Era il 2021 quando il Covid stava costringendo a casa Alex Vescovi e Giuseppe Troian, i due co-fondatori di Archiater, dando loro l’opportunità di trascorrere più tempo con le proprie famiglie ma, nel contempo, lontani dai nonni. Ben presto si accorsero dell’enorme problema causato dal controllo dell’assunzione delle terapie mediche da parte dei parenti anziani, e lo stress che questo causava in famiglia.
Facendo qualche ricerca, Giuseppe e Alex si resero conto che il problema era molto diffuso e comune, con importanti ripercussioni a livello di costi della salute e conseguenze anche gravi per i pazienti stessi.
Ed è a questo punto che i due partner ebbero l’ispirazione di progettare un dispenser automatico, nel quale inserire tutti i farmaci e che, dopo essere stato programmato, preparasse automaticamente il corretto dosaggio al momento giusto erogandolo direttamente nel bicchierino per l’assunzione.
Dall’idea alla fondazione della società il percorso è stato articolato, nato da un primo investimento dei propri risparmi andato a buon fine, che ha consentito loro di acquistare la prima stampante 3D e di progettare, a tempo perso, il primo prototipo del dispenser.
«Il mondo della prototipazione ci era totalmente sconosciuto e ricordo ancora le numerose ore che io e Giuseppe trascorremmo, quasi ipnotizzati, ad osservare ogni strato di plastica depositato dalla nostra stampante 3D, per creare le componenti di plastica che stavamo imparando a disegnare e controllare con dell’elettronica di base attraverso Arduino», racconta Alexander.
Un paio di anni dopo decisero di mettersi in gioco più seriamente.
Fu così che iniziarono un percorso di pre-incubazione presso l’USI Startup Centre, incubatore dell’Università, sfruttando le risorse messe a disposizione.
«Grazie a loro capimmo molto meglio la dinamica di questo problema e realizzammo la complessità nel mettere in piedi una startup».
Durante il percorso svilupparono maggiormente il loro progetto, affiancando al dispenser automatico una funzionale App (o Web page) per la gestione da remoto, dedicata alle numerose figure che ruotano intorno a questi pazienti: medici, farmacisti, infermieri e parenti. L’App non solo permette di gestire e monitorare il dispenser in tempo reale, ma consente anche di ricevere reminders quando bisogna assumere i farmaci, tracciare ed avvisare in anticipo l’esaurimento delle scorte, richiedere automaticamente la prescrizione, fornire resoconti al medico ed altro ancora.
Nei mesi sucessivi il team di Archiater si arricchì di intraprendenti specialisti in diversi settori: dall’informatica all’ingegneria, fino alle aree del design e del marketing. Il tutto sotto la supervisione di diversi professori e advisor che, tuttora, supportano il team per lo sviluppo delle nuove soluzioni. «La nostra crescita continuò per qualche mese, portando alla chiusura del primo round di finanziamento che ci permise di costituire la Sagl in Ticino, regalandoci anche la soddisfazione di arrivare nella classifica dei primi 10 dell’acceleratore Boldbrain Startup Challenge 2023 e conquistando il titolo di startup innovativa», conclude Alex.
Per chi fosse interessato a testarla, dal mese di giugno l’App col nome “Tibi” sarà disponibile e scaricabile dagli appositi store.
Fiorenza Trento,
Resp. Marketing e comunicazione Fondazione Agire
www.archiater.ch | www.agire.ch