Esordisce così il sito internet di DolcePack, una giovane startup ticinese, basata a Lugano, nata dall’idea di Andrea Ferrari e Kara Harl e concretizzata nel maggio 2021 con il lancio del primo macchinario industriale che riempie vari contenitori di prodotti alimentari in un modo efficiente e sostenibile. Fondazione Agire ha visto crescere il progetto a partire dal suo esordio, nell’edizione 2021 di Boldbrain Startup Challenge.
Il benessere del nostro pianeta è una priorità che richiede l’impegno da parte di tutti. L’adozione di pratiche di imballaggio sostenibili è quindi fondamentale per un futuro più verde ed è per questo che il confezionamento (packaging) di prodotti è in continuo miglioramento grazie a materiali sempre più riciclabili e alla riduzione progressiva della plastica. L’utilizzo di macchinari tecnologici in questo settore, non solo può aumentare l’efficienza, ma anche ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale. Un esempio d’impatto è l’utilizzo di imballaggi flessibili, come i sacchetti che, rispetto alle confezioni rigide, utilizzano il 60% di plastica in meno e riducono di 15 volte i trasporti di materiale; questo con un enorme beneficio per l’ambiente.
È proprio con questo spirito che DolcePack ha realizzato un macchinario rivoluzionario per confezionare prodotti in buste flessibili e riciclabili. Tutto è nato nel 2019, una sera a casa, prima con un’idea sulla carta poi con la costruzione di un prototipo realizzato con i LEGO per mostrare che l’idea di Andrea e Kara avrebbe potuto funzionare: il famoso proof of concept che ha rivoluzionato la loro vita proiettandoli verso la missione di diffondere questo concetto nel settore industriale delle confezioni.
Di fatto Andrea, che ha numerosi anni di esperienza nel settore dei macchinari industriali, ha dato prova di lungimiranza intravvedendo aspetti di design e di funzione che avrebbero potuto migliorare la gamma dei macchinari oggi presente sul mercato. E cosi è partita la progettazione e la realizzazione del primo macchinario DolcePack, chiamato REVO (Rotary Evolution). “La nostra tecnologia nasce dal bisogno dell’industria di utilizzare macchinari moderni, versatili e che permettano di risparmiare tempo ed energia durante il confezionamento dei prodotti.” ci spiega Kara, cofondatrice di DolcePack.
Si tratta di una macchina automatica per riempire e saldare buste preformate, progettata con un design compatto ed igienico che semplifica l’utilizzo da parte dell’operatore e aumenta la produttività per metro quadro. Progettata per confezionare alimenti, nonché prodotti e liquidi per la cura personale e domestica, la cosmetica, l’industria medicale e quella farmaceutica. Grazie ad un cambio formato automatico, in meno di cinque minuti è possibile utilizzare una vasta gamma di sacchetti sulla stessa macchina. REVO è completamente azionata da servomotori per regolazione intuitiva di ogni funzione da parte dell’operatore e per questo è semplice da utilizzare e facile da pulire. Dai materiali laminati convenzionali ai materiali reciclabili, REVO è in grado di utilizzare una vasta gamma di materiali e garantire la giusta visibilità ai marchi dei prodotti.
“Il concetto è stato accolto bene e, mentre abbiamo installato la nostra prima macchina presso un cliente di Torino, abbiamo lavorato per concludere un contratto di licenza in esclusiva con un’azienda multi-nazionale americana. È stato un anno e mezzo molto impegnativo che si è concluso con tante buone speranze”, ci racconta ancora Kara con entusiasmo.
Quest’anno DolcePack ha avviato la commercializzazione a livello globale, assieme al loro concessionario, installando diverse macchine della prima serie REVO, complice anche il grande successo ottenuto alla fiera Interpack di Düsseldorf, Germania. Ci sono altri progetti in corso per ampliare la gamma offerta da REVO, ma non finisce qui: DolcePack ha ulteriori piani di sviluppo.
Ha infatti individuato il bisogno da parte dei clienti di poter contare su un servizio personalizzato e flessibile, con metodi di pagamento alternativi. Da qui nasce l’idea di integrare ai macchinari un software con l’utilizzo della tecnologia blockchain. Questo permetterà di integrare contratti di affitto dei macchinari con un concetto di “paga per l’utilizzo” o un servizio di franchising di isole di confezionamento, dove ogni azienda che ha prodotti da confezionare, ma non ha la possibilità di avere un suo impianto, potrebbe usufruirne con modalità di affitto temporaneo e a km zero.
Questo garantirebbe anche il beneficio di ridurre i trasporti di merce a scopo di confezionamento in paesi esteri. Il software sarà integrato nel loro macchinario ma potrà esserlo anche in altri sistemi consentendo così di avere dati disponibili per servizio e manutenzione e soprattutto per la tracciabilità dei prodotti confezionati e il loro impatto ecologico.
Fiorenza Trento,
Resp. Marketing e comunicazione
Fondazione Agire