L’energia solare è sotto i riflettori come mai prima d’ora. Altrettanto grande è l’interesse al Simposio sul fotovoltaico di quest’anno che, con oltre 950 partecipanti, ha registrato il tutto esaurito. Un programma variegato che ha toccato diverse questioni attuali, dalla sicurezza di approvvigionamento elettrico, alle attuali condizioni quadro, dagli sviluppi del mercato, alla gestione della rapida crescita, fino alla dipendenza dai singoli Paesi di produzione.
Rapida crescita come contributo alla sicurezza di approvvigionamento – già oggi
Dal 2019 l’economia solare svizzera registra tassi di crescita annuali di oltre il 40%. Gli impianti installati nell’ultimo anno forniscono circa 1 terawattora (TWh) di elettricità pulita aggiuntiva all’anno, grazie alla quale la quota di elettricità solare nell’approvvigionamento svizzero è salita a oltre il 7%.
Anche per l’anno in corso è attesa una forte crescita di mercato. L’obiettivo è quello di raggiungere una crescita annua di più di 2 TWh.
Durante il Simposio, la Consigliera nazionale nonché Vicepresidente di Swissolar Gabriela Suter, ha illustrato come, attraverso un’intelligente interazione tra energia idroelettrica, solare ed eolica, così come con misure legate all’efficienza elettrica, sia possibile raggiungere un approvvigionamento elettrico sicuro e pulito in inverno: «Con la rapida crescita di mercato del fotovoltaico l’idroelettrico verrà alleggerito nei critici mesi invernali, in quanto le dighe non dovranno essere svuotate così rapidamente. Al momento del loro minimo, in marzo e aprile, gli impianti solari funzionano già di nuovo a pieno ritmo.»
Edifici o centrali alpine? Entrambi!
Dopo il decreto federale urgente dell’autunno 2022, l’interesse nei confronti delle centrali solari alpine è esploso.
La questione è stata discussa anche durante la tavola rotonda intitolata «Sicurezza di approvvigionamento grazie agli impianti di grandi dimensioni?» con il Consigliere nazionale e Presidente di Swissolar Jürg Grossen, il Direttore dell’Associazione delle aziende elettriche svizzere VSE Michael Frank, il CEO del WWF Thomas Vellacott, il rappresentante di Swissgrid Maurice Dierick e Frank Rutschmann dell’UFE.
C’è consenso sul fatto che gli impianti alpini di grandi dimensioni rappresentano un’importante aggiunta all’area di applicazione su tetti e facciate.
Gestire la crescita
La rapida crescita del mercato rappresenta una grande sfida per il settore. Sebbene le difficoltà di fornitura dei componenti siano meno gravi rispetto all’anno scorso, il fabbisogno di manodopera qualificata rimane una sfida importante.
Al simposio sono state presentate diverse iniziative per la formazione di specialisti, tra cui gli apprendistati professionali avviati da Swissolar e offerti a partire dall’autunno 2024. David Stickelberger, Direttore di Swissolar, ha affermato: «Siamo certi che molti giovani vogliano svolgere un lavoro significativo nella trasformazione dell’approvvigionamento energetico. Allo stesso tempo, dobbiamo anche aprire percorsi interessanti per le persone che stanno cambiando professione per poter lavorare nel settore del solare.»
Ridurre le dipendenze
Attualmente la gran parte dei componenti fotovoltaici proviene dall’Asia. Questa dipendenza dev’essere ridotta. Mentre negli USA è in corso un programma di sostegno su larga scala per la creazione di un’industria fotovoltaica propria, in Europa ci sono state finora solo dichiarazioni di intenti in tal senso. La situazione attuale è stata illustrata da un rappresentante dell’Agenzia internazionale dell’energia e dell’European Solar Manufacturing Council. Molto attesa anche la presentazione di Gunter Erfurt, CEO di Meyer Burger Technology AG. L’azienda, che ha sede in Svizzera e un sito produttivo in Germania, è in prima linea negli sforzi per ricostruire un’industria fotovoltaica europea.
Ulteriori temi trattati sono stati le novità dal mondo della ricerca, in cui la Svizzera è tra i leader mondiali, così come la presentazione di esempi attuali di impieghi innovativi e pratici del fotovoltaico.