Come valuta l’attuale situazione del commercio in Ticino?
Il commercio in Ticino sta attraversando una fase delicata. L’aumento del costo della vita, l’inflazione e la forza del franco svizzero hanno contribuito a una riduzione delle vendite, spingendo i consumatori a fare acquisti oltre confine.
Nonostante alcune regioni abbiano beneficiato delle aperture domenicali e di agevolazioni nelle aree turistiche, il settore sta affrontando una contrazione generale del flusso di clientela e delle vendite, con un rallentamento evidente durante il 2023, specialmente nel terzo trimestre. Le sfide globali e locali rendono difficile mantenere livelli di affari stabili.
Che bilancio si può fare della nuova legge cantonale sulle aperture dei negozi?
La nuova legge cantonale ha offerto maggiore flessibilità e opportunità ai commercianti, permettendo fino a quattro aperture domenicali straordinarie all’anno, oltre a un’estensione dell’orario nei giorni festivi. Questo cambiamento ha creato nuove possibilità per adattarsi alle esigenze di residenti e turisti, con un impatto positivo soprattutto nelle zone turistiche.
Tuttavia, la concorrenza con il commercio online e con l’Italia rimane forte, e i benefici di questa legge, sebbene significativi, non sono stati sufficienti a compensare le difficoltà generali del settore.
Qual è il concetto di aperture regionalizzate e quando potrebbe entrare in vigore?
Le aperture regionalizzate significano adattare le date delle aperture domenicali alle festività e alle tradizioni specifiche delle diverse regioni del Ticino. Questo permetterebbe ai commerci locali di sfruttare al massimo le festività che portano un maggior flusso di clienti, sia residenti che turisti. Ad esempio, Chiasso potrebbe beneficiare del mercatino natalizio dell’8 dicembre, mentre Mendrisio potrebbe sfruttare la Sagra dell’uva. Questa proposta, ancora in fase di discussione, potrebbe entrare in vigore una volta completato il processo legislativo, anche se i tempi dipendono dalle decisioni del Parlamento.
La concorrenza con l’Italia è ancora molto forte? Quali strumenti potrebbero favorire le aziende ticinesi?
Sì, la concorrenza con l’Italia rimane un problema cruciale, amplificato dalla recente riduzione della soglia per ottenere il rimborso IVA in Italia. Questo ha favorito il turismo degli acquisti oltre confine, penalizzando i commerci locali. Tra gli strumenti per supportare le aziende ticinesi, si potrebbe rivedere la franchigia IVA in Svizzera per ridurre gli acquisti oltre confine, promuovere una maggiore collaborazione tra turismo e commercio, e potenziare le aperture domenicali in modo mirato e flessibile. È inoltre necessario incentivare l’acquisto locale attraverso campagne di sensibilizzazione e agevolazioni fiscali per i piccoli commerci.
Come si può ribaltare la situazione di centri come Bellinzona, che stanno vivendo momenti difficili?
Per rendere Bellinzona e altre città più attrattive, è fondamentale adottare strategie mirate a incentivare sia i residenti sia i turisti a frequentare i negozi locali. Regionalizzare le aperture in concomitanza con eventi o festività locali potrebbe essere un primo passo. Inoltre, sarebbe utile collaborare maggiormente con il settore del turismo per integrare meglio l’offerta commerciale con quella turistica, migliorare l’accessibilità e offrire promozioni che incentivino lo shopping in città. Infine, un rinnovamento dell’immagine urbana e delle infrastrutture potrebbe attrarre nuovi visitatori e sostenere i commerci locali.
Che fine anno si prevede per il commercio ticinese? E che 2025 sarà?
Il 2024 si chiuderà in una situazione di incertezza, con un andamento complessivamente al di sotto delle aspettative per molti commercianti. L’aumento dei costi e la concorrenza con l’Italia continuano a rappresentare sfide significative.
Guardando al 2025, è essenziale adottare misure che favoriscano una maggiore flessibilità nelle aperture e promuovano il commercio locale, riducendo al contempo la fuga di acquisti oltre confine. Un 2025 positivo dipenderà dalla capacità di adattamento del settore commerciale alle nuove condizioni economiche e dalla collaborazione con le autorità per trovare soluzioni efficaci alle sfide attuali.
Lorenza Sommaruga,
Presidentessa Federcommercio
www.federcommercio.ch