«L’Associazione Città dell’energia si identifica come centro di competenza per la politica energetica e climatica locale in Svizzera. L’Associazione accompagna le città e i Comuni nel loro percorso verso l’obiettivo di saldo netto delle emissioni pari a zero, ovvero verso la neutralità climatica.», spiega Reto Rigassi. In questo modo, Città dell’energia rende visibile e tangibile per la popolazione la Strategia energetica 2050.
Per ognuna delle quattro principali aree tematiche (energie rinnovabili, efficienza energetica, protezione del clima, mobilità) Città dell’energia fornisce numerose possibilità d’intervento concrete, grazie alle quali gli attori coinvolti nella politica energetica e climatica sostenibile possono ricavare le possibilità di intervento per la loro località.
Da quando, nel 1991, il Consigliere federale Adolf Ogi ha designato Sciaffusa come prima Città dell’energia, l’idea ha riscosso un grande successo. Oggi sono circa 470 le città che si fregiano del marchio e circa il 60% della popolazione svizzera vive in una Città dell’energia.
Per ottenere il marchio Città dell’energia, una città o un Comune deve attuare più della metà del margine di manovra disponibile. Rigassi spiega: «Ciò significa, ad esempio, elaborare un piano energetico, realizzare reti energetiche, in particolare reti di teleriscaldamento, fungere da esempio con i propri edifici, risparmiare energia elettrica, promuovere i trasporti pedonali, ciclabili e pubblici e i concetti di mobilità intelligente.
I Comuni possono anche eliminare gli ostacoli, facilitare le autorizzazioni ed istituire programmi di sostegno per i proprietari di edifici, ad esempio per la sostituzione dei sistemi di riscaldamento fossili.» Una volta ottenuto il marchio, lo stesso deve venir rinnovato ogni quattro anni. Grazie al progresso tecnico, i requisiti diventano sempre più esigenti. I Comuni e le città che si impegnano particolarmente e che attuano almeno il 75% del loro margine di manovra disponibile ottengono il marchio Gold.
Le Città dell’energia si spronano a vicenda
Un altro elemento importante del marchio è lo scambio regolare di esperienze. Le Città dell’energia imparano molto l’una dall’altra. L’esame sistematico degli argomenti sprona le persone coinvolte a raggiungere le massime prestazioni. Città dell’energia lavora in modo interdisciplinare riunendo le forze interessate.
Nelle misure di attuazione vengono ad esempio coinvolte le scuole comunali, le grandi aziende, i servizi forestali, le Associazioni di categoria, i fornitori di servizi di trasporto, i fornitori di energia, i patriziati nonché altri soggetti. «Più le misure sono concrete, più la cooperazione è intensa e di solito anche di successo.», spiega Reto Rigassi e aggiunge: «Il successo è possibile solo se tutte le forze interessate partecipano. Le Città dell’energia attribuiscono quindi grande importanza al coinvolgimento attivo delle parti interessate e della popolazione.»
Il settore del riscaldamento degli edifici è un importante campo d’azione ovunque, poiché il riscaldamento a gas e a petrolio è ancora causa di circa la metà di tutte le emissioni di CO2. Un modo per ottenere molto con una sola misura è la costruzione di reti di riscaldamento a legna. Un progetto del genere sostituisce molti sistemi di riscaldamento individuali e crea opportunità di vendita per il legno dei propri boschi.
L’energia del legno è importante per il marchio Città dell’energia
L’energia del legno svolge un ruolo importante in molti Comuni per l’ottenimento e il mantenimento del marchio. Secondo la statistica svizzera sull’energia del legno del 2020, in Svizzera ci sono circa 1’635 (nel 1990 solo 145) impianti di riscaldamento a cippato con una potenza superiore a 300 kW. Questa cifra non comprende i circa 615 (nel 1990 solo circa 375) impianti di potenza superiore a 300 kW nelle aziende di lavorazione del legno.
Molti di questi sistemi alimentano interi quartieri o paesi con calore locale, neutrale dal punto di vista del CO2 attraverso reti di riscaldamento. Da quando c’è Città dell’energia il numero di impianti di riscaldamento a cipato di grandi dimensioni si è moltiplicato. Nel definire i campi d’azione per diventare Città dell’energia e nel realizzare le misure di attuazione, dal 1991 centinaia di località hanno potuto attuare progetti di energia dal legno, realizzando così spesso una parte importante del marchio.
«L’energia del legno e Città dell’energia sono quindi come fratelli o partner commerciali che si sostengono e si completano a vicenda in modo affidabile, con successo e per un lungo periodo di tempo in modo esemplare», afferma soddisfatto Reto Rigassi.
Tre domande a Reto Rigassi
Responsabile del settore «catalogo e processi» presso il segretariato nazionale dell’Associazione Città dell’energia e consulente Città dell’energia nella Svizzera nordoccidentale.
Il riscaldamento climatico sta progredendo rapidamente, ma l’abbandono dei combustibili fossili procede troppo lentamente. È sempre più evidente che la Svizzera non raggiungerà i suoi obiettivi climatici. Come si comporta Città dell’energia in queste condizioni, cosa bisogna fare, quali sono le attività per raggiungere gli obiettivi?
Città dell’energia si concentra sulle attività sul territorio nelle città e nei Comuni. Per un lavoro di successo sono necessarie ampie alleanze. L’eliminazione graduale dei combustibili fossili è una questione centrale. Nel caso del marchio Gold, l’eliminazione graduale entro il 2050 è un requisito. Alcune città vogliono essere ancora più veloci. Città dell’energia verifica se le città sono in linea con gli obiettivi. Inoltre, è stato sviluppato un kit di strumenti per le misure di adattamento all’inevitabile riscaldamento climatico, ad esempio la progettazione di spazi pubblici, le misure contro le isole di calore, l’adattamento degli edifici o le strategie turistiche.
Città dell’energia è interdisciplinare, cioè comprende misure a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica in molti settori. Come giudica la collaborazione di tutti gli attori, dal settore pubblico alle organizzazioni e Associazioni fino all’industria e ai privati, dove vede un potenziale di miglioramento?
È una grande sfida coinvolgere la comunità imprenditoriale e la popolazione in generale. A volte vorremmo un po’ più di coraggio a tutti i livelli. Ci sono già molti buoni esempi e modelli che dimostrano che il coraggio paga. Che si tratti di zone d’incontro o di reti locali di riscaldamento a legna, i progetti incontrano spesso molte opposizioni all’inizio: la gente vede più i rischi che le opportunità. Quando i progetti vengono finalmente realizzati, quasi tutti ne sono orgogliosi.
Quanto è importante l’energia del legno per il marchio Città dell’energia?
L’energia del legno è di importanza centrale perché esemplifica l’auspicata economia circolare, genera un elevato valore aggiunto locale e regionale, cresce sulla soglia di casa e interessa le fasce più ampie della popolazione. Inoltre, tutti gli schieramenti politici accettano l’energia del legno, poiché quasi tutti hanno un legame con il bosco e il legno. Non c’è quasi nessun’altra misura o opportunità che si basi su un consenso più ampio.
Energia legno Svizzera
Dal 1979 l’Associazione di categoria Energia legno Svizzera gestisce un servizio professionale di consulenza ed informazione e si impegna nei confronti delle autorità e degli organi decisionali per un maggiore utilizzo del “calore dal bosco”.
Christoph Rutschmann, su incarico di Energia legno Svizzera
www.energia-legno.ch