Le trasformazioni territoriali dovute ai cantieri influenzano direttamente l’ecosistema, dalla perdita di habitat naturali alla riduzione della capacità del suolo di assorbire acqua. Queste criticità diventano ancora più pressanti alla luce degli eventi climatici estremi sempre più frequenti. È quindi necessario che un bravo Direttore Lavori sia a conoscenza di queste criticità e sia in grado di prevenire potenziali danni ancor prima che se ne presentino i primi segnali.
In primo luogo, nel contesto del Ticino, caratterizzato da piogge intense e suoli spesso instabili, la gestione delle acque è fondamentale.
Le superfici dissodate ed impermeabilizzate alterano il naturale deflusso delle acque, aumentando il rischio di allagamenti e di contaminazione dei corsi d’acqua e delle falde acquifere. L’assenza di adeguati sistemi di drenaggio durante le fasi di cantiere può aggravare situazioni di dissesto idrogeologico e portare anche a gravi conseguenze come frane, smottamenti e sversamenti di sostanze nocive.
L’adozione di soluzioni come vasche di laminazione, sistemi di drenaggio provvisori per l’evacuazione delle acque di fondo scavo ed il trattamento delle acque di cantiere può limitare e contenere questi effetti. Parallelamente, è essenziale mantenere aree di vegetazione naturale per migliorare l’assorbimento dell’acqua e ridurre l’erosione del suolo.
Proprio il suolo infatti gioca un ruolo fondamentale per la gestione ambientale del cantiere.
Lo scavo, ossia l’asportazione del suolo per permettere la costruzione di un edificio, compromette infatti la stabilità dei terreni. La rimozione della copertura vegetale nelle fasi di scavo aumenta l’erosione e riduce la capacità del suolo di trattenere nutrienti e umidità, esacerbando i rischi di degrado ambientale.
Per minimizzare questi effetti è importante pianificare interventi che prevedano il ripristino del terreno una volta conclusi i lavori, utilizzando tecniche di rinverdimento e materiali naturali compatibili con l’ambiente circostante, cercando allo stesso tempo di limitare il più possibile la dimensione delle aree di intervento consumando così meno suolo possibile e preservando gli habitat preesistenti.
È infatti noto come il nostro Cantone sia un’area ricca di biodiversità, già sotto pressione a causa dei cambiamenti climatici. In questo contesto va considerato che i cantieri possono concorrere a causare la distruzione di habitat cruciali per molte specie. La perdita di suolo in particolare, unita alla frammentazione degli ecosistemi, minaccia l’equilibrio naturale della regione.
Incorporare misure di protezione della biodiversità nei progetti edilizi, come la creazione di corridoi faunistici e la piantumazione di vegetazione autoctona può ridurre l’impatto ambientale.
Non da ultimo le emissioni di polveri sottili e i rumori generati dai cantieri hanno un impatto diretto sull’ambiente e sulle comunità circostanti. In una regione come il Ticino, in cui la qualità dell’aria è già pesantemente influenzata da attività industriali e traffico, i cantieri possono contribuire a peggiorare ulteriormente la situazione.
L’adozione di macchinari più efficienti e meno rumorosi, in linea con le normative vigenti, insieme all’installazione di barriere antirumore può mitigare questi problemi, migliorando la qualità della vita per residenti e fauna locale.
Un approccio sostenibile alla progettazione dei cantieri risulta quindi essenziale per bilanciare sviluppo e tutela ambientale in Canton Ticino. In quest’ottica, come trattato diverse volte su queste pagine, risulta fondamentale affidarsi a professionisti seri competenti e certificati, pronti ad affrontare tutte le sfide che il cantiere pone utilizzando tutti gli strumenti normativi e tecnologici a disposizione, applicando metodologie di organizzazione e controllo di processi efficienti ed innovativi.
L’OSDsi (Organizzazione Svizzera Direzione Lavori, sezione Svizzera Italiana) promuove strumenti e conoscenze per affrontare le sfide dell’edilizia moderna attraverso corsi, eventi e reti professionali.
Un esempio concreto è stato “Il Giorno della Direzione Lavori”, tenutosi il 3 ottobre scorso presso Villa Negroni a Lugano-Vezia, che ha affrontato temi cruciali come l’impatto ambientale dei cantieri, normative ambientali, bonifica, sicurezza, comunicazione ed integrazione delle tecnologie digitali.
L’evento ha evidenziato i vantaggi del passaggio dalla gestione analogica a quella digitale, con strumenti come il BIM e piattaforme per il monitoraggio in tempo reale, che migliorano l’efficienza e riducono gli sprechi. Sono state illustrate soluzioni per minimizzare l’impatto su territorio e biodiversità, tra cui tecniche per la gestione delle acque, l’uso di macchinari a basse emissioni e il recupero del suolo.
L’esito della giornata ha evidenziato l’importanza del ruolo che l’OSDsi intende assumere quale riferimento per la buona pratica e la formazione continua necessari nel campo della Direzione Lavori.
Arch. Lorenzo Spozio,
Socio OSDsi
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