I vincitori del 2024 sono: AEW Energie AG insieme al Politecnico federale di Zurigo (categoria «Tecnologie energetiche»), Cham Group AG insieme a Andy Wickart Haustechnik AG, Alfacel AG e pom+Consulting AG (categoria «Energie rinnovabili»), CLEMAP AG in collaborazione con Otto Fischer AG (categoria «Mobilità efficiente») e la scuola media Knonau-Maschwanden-Mettmenstetten insieme alla Pro-Energie GmbH (categoria «Edifici e territorio»). Il trofeo Watt d’Or, che riproduce una palla di neve, sono stati consegnati ai vincitori da un’illustre giuria, presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Vincenz-Stauffacher, presso il Centro congressi del Kursaal di Berna. Hanno partecipato centinaia di rappresentanti del settore energetico svizzero, appartenenti al mondo politico, economico e della ricerca.
Le imprese e le università svizzere innovative stanno mettendo in pratica con successo e determinazione i futuri scenari energetici. In loro onore l’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha istituito il premio Watt d’Or, sigillo di qualità per l’eccellenza in ambito energetico. Il premio Watt d’Or è stato assegnato per la prima volta nel 2007. L’obiettivo è far conoscere le prestazioni fuori dal comune nel settore dell’energia e motivare in questo modo l’economia, la politica e il vasto pubblico a scoprire i vantaggi delle tecnologie energetiche d’avanguardia.
Il riconoscimento non prevede premi in denaro. Nel quadro del concorso Watt d’Or 2024, entro la metà di luglio 2023 sono stati presentati 42 progetti, che sono stati poi valutati da un gruppo di esperti. Per la tornata finale ne sono stati selezionati 17. Tra questi la giuria, presieduta da Susanne Vincenz-Stauffacher, ha scelto i progetti vincitori per le quattro categorie Watt d’Or.
VINCITORI PER LA Categoria «Tecnologie energetiche»
Soluzione intelligente ai problemi di ottimizzazione nella rete elettrica.
Tramite la digitalizzazione e metodi matematici, le università svizzere stanno lavorando alla rete elettrica del futuro, che sarà sempre più sollecitata, poiché la produzione decentralizzata di elettricità dai tetti e dalle facciate degli edifici è in continuo aumento. Un problema per i gestori di rete, che devono trasportare questo volume di elettricità in aumento. Ampliare le reti è in effetti un’operazione complessa e costosa. Un progetto pilota condotto dal gestore di rete argoviese AEW Energie AG in collaborazione con il PFZ offre una soluzione intelligente. Grazie all’algoritmo di ottimizzazione del PFZ, la rete AEW viene potenziata «virtualmente», ovvero senza procedere a nessun ampliamento fisico, fino al 10%. Ciò avviene mediante continue misurazioni in tempo reale e comandi di controllo che ottimizzano la potenza reattiva e la tensione sulla rete. L’energia solare potrà così essere potenziata senza sovraccaricare la rete e l’esercizio delle reti sarà più sicuro e più efficiente.
vincitori per la Categoria «Energie rinnovabili»
Dalla teoria alla pratica: a Cham sta sorgendo un quartiere climaticamente neutrale che punta al 100% di energie rinnovabili.
A Cham, dove un tempo sorgeva la leggendaria fabbrica di carta, sta nascendo un moderno quartiere residenziale e commerciale con circa 1000 appartamenti e posti di lavoro. Un progetto che non ha eguali. Il quartiere dispone di un sistema energetico ecologico unico nel suo genere, rinnovabile al 100%, senza impiego di vettori fossili e ampiamente autosufficiente dal punto di vista energetico. L’elettricità viene prodotta da una centrale idroelettrica e da un impianto fotovoltaico. La rete elettrica del quartiere rende possibile un raggruppamento ai fini del consumo proprio (RCP) al livello di media tensione. Il calore e il freddo vengono prodotti utilizzando l’energia geotermica e termica del Lorze. Un sistema di gestione energetica altamente digitalizzato assicura un uso ottimale e un consumo efficiente dell’energia del quartiere. Tecnologie intelligenti per residenti e imprese, un piano per la mobilità elettrica e misure per la biodiversità: non è stato lasciato nulla di intentato. Il cluster energetico del nuovo quartiere «Papieri Cham» nasce dal lavoro di Cham Group AG di Cham (ZG) in collaborazione con i suoi partner progettuali di Andy Wickart Haustechnik AG di Finstersee (ZG), Alfacel AG di Cham (ZG) e pom+Consulting AG di Zurigo (ZH).
vincitori per la Categoria «Mobilità efficiente»
Con un’infrastruttura di ricarica efficiente sotto il profilo dei costi, con ricarica solare, si evita il potenziamento della rete.
Per raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050 serve più elettricità. Ad esempio per la ricarica dei veicoli elettrici. Il consumo di energia di edifici con più stazioni di ricarica può aumentare al punto da dover ampliare la capacità di connessione alla rete elettrica, con un notevole dispendio finanziario. Per evitare questo serve soprattutto più intelligenza negli edifici. La gestione innovativa dei carichi sviluppata da CLEMAP AG in collaborazione con Otto Fischer AG è quello che ci vuole. Gli algoritmi della tecnologia CLEMAP coordinano il processo di ricarica di 30 stazioni di ricarica AC e DC di diversi costruttori attorno all’edificio, priorizzando o limitando la prestazione di ricarica in modo dinamico a seconda della produzione di elettricità dell’impianto fotovoltaico installato sul tetto. La gestione dei carichi può addirittura essere configurata in maniera tale che in determinate stazioni la ricarica avvenga esclusivamente con l’elettricità solare. Questa soluzione, al 100% «Swiss Made», è sviluppata a Zurigo e prodotta in Ticino.
vincitori per la Categoria «Edifici e territorio»
sek mättmi: la scuola media che unisce neutralità climatica, autosufficienza energetica e riduzione dei costi.
Per anni, la scuola media Knonau-Maschwanden-Mettmenstetten, soprannominata sek mättmi, ha cercato una soluzione energetica. L’obiettivo era ridurre la maggiore quantità possibile di emissioni di CO2 e produrre energia il più possibile in modo autonomo. Il tutto, con un budget ragionevole. La soluzione vincente è stato il sistema energetico concepito sistematicamente con un accoppiamento di settori attraverso la centrale energetica intelligente Hybridbox, sviluppata in collaborazione con Roger Balmer, proprietario di Pro-Energie GmbH di Eschlikon (TG). Oggi il complesso scolastico di Mettmenstetten, composto da cinque edifici e una piscina coperta, non ha alcun impatto sul clima e, grazie agli impianti fotovoltaici, alle pompe di calore e a un impianto di cogenerazione forza-calore, raggiunge nell’arco dell’anno un grado di autosufficienza di circa il 54% e un approvvigionamento di energia elettrica perfino del 70%. Per gli studenti, l’approvvigionamento energetico completamente rinnovabile e sostenibile fa ormai parte della quotidianità scolastica. Anche i contribuenti ne traggono beneficio: il risparmio sui costi energetici è così elevato che l’aliquota d’imposta potrebbe essere ridotta approssimativamente di quasi mezzo punto percentuale.
Ufficio Federale dell’energia
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