Innovazione è una parola bellissima con cui a volte è facile riempirsi la bocca. Tuttavia, non esiste innovazione nelle aziende che non creano i presupposti per farla fiorire. Presupposti culturali, che possono ripercuotersi anche in modelli organizzativi talvolta molto moderni, ma anche economici, nel senso di budget appositamente allocati a tale scopo.
L’innovazione viene dal basso, nel senso che la fanno, concretamente, le persone che lavorano nelle organizzazioni. Ce lo raccontava già Adam Smith nel 18esimo secolo spiegando come la divisione del lavoro porta alla specializzazione e quindi alla continua ricerca, degli specialisti, di soluzioni migliori, più efficaci e più efficienti per realizzare i prodotti.
Ma il giusto contesto può promuovere l’innovazione così come bloccarla, e di questo “giusto contesto” è responsabile anche il CdA di un’azienda. Se nel Board non abbiamo nessuno che sponsorizza l’innovazione come possiamo pensare di portare avanti progetti legati alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, alla blockchain ecc? Vi sono alcune aziende che lo hanno compreso e non a caso hanno inserito nei propri CdA delle persone con una forte propensione e competenza nell’ambito dell’innovazione tecnologica.
Spesso questo comporta anche un ringiovanimento dei Board, un effetto collaterale ulteriormente positivo, a mio modo di vedere, perché un buon CdA deve sempre essere ben diversificato per quanto riguarda il background formativo e professionale, il genere, l’età e la provenienza culturale.
Ma non cadiamo nell’errore, come spesso accade, di pensare di aver risolto un problema con il semplice inserimento di un’unica persona in una determinata funzione.
Non ci può essere vera innovazione in contesti dove vigila la cosiddetta “cover your ass policy”, un termine che nella mia esperienza professionale ho spesso sentito, ad esempio, in contesti bancari dove, non a caso, la solidità e la tradizione sono storicamente valori più importanti che non l’innovazione.
Nelle aziende dove vigila la cultura del “coprirsi il fondoschiena” i dipendenti sono soliti non prendersi mai grandi rischi, per paura di sbagliare e di essere criticati, a volte addirittura di poter perdere il posto o delle opportunità di carriera. Ci si limita a proporre modeste modifiche rispetto allo svolgimento quotidiano delle attività, aspettarsi idee “disruptive” in questo ambito diventa chiaramente illusorio.
La cultura dell’errore diventa quindi un elemento importante, come ha chiaramente spiegato Amy C. Edmondson, professoressa della Harvard Business School, nel suo bestseller “The Fearless Organization: Creating Psychological Safety in the Workplace for Learning, Innovation, and Growth”. Il successo aziendale, soprattutto per chi ambisce a competere a livello internazionale, richiede un continuo afflusso di idee, nuove sfide e pensiero critico. Necessita, quindi, di un clima interpersonale che non deve sopprimere, mettere a tacere, ridicolizzare o intimidire. Non tutte le idee sono buone ed esistono anche domande oggettivamente inadeguate e sì, il dissenso può rallentare le cose, ma tutti questi elementi rappresentano una parte essenziale del processo creativo che è essenziale all’innovazione.
Evidentemente spetta al management operativo, a vari livelli, realizzare all’interno della propria organizzazione una cultura impregnata sulla “sicurezza psicologica”, ma dovrebbe essere compito del CdA creare i relativi presupposti mediante la selezione dei membri di direzione, avvallando una determina politica del personale e corrispettive pratiche remunerative e vivendo all’interno del proprio consesso, in primis, la stessa cultura.
Di Governance dell’innovazione si parlerà in maniera approfondita in occasione della conferenza annuale del Board Forum della Svizzera Italiana il prossimo 9 ottobre presso Villa Castagnola a Lugano. L’evento prevede una serie di relazioni da parte di esperti di innovazione aziendale, tra cui Stefano Santinelli (Ceo di Swisscom Directories), Gian Paolo Meloncelli (Group Head of New Ventures & Business Development di Zurich Insurance Company) e Fabian Müller (Head of Business Development and Innovation di Raiffeisen Switzerland).
Seguirà una tavola rotonda cui parteciperanno Andrea Gehri (Presidente Cc-Ti), Ferdinando Alberti (Prof. di Strategia aziendale), Luca Maria Gambardella (Prof. di Intelligenza Artificiale), Luca Bolzani (Presidente Fondazione Agire) e Cristina Giotto Boggia (Direttice ated).
L’evento si concluderà con un’interessante testimonianza dell’ex-pilota Swiss Roberto Battaglioni e la consegna dei diplomi della quarta edizione del corso “Certified Board Member SAQ” promosso da SUPSI e Alma Impact.
I posti sono limitati, eventuali interessati possono inviare una richiesta ad [email protected].
Board Forum Svizzera Italiana | Conferenza annuale 2024 “La Governance dell’innovazione”
- Data 9 ottobre 2024
- Luogo Villa Castagnola, Lugano
- Orario 13.30 – 18.00
- Lingue Italiano/inglese
Programma
- 13.00 Accoglienza
- 13.30 Saluto e introduzione da parte di Karin Valenzano Rossi in rappresentanza del Comitato Direttivo del BFSI
- 13.40 Intervento di Stefano Santinelli, CEO di Swisscom Directories
- 14.10 Intervento di Gian Paolo Meloncelli, Group Head of New Ventures & Business Development di Zurich Insurance Company
- 14.40 Intervento di Fabian Müller, Head of Business Development and Innovation di Raiffeisen Switzerland
- 15.10 Pausa
- 15.40 Tavola rotonda: “Innovazione aziendale: le responsabilità del Board”.
Interverranno:
- Andrea Gehri, Presidente Cc-Ti (Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino)
- Ferdinando Alberti, Prof. di Strategia aziendale e Presidente di Strategique, think-tank internazionale con base ad Harvard
- Luca Maria Gambardella, Prof. di Intelligenza Artificiale e Prorettore all’innovazione e alle relazioni aziendali presso l’USI
- Luca Bolzani, Presidente Fondazione Agire (Agenzia per l’innovazione del Canton Ticino)
- Cristina Giotto Boggia, Direttice ated (Associazione Ticinese Evoluzione Digitale)
- 16.20 “Gestire una crisi… a diecimila metri da terra”, interverrà Roberto Battaglioni, ex-pilota Swiss
- 17.20 Consegna diplomi CBM 2024
- 17.55 Chiusura da parte di Alberto Stival, Presidente del BFSI
- 18.00 Rinfresco offerto
NB: Convegno riconosciuto ai fini della ricertificazione SAQ per i membri di CdA certificati.
Alberto Stival,
Presidente del Board Forum Svizzera Italiana
www.bfsi.ch