Dopo che lo scorso anno il prezzo del pellet era stato soggetto a notevoli fluttuazioni dovute a diversi avvenimenti, ora la situazione si è normalizzata su un livello leggermente superiore. Questo prezzo più elevato consente alle nostre imprese di aumentare la propria produzione o di investire nel potenziamento della propria logistica. Oltre a un prezzo relativamente basso, questo combustibile offre anche altri vantaggi: riscaldare con il pellet di legno è una scelta rispettosa del clima e sostenibile, che garantisce inoltre un funzionamento semplice.
Il pellet: la variante più ecologica del legno
Grazie alla qualità regolamentata del combustibile e alla modernissima tecnologia degli impianti, il processo di combustione dei riscaldamenti a pellet è molto pulito. Già più di 10 anni fa, la Commissione federale d’igiene dell’aria aveva rilevato nel proprio rapporto sullo stato della situazione che le emissioni di polveri fini di una moderna caldaia a pellet sono composte principalmente da sali idrosolubili in misura pari a soli 5 mg/MJ circa (=18 mg/kWh).
I riscaldamenti a pellet fanno dunque registrare un valore di polveri fini pari a circa la metà rispetto al limite prescritto dall’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico. E nel frattempo sono diventati ancora molto più puliti ed efficienti. Vale dunque la pena di investire in una materia prima locale come il pellet di legna. Circa l’83% del pellet consumato qui da noi viene prodotto in Svizzera. Un riscaldamento a pellet è dunque la soluzione ideale per riscaldare in maniera ecologica e promuovere la creazione di valore aggiunto locale.
I produttori sono pronti
Anche nel 2023 le vendite di riscaldamenti a pellet sono aumentate. I produttori hanno saputo reagire, sfruttando la scorsa pausa estiva per incrementare la loro produzione. I magazzini di produttori e rivenditori sono ben riforniti. C’è pellet a sufficienza. Al momento dell’ordine vale dunque la pena richiedere pellet svizzero.
Riscaldamento a pellet con solare termico
La sostituzione dell’impianto di riscaldamento può essere pianificata in qualsiasi momento. Abbandonare i combustibili fossili conviene anche per impianti che non sono ancora prossimi alla fine del loro ciclo di vita. È consigliabile passare ora a un riscaldamento rinnovabile così da beneficiare degli incentivi. Vale anche la pena di prendere in considerazione la contemporanea installazione di un impianto solare termico sul tetto. Quando splende il Sole i collettori solari convertono i suoi raggi in energia che viene poi convogliata nel serbatoio di acqua calda. Nel caso in cui il calore del Sole non sia sufficiente, il riscaldamento a pellet si attiva automaticamente per colmare la differenza rispetto al fabbisogno.
Sul sito www.franchienergia.ch/ potete trovare una panoramica dei contributi finanziari per tutti i Comuni.
La situazione di approvvigionamento del pellet
Il settore del legno dipende dagli scarti di legno, ossia segatura e trucioli, provenienti da segherie e stabilimenti di piallatura. Finché questo settore potrà produrre mobili e abitazioni, in Svizzera ci saranno anche scarti di legno a sufficienza. Il ramo del pellet si è premunito e ha organizzato un monitoraggio per ottenere un quadro generale della situazione attuale. Il pellet è tanto secco da poter essere conservato a magazzino per lungo tempo senza che la sua qualità ne risenta.
Sia che l’inverno rimanga ancora freddo a lungo sia che le temperature si alzino, il settore del pellet è pronto. E voi?
proPellets.ch
proPellets.ch è l’associazione del settore svizzero del legno. Promuove la notorietà e l’utilizzo del pellet quale combustibile rinnovabile e rispettoso del clima. L’impiego di un combustibile a impatto climatico zero fornisce un contributo sostanziale alla svolta energetica e alla protezione dell’ambiente. Inoltre, la produzione di pellet attraverso la valorizzazione del legno di scarto incrementa in misura significativa il valore aggiunto a livello regionale.