Approccio architettonico
Casa Torre è stata concepita negli anni ’60 dall’architetto Grassi ed è situata, come lo era lo storico edificio che le ha lasciato il posto, al bivio tra via Livio e via Motta. Si tratta di un edificio amministrativo con 5 piani dedicati a uffici, due livelli commerciali e un piano tecnico interrato.
L’edifico, a pianta praticamente triangolare, si situa a cavallo tra due strade poste a quote differenti: al di sopra via Motta che porta alla stazione FFS, al di sotto via Livio si inserisce per contro nel centro cittadino. Gli spazi commerciali posti a ridosso delle carreggiate possiedono ampie vetrate mentre gli uffici sono dotati di finestre a nastro con un davanzale comandato dalla quota di una scrivania. Fa eccezione il piano attico dove il progettista ha risolto il raccordo alla palazzina adiacente con l’arretramento della facciata a nord ricavando in questo modo un’ampia terrazza che si apre sulla cittadina e la valle di Muggio. Di testa un taglio verticale porta luce alla bella scala marmorea elicoidale distribuita su tutti i livelli.
Il risanamento dell’edificio, grazie ad un committente attento e particolarmente sensibile, si è trasformato in una vera e propria sfida volta ad attualizzare il linguaggio architettonico della facciata migliorandone in modo importante sia l’aspetto energetico che lo spazio, valorizzando gli ambienti interni. Nel vano scala è stato anche realizzato un intervento artistico coinvolgendo Philipp Klak.
Le facciate, grazie a doghe metalliche anodizzate, riprendono la cromia tanto in voga durante gli anni riferiti all’edificazione di Casa Torre, cromia riproposta oggi con materiali trattati in modo da rendere le superfici mutevoli grazie alla luce naturale. La facciata ventilata sostituisce dunque il calcestruzzo a vista tinto. La totalità dei serramenti è realizzata con una tinta marrone molto scura che aumenta gli effetti di profondità di imbotti e davanzali.
L’edificio, interamente risanato nel corso del 2023, gioca con la luce grazie alla sua nuova veste presentandosi in modo totalmente rinnovato e offrendo ai propri inquilini spazi di qualità all’interno di un edificio che ha compiuto, senza dimostralo, oltre 60 anni.
Ragionare in verticale
In architettura un progetto può legarsi a un aspetto visivo proponendo soluzioni innovative e tecnologiche riflettendo in questo modo un’espressione che tipicamente ci appartiene; siamo di fatto portati in maniera molto naturale a ricercare e trasformare uno spazio rendendolo esclusivo.
La verticalità come scrittura grafica rientra facilmente in questa espressione visiva.
Un approccio progettuale ispirato al modernismo urbano palpabile solitamente nelle big city si palesa, con le dovute proporzioni, anche alle nostre latitudini. Luoghi in cui lo spazio viene progettato attraverso uno sviluppo in cui funzioni organizzate solitamente sfruttando superfici orizzontali si ridefiniscono in una dimensione verticale. Edifici in cui gli elementi esterni dialogano con forme e geometrie creando un particolare design caratterizzato da effetti cromatici verticalizzati.
Configurare nuove zone privilegiando la ricerca di un tocco personale
Il rilancio dell’intero quartiere, ci troviamo a Chiasso antistante l’area FFS oggetto di riqualifica, si riflette sul complesso residenziale. Qui gli architetti dello Studio d’architettura Atelier PeR hanno trovato un valido riferimento optando per un’architettura chiara e una soluzione di facciata di alta qualità. Interessante l’approccio progettuale rivolto a spazi autonomi, svincolandosi da concetti standard dati dalla costruzione, per cui anche aree comuni dello stabile offrono nuove prospettive e sensazioni.
Viene in questo modo creato un miglioramento di tutti gli ambienti: un’esperienza dello spazio più sensibile.
Le vetrate creano un gioco dimensionale collegando dal basso verso l’alto volumi non necessariamente principali alla costruzione. Esemplare risulta la ridefinizione del vano scale la cui facciata geometrica non porta unicamente a volgere lo sguardo verso l’alto ma anche verso l’interno: un ambiente solitamente ritenuto funzionale trova attraverso la particolare vetratura una propria identità.
Un senso allo spazio
La facciata dell’edificio non rappresenta in questo caso esclusivamente un involucro a protezione degli spazi interni ma piuttosto un’interazione tra esterno ed interno attraverso un connubio tra tecnica ed espressione estetica. Il coinvolgimento architettonico nel suo contesto trova nel progettista ed esecutore soluzioni perfette, ideali per realizzare questo edificio. Le vetrate principali del vano scale, situate al piano terra, presentano pannelli a specchio applicati frontalmente contro le pareti nel vano interno, così da creare un gioco visivo dando continuità al fascio luminoso proveniente dal vano scale.
Alla ricerca di trasparenza
Il connubio tra vetri testurizzati e profili ricercati, non comunemente presenti sul mercato, hanno donato quel tocco di eleganza senza forzare né alterare le caratteristiche architettoniche preesistenti, riportando per contro alla luce e a un nuovo splendore le imponenti vetrate. La ricerca di leggerezza nel profilo ha portato alla fornitura di un’alternativa molto performante da parte di Vistec SA. La visuale ottenuta dall’esterno verso l’interno acquista in questo modo maggiore profondità. Le superfici vetrate, incorniciate da profili in metallo, proseguono su più lati conferendo alla facciata una continuità visiva grazie alla quale enfatizzare una sensazione di spazialità e ampiezza.
Luci e contrasti
In questo edificio la disposizione degli elementi crea un gioco di pieni e di vuoti: un contesto in cui anche la luce assume un ruolo primario, essenziale all’estetica dell’involucro. Di giorno, a dipendenza di come questa si irradia all’interno dei locali attraverso la trasparenza delle importanti vetrate, è possibile creare suggestioni visive inaspettate. Di notte, grazie ad un’attenta progettazione, saranno proprio le porose vetrate madras illuminate artificialmente a creare un’atmosfera sofisticata e accogliente rilanciando una silhouette verticale stagliata verso il cielo.
Una tendenza interpretata qui in modo ottimale e tipicamente riconducibile al design moderno risulta essere l’abbinamento tra materiali di diversa natura, grazie ai quali vengono proposti contrasti visivi capaci di impreziosire la costruzione. Anche il dinamismo, attribuibile ad alcuni materiali innovativi, garantisce effetti estetici notevoli grazie, ad esempio, alla varietà cromatica offerta. Il bianco opacizzato dei vetri madras accostato a profili metallici marrone scuro e doghe in alluminio ossidate non delude le aspettative; l’abbinamento tra colori caldi e tinte fredde dona carattere alla facciata.
Illuminata di sera o definita di giorno attraverso i suoi elementi, la facciata mette in mostra il suo urban design quasi a voler reclamare una sua contemporanea appartenenza metropolitana.
L’essenza di un team professionale
Geometrie, contrasti pieni e vuoti, giochi di luci, spazialità, potremmo riassumere questi concetti con due parole chiave: estetica e individualità. Una facciata sviluppata con elementi e profili, prodotti con caratteristiche precise volte a soddisfare una progettualità elegante e contemporanea. Un design minimalista, linee pulite e materiali innovativi riflettono lo stile di Vistec SA: una sinergica fusione tra creatività e tecnologia al servizio del cliente.
Per il team di Vistec SA la realizzazione di prodotti customizzati si rivela un prezioso servizio apprezzato da committenti e clienti.
Dare vita a idee e progetti affidandosi all’ottimo know-how aziendale permette di garantire soluzioni confacenti ad ogni esigenza garantendo un’assistenza professionale sia durante le fasi esecutive sia in quelle successive grazie a un affidabile servizio dopo vendita.
Vistec SA offre
- Soluzioni per abitazioni
- Partner ufficiale scorrevoli
minimali SOREG GLIDE - Porte
- Finestre
- Verande
- Elementi in vetro
- Costruzioni in vetro
- Tettoie
A cura di:
Barbara Soer
AM Suisse Ticino
Contributi:
Daniele Manetti
Vistec SA
Arch. Oliviero Piffaretti
Studio architettura Atelier PeR
www.atelierper.ch
Foto:
Studio Alessandro Radice, Atelier PeR,
Vistec SA