Ingrandire con elementi prefabbricati favorisce anche il territorio ticinese
Per Stefan Hintermann ampliare e ristrutturare case esistenti, piuttosto che costruire da zero è una chance per il territorio ticinese, dove gli spazi edificabili sono sempre più limitati.
È per questo motivo che punta sull’ampliamento di stabili già esistenti con elementi prefabbricati. “Negli anni precedenti come Giacomazzi & Ruffini si lavorava con il sistema STEKO utilizzando mattoni di legno e modelli predefiniti. Da quando ho ripreso la ditta, abbiamo preferito produrre i nostri elementi in magazzino secondo le richieste dei nostri clienti”, spiega Hintermann.
Oggi, circa un quarto della produzione annuale della Hintermann & Ruffini è dedicata agli ampliamenti prefabbricati, mentre il resto alla costruzione di tetti tradizionali. Tuttavia, a causa della grandinata in agosto 2023 , che si è abbattuta sul Locarnese, un 90% dei lavori oggigiorno consistono nei rifacimenti di tetti con estensioni e ristrutturazioni.
I principali vantaggi: sostenibilità, tempi sui cantieri più corti e isolamento termico
Lavorare con elementi prefabbricati in legno è un modo ecologico di costruire. Il legno come materiale regionale e biologico consuma meno energia per la produzione e sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra le persone giovani. Un altro importante vantaggio di questo sistema è la velocità del lavoro in cantiere. Per fare un confronto tra i tempi di costruzione: mentre il sistema tradizionale richiederebbe circa un mese, lo stesso lavoro con il sistema prefabbricato può essere svolto in soli tre giorni. Per contro bisogna calcolare più tempo per la progettazione, che deve essere pianificata in modo più dettagliato. “Con questo sistema dobbiamo avere tutte le informazioni in anticipo, per poter preparare il lavoro in magazzino, montare gli elementi velocemente sul cantiere e non dover rifare o tagliare elementi. Non è sempre facile ottenere in tempo le informazioni e le decisioni dal cliente per poter svolgere il lavoro preliminare. Anche se la situazione è migliorata negli ultimi anni, c’è ancora una mancanza di mentalità. Dobbiamo informare ed abituare i clienti, gli architetti e gli altri artigiani a lavorare con questo sistema” aggiunge Hintermann.
Un altro vantaggio, oltre alla rapidità di lavorazione in cantiere, è che si evitano ponti termici. Il legno come elemento fornisce già un isolamento termico, cosa che non avviene con il beton, e si evita l’umidità. Nella costruzione tradizionale di una casa con cemento, intonaco, ecc. sono necessari migliaia di litri d’acqua e l’asciugatura richiede diversi mesi.
Con il sistema delle case prefabbricate, invece, la costruzione è già asciutta, cosa che si avverte non appena si entra nella casa. Quindi, anche se la casa è nuova, con elementi in legno, si vive già molto meglio e non si rischia di avere danni di umidità.
Importanza della pianificazione e progettazione previa
Proprio perché il lavoro in cantiere è molto più breve con gli elementi prefabbricati, è fondamentale che il tecnico riceva tutte le informazioni in tempo utile. Per Hintermann questo a volte è uno svantaggio perché, purtroppo, spesso si deve rincorrere i vari artigiani e gli installatori per sapere dove devono essere posati i tubi, i cavi, ecc.
“Naturalmente, questo richiede molto lavoro preparatorio. Sia gli artigiani che gli architetti e i costruttori spesso non si rendono conto di quanto sia importante ottenere queste informazioni in anticipo e dicono “lo vedremo dopo”, ma con questo sistema la maggior parte del lavoro si svolge in magazzino e dobbiamo sapere già nella fase progettuale dove andranno le finestre, di che tipo, di che dimensione e così via. Solo così possiamo assicurarci di arrivare rapidamente in cantiere e di installare i vari elementi.”
Un altro punto importante è che bisogna fare attenzione a come si costruisce. Il legno, se esposto all’acqua, nel tempo marcisce, quindi è importante prestare attenzione alla corretta progettazione ed esecuzione. “Non tutti sanno fare questo tipo di costruzioni, è necessario un certo savoir-faire,” conclude Hintermann.
Victoria Franco Grütter,
www.ascoleti.ch