Come giudica il 2023 del Comune di Chiasso? Dopo il periodo pandemico le attività e i servizi offerti sono ripartiti tutti?
Durante il periodo pandemico il Comune di Chiasso ha mantenuto aperte tutte le sue strutture! È stato un notevole sforzo, soprattutto finanziario, ma l’abbiamo ritenuto fondamentale per la nostra cittadinanza. Così, per esempio, le piscine comunali sono rimaste aperte con un numero massimo di utenza per motivi di sicurezza. L’attività teatrale è pure continuata in modo ridotto con alcuni eventi tenutesi all’aperto. Inoltre, nello stesso periodo avevamo emanato un Messaggio Municipale di CHF 1.2mio., accettato dal Consiglio Comunale, quale aiuto alle nostre PMI. Logicamente da inizio 2023 tutte le nostre offerte culturali e sportive sono disponibili come prima della pandemia. L’affluenza è in costante aumento.
Qualche settimana fa avete fatto ripartire l’iter per l’aggregazione del basso Mendrisiotto. A suo giudizio quali sono i vantaggi che potrebbe portare tale fusione? In quali tempi potrebbe essere realizzata?
Il progetto aggregativo ha ripreso slancio, grazie al Referendum lanciato nel Comune di Balerna, con l’adesione da parte di 5 comuni (Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo) allo studio aggregativo. L’istanza aggregativa è stata avallata dal Consiglio di Stato. Ciò vuol dire che entro due anni circa la popolazione sarà chiamata alle urne per decidere se aderire o meno ad un nuovo Comune del Basso Mendrisiotto. Trovo logico e fondamentale che sia la popolazione stessa a decidere.
Il suo è un Comune di frontiera con tutte le criticità che ciò comporta. Avete dei progetti sul medio-lungo termine su temi fondamentali come traffico, gestione richiedenti l’asilo e sviluppo residenziale-abitativo?
Certamente. Il nostro Comune è sempre molto attento al proprio territorio. Negli ultimi anni sono stati effettuati importanti interventi di riqualifica in tutto il popoloso quartiere di Via Soldini e adesso stiamo lavorando sul comparto di Via Bossi e Via Franscini. Ultimamente il quartiere Odelscalchi ha completamente cambiato volto grazie soprattutto alla lungimiranza di un operatore immobiliare privato: fondamentale in questi casi la collaborazione “privato-pubblico”. Negli ultimi anni grazie al nuovo piano viario, tutto il traffico parassitario è stato deviato ai margini del Comune. Vi sono anche due visioni future in cui si auspica lo spostamento dell’autostrada e il suo interramento. Un’idea futuristica e geniale. Per quanto riguarda la gestione dei richiedenti l’asilo, il compito compete soprattutto alla Confederazione. Cantone e Comuni cercano di dare una mano per trovare la migliore soluzione possibile alla gestione di queste persone giunte da lontano.
Gli investimenti del Comune continuano? Quali i progetti chiave in corso di attuazione?
Abbiamo diverse ristrutturazioni in ballo: molte nostre strutture hanno superato i cinquant’anni di vita e hanno bisogno di interventi puntuali, mi riferisco ai nostri asili d’infanzia, alle palestre e al Palapenz. Inoltre, a settimane inizieranno i lavori per il nuovo stand di tiro alla Rovagina e la costruzione dei nuovi uffici per l’Uffiico Tecnico Comunale.
Il vostro è un Comune che ospita diverse aziende. Sotto questo punto di vista come è la situazione nel 2023? Prevedete nuovi arrivi?
Vicino alla dogana Centro di Chiasso è stato ultimato da un privato un nuovo edificio a carattere commerciale sul sedime Ex-Fernet Branca. Si tratta di una struttura di ca. 11’000 mq adibita a nuovi uffici. I primi inquilini stanno entrando ora. Per noi si tratta di un’ottima opportunità per attrarre nuove entità economiche. Anche il passaggio di proprietà del Centro Ovale apre nuove aspettative interessanti per il nostro Comune.
Perché una famiglia dovrebbe scegliere Chiasso?
Perché è molto comodo. Tutti i servizi sono raggiungibili a piedi. Inoltre Chiasso offre svariate infrastrutture per il tempo libero, sia dal lato sportivo che culturale con il nostro Centro Culturale Chiasso. Siamo a 25 km da Lugano e a 50 da Milano e Malpensa. Infine, non tralascerei il fatto che a Chiasso gli affitti sono inferiori rispetto al resto del Cantone.
Intervista a cura di:
Nicola Mazzi