzione di edifici residenziali, ciò è sicuramente sintomo di un aumento della popolazione. È difficile capire l’andamento demografico futuro, comunque ci sono tutte le premesse affinché tenda ad aumentare, soprattutto in vista degli importanti investimenti in programma. Biasca si trova al centro delle Tre Valli, è un paese facilmente raggiungibile e percorribile (non ci sono semafori) e ben collegato alle reti viarie (autostrada, ferrovia, strada cantonale). Dispone di un’amministrazione comunale che fornisce tutte le prestazioni essenziali per il cittadino, così come di altri servizi fondamentali quali scuole, negozi, farmacie, studi medici, bar, ristoranti ed attività economiche che offrono importanti posti di lavoro di qualità.
Se una famiglia scegliesse di abitare a Biasca, quali sarebbero i vantaggi che a suo giudizio ne ricaverebbe?
Biasca si può definire un comune a misura di famiglia. Oltre ai servizi essenziali indicati sopra, Biasca offre anche un servizio extrascolastico, l’asilo nido, importanti infrastrutture sportive quali la pista di ghiaccio, campi di calcio, palestre, piste di atletica, palaroller, campi di padel e altri spazi per i giovani. Inoltre vanta una vita associativa, sportiva, culturale e ricreativa molto dinamica e propositiva con quasi un centinaio di associazioni.
Gli investimenti del Comune continuano? Quali sono i progetti chiave in corso di attuazione?
A fine giugno 2023 il Consiglio comunale ha votato un credito storico per Biasca di 31 milioni per l’edificazione della prima fase delle nuove scuole comunali. Nel corso del mese di settembre è stata rilasciata la licenza edilizia e quindi nei primi mesi del 2024 avranno inizio i lavori per la costruzione delle nuove scuole elementari e la palestra doppia. Di seguito saranno realizzate le scuole dell’infanzia, il servizio dell’educazione precoce speciale (di competenza cantonale), l’asilo nido, spazi per servizi extrascolastici e la bibliomedia. Attualmente è in fase di ristrutturazione la casa Cavalier Pellanda, una costruzione risalente al XVI secolo (1586), oggi centro culturale del Comune. A breve inizierà anche il cantiere del nodo di interscambio alla stazione FFS. Si tratta di un progetto in collaborazione con il Cantone e le FFS che riqualificherà l’intero comparto della stazione. Continuano nel frattempo i lavori di posa delle infrastrutture comunali, di progettazione della nuova casa anziani, dello stand di tiro e tanti altri progetti.
Di recente c’è stato l’incendio del tetto della pista di ghiaccio, un’infrastruttura fondamentale per la regione. Crede che questo incidente metta in evidenza una fragilità a livello di offerta sportiva?
Mette sicuramente in evidenza l’importanza di avere infrastrutture sportive e spazi per i nostri giovani. È chiaro che queste strutture sono onerose per l’ente pubblico, ma personalmente ritengo siano fondamentali per garantire l’attività alle varie associazioni che sono l’anima di un Comune. Per il caso specifico, grazie alla collaborazione del progettista e delle ditte che avevano recentemente eseguito i lavori di risanamento del tetto, salvo imprevisti dovremmo poter riaprire la pista entro due mesi circa. È evidente che in questo periodo le varie associazioni dovranno trovare una soluzione alternativa, chiedendo ospitalità ad altre strutture e limitando la propria attività.
Il vostro Comune ospita diverse aziende. Sotto questo punto di vista, come è la situazione nel 2023? Prevedete nuovi arrivi?
Nel corso dell’anno corrente vi sono stati diversi contatti con aziende interessate ad insediarsi nella zona industriale, senza ad oggi portare a nuove domiciliazioni nel Polo di Sviluppo Economico di Biasca. Ciononostante, va sottolineato come si stiano cogliendo i frutti dell’insediamento recentissimo di una giovane start up, attiva nell’ambito dell’economia circolare, che ha visto crescere il suo organico grazie al graduale passaggio nella fase di espansione ed industrializzazione del prodotto. Sono inoltre in dirittura d’arrivo trattative con un’azienda internazionale che, se concretizzate, porteranno a Biasca un buon numero di nuovi posti di lavoro qualificati a partire dall’anno prossimo.
intervista a cura di:
Nicola Mazzi