Il commercio on-line rappresenta da tempo una nuova frontiera per le aziende che intendono cancellare i confini geografici e far conoscere prodotti eccellenti a tutto il Mondo. Non sempre però approcciare il mercato digitale è un’attività di facile attuazione: da una parte i costi, dall’altra le difficoltà gestionali e normative, scoraggiano molti brand e li ancorano all’utilizzo dei canali off line (vendita in negozio).
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, da oltre 113 anni punto di riferimento per lo sviluppo delle attività economiche italiane sul territorio elvetico, intende invece favorire il Made in Italy promuovendolo in ogni contesto (anche in quello digitale).
Svizzera in E-commerce, servizio pionieristico, studiato per massimizzare le potenzialità dell’export Made in Italy in digitale, supportando gli e-commerce italiani che vogliano espandersi nella Confederazione, è proprio orientato a questo scopo: è il format chiavi in mano sviluppato in collaborazione con esperti del commercio on line, dei trasporti e della logistica (come Posta Svizzera e Stisa) per fare magazzino e gestire agilmente le spedizioni della merce italiana in tutti i Cantoni.
Come Funziona?
“Secondo le nostre ultime statistiche, l’e-commerce in Svizzera negli ultimi anni è cresciuto costantemente tra l’8 e il 10% annui, e nei nostri centri di smistamento circolano tra il 20 e il 30% di merci che arriva dall’estero: in primis dalla Germania poi da Francia e Austria e, negli ultimi 5 anni, si è affacciata anche l’Italia” ha affermato Pierluigi Gianfreda, Rappresentante della Posta Svizzera, durante il partecipatissimo summit di digital-kickoff del servizio tenutosi il 31 gennaio. “Il cliente svizzero chiede puntualità ed efficienza e noi siamo in grado di garantire entrambe: non a caso siamo stati giudicati anche quest’anno come il miglior vettore distributivo al mondo per qualità del servizio offerto alla popolazione”.
“Partner come Stisa, che curano le attività di magazzino in collaborazione con le Poste Svizzere, sono indispensabili per garantire sia agli imprenditori italiani che al pubblico svizzero, un servizio degno di questo nome”, sostiene Fabrizio Macrì, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.
“Il nostro “Svizzera in E-commerce” è un vero e proprio chiavi in mano perché, grazie al coinvolgimento contemporaneo di tutti gli attori coinvolti, risponde efficacemente alle esigenze più comuni degli e-commerce che vogliano approdare anche sul territorio elvetico. Attraverso la Camera, infatti, si riceve il supporto ai servizi normativi e fiscali più richiesti (rappresentanza fiscale in Svizzera, gestione della corrispondenza, servizi legali e consigli fiscali, istruzioni pratiche per la gestione di questioni legate allo sdoganamento della merce, al pagamento dell’iva e dei dazi, ecc…). Attraverso le Poste e Stisa, si accede a soluzioni ad hoc in merito alla logistica (sdoganamento, export, import, gestione magazzino, pick&pack e spedizione, imballaggi speciali, ecc…). Gli altri esperti sono a disposizione, infine, per suggerimenti e strategie di product placement”.
Perché aprire l’e-commerce alla Svizzera?
La Svizzera rappresenta un tessuto privilegiato per queste attività per numerosi motivi:
• La continua richiesta di prodotti qualitativamente alti in settori come abbigliamento, cosmesi, design e di arredo, agroalimentare di nicchia e tecnologia;
• La stabilità politica e la crescita economica testimoniata da 110 miliardi di euro di PIL e da un reddito medio pro-capite di 70 mila euro;
• La dimestichezza che gli svizzeri hanno con gli acquisti on line: la popolazione, infatti, utilizza i siti di e-commerce esteri il doppio delle volte rispetto alla media europea;
• L’ampia gamma di piattaforme alle quali ancorare il proprio e-commerce, riferite anche a specifiche categorie merceologiche.
I vantaggi del servizio
Per questi e molti altri motivi, “Svizzera in E-commerce” rappresenta un servizio unico, versatile, completo e adattabile alle singole esigenze, che cancella le difficoltà e gli ostacoli incontrati dal 58,7% dei tentativi imprenditoriali in questo senso. Secondo un sondaggio promosso dalla Camera risulta che oltre la metà dei portali di shopping on-line italiani, non si rivolga al pubblico elvetico a causa delle politiche doganali e dei dazi imposti, mentre il 22,6% degli intervistati identifica in trasporti e tasse gli scogli insormontabili. Percentuali altissime che si scontrano con una realtà che vede il 66% degli svizzeri attivi acquirenti sugli on-line esteri e in particolare, per il 41% sui portali cinesi, il 28% su quelli francesi, il 23% sugli americani e solo il 14% su shop digitali italiani. Il servizio della Camera è stato pensato proprio per supportare i canali di vendita on-line italiani ad acquisire clienti elvetici, accedendo al quarto mercato di destinazione al mondo dell’export Made in Italy.
Fiammetta Benetton,
Resp. Ufficio Stampa Camera di Commercio Italiana per la Svizzera
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