Bisogna infatti essere coscienti che ogni cantiere è diverso dall’altro ed è pertanto un prototipo con le proprie unicità, peculiarità, difficoltà esecutive o punti critici da curare in modo particolare.
È per questa ragione che ogni committente dovrebbe, una volta che gli è ben chiaro cosa realizzare in funzione delle sue esigenze e delle disponibilità finanziarie, saper scegliere i partner giusti con cui collaborare. Detto così sembra facile, ma è proprio questo l’elemento più delicato. Partendo dal progettista e dalla direzione dei lavori per arrivare all’impresa di costruzione e ai vari artigiani o fornitori, occorre chiedere delle referenze per l’esecuzione di lavori simili e informarsi sulla loro affidabilità.
Far capo a professionisti attivi da tempo sul nostro territorio e prendere informazioni anche tramite le associazioni di categoria e i vari Albi professionali può essere un buon punto di partenza. L’altro consiglio consiste nell’affidare gli incarichi chiarendo nel dettaglio compiti, responsabilità e garanzie di buona esecuzione dei lavori, facendo attenzione a progetti “chiavi in mano” poco chiari e a diffidare da offerte palesemente basse dal profilo finanziario.
Il fenomeno del sottocosto è infatti molto pericoloso in quanto, dopo aver acquisito il cliente, è alta la tentazione di cercare di recuperare finanziariamente cammin facendo rivendicando supplementi, speculando su materiali o non curando la qualità esecutiva dei lavori.
Penso ad esempio a tutte le opere di impermeabilizzazione degli edifici (tetti piani, pareti contro terra o superfici esposte alle intemperie) che, se non eseguite secondo le regole dell’arte, possono comportare danni alla struttura oltre che complesse e costose riparazioni.
Lo stesso discorso vale per le rifiniture malfatte che possono causare difetti estetici e funzionali difficili da accettare per i proprietari.
Nella maggior parte delle situazioni, un progetto curato da un buon progettista, seguito e coordinato da un attento direttore dei lavori ed eseguito da imprese e artigiani professionali porta a risultati di qualità che soddisfano tutti gli attori coinvolti, committente in primis.
La filosofia che deve però accompagnare tutti coloro che partecipano ad una costruzione deve poggiare sull’etica professionale, sulla correttezza e sulla fierezza di lavorare bene, anche per onorare il giusto prezzo.
Ricordo per terminare che, in Ticino, le opere da impresario costruttore che superano il preventivo di 30’000 franchi possono essere svolte soltanto da ditte iscritte al relativo Albo cantonale.
Ciò a garanzia della presenza di un responsabile tecnico qualificato e con esperienza nella conduzione dei cantieri, della sicurezza e dell’avvenuto pagamento degli oneri sociali. Consultare l’Albo è semplice; basta andare sul sito www.ti.ch/albo.
Ne vale la pena per evitare brutte sorprese e il blocco dei lavori da parte dell’apposita Commissione cantonale di vigilanza.
Ing. Nicola Bagnovini,
Direttore SSIC Sezione Ticino
www.ssic-ti.ch