Da quest’anno gli impianti fotovoltaici senza consumo proprio possono chiedere una «rimunerazione unica elevata» (RUE), che ammonta a non oltre il 60% dei costi di investimento calcolati per un impianto di riferimento. Per gli impianti con una potenza pari o superiore a 150 chilowatt (kW) la RUE viene assegnata tramite asta. Le aste sono gestite dalla Pronovo SA.
Il 1° febbraio 2023 si è conclusa la prima tornata d’asta e sono ora disponibili i risultati.
Pronovo ha ricevuto in totale 116 offerte per una potenza complessiva di circa 43,6 MW. L’ampia gamma delle offerte inoltrate va da un minimo di 360 franchi a un massimo di 650 franchi per kW. Hanno partecipato impianti di tutte le dimensioni, aventi una potenza compresa tra 150 kW e 1,5 MW.
Il volume di 50 MW indicato nel bando non è stato quindi raggiunto per poco. Inoltre alcune offerte, per un totale di 4,4 MW, sono state scartate perché la documentazione presentata era lacunosa o conteneva errori. Di conseguenza il volume dell’asta è stato ridotto al 90% delle offerte valide, pari a circa 35,3 MW. In totale sono 94 gli aggiudicatari della RUE. L’offerta più costosa, che è stata anch’essa accettata, è di 640 franchi per kilowatt.
I risultati dettagliati dell’asta sono stati pubblicati da Pronovo in un cockpit.
La prossima tornata d’asta inizierà il 17 aprile 2023 e terminerà il 1° maggio 2023. Le condizioni di partecipazione saranno pubblicate prossimamente sul sito web di Pronovo.
Ecco cosa bisogna tenere presente prima dell’asta
Luogo: I proprietari del terreno e/o del tetto/della facciata sono d’accordo che su questi venga installato l’impianto fotovoltaico? Per l’asta sono necessari un estratto del registro fondiario e il consenso del proprietario fondiario.
Potenza dell’impianto: Per l’asta deve essere indicata la potenza dell’impianto prevista (potenza nominale complessiva dei moduli), che deve essere di almeno 150 kW. La potenza viene determinata in un primo tempo dal progettista o dall’installatore sulla base delle specificità del luogo. A questo punto si determina anche la produzione annua media possibile, che viene spesso stabilita con una perizia sul rendimento. Dopo la realizzazione dell’impianto, la potenza effettiva può differire da quella prevista ma deve essere in ogni caso di almeno 150 kW.
Progetto pronto per la realizzazione: L’impianto previsto deve essere pronto per la realizzazione prima dell’asta, dato che, in caso di aggiudicazione, deve essere installato e messo in servizio entro i 18 mesi successivi, altrimenti non avrà più diritto ai contributi. Un impianto è considerato pronto per la realizzazione se sono soddisfatti i criteri spiegati qui di seguito:
- Il luogo è adatto dal punto di vista tecnico? A tale proposito devono essere verificati in particolare la statica del tetto e l’allacciamento alla rete. Prima dell’inizio dell’asta, è importante sapere quali interventi tecnici sono necessari ai fini dell’installazione. A tale scopo rivolgetevi al vostro progettista o installatore.
- Sono necessarie una notifica di costruzione o un’autorizzazione edilizia? In genere gli impianti installati sui tetti non necessitano di un’autorizzazione, ma solo di una notifica alle autorità competenti. L’autorizzazione è invece richiesta per gli impianti solari posti su facciate o al di fuori delle zone edificabili o presso oggetti protetti. In questi casi deve essere disponibile prima dell’asta. Le autorità locali competenti forniscono tutte le informazioni a riguardo.
- Come viene finanziato l’impianto? Per il finanziamento dell’impianto sono necessari capitale di terzi e/o capitale proprio. Le condizioni di finanziamento devono essere chiarite prima e a tal fine occorre determinare la redditività dell’impianto. Il relativo calcolo si basa sui costi di investimento e di esercizio, sui previsti ricavi provenienti dalla vendita di elettricità e dall’importo della rimunerazione unica ottenuto con l’asta.
Vendita dell’elettricità: Possono partecipare all’asta solo gli impianti che immettono in rete tutta l’energia elettrica prodotta. Pertanto quest’ultima non può essere consumata in loco (nessun consumo proprio). I ricavi dell’impianto derivano quindi esclusivamente dalla vendita dell’elettricità prodotta (immissione in rete) e del plus-valore ecologico (garanzia di origine) a terzi. Il gestore di rete locale è tenuto per legge a ritirare e a rimunerare l’elettricità di impianti fino a 3 MW di potenza (ca. 15’000 mq di superficie dei moduli). Le condizioni variano a seconda dei gestori di rete e possono cambiare da un anno all’altro. È pertanto necessario chiarirle in anticipo. L’elettricità può tuttavia essere venduta anche a un grande consumatore mediante un contratto di fornitura. In un rapporto (in tedesco) dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) sono illustrate le condizioni quadro per i diversi modelli di commercializzazione dell’energia elettrica.
Volume e date dell’asta: L’UFE stabilisce le date delle tornate d’asta, le finestre temporali per la partecipazione e il corrispondente volume d’asta. Le aste vengono svolte dall’organo d’esecuzione Pronovo.
Partecipazione: Per partecipare alle aste occorre collegarsi al portale clienti Pronovo, nel quale sono pubblicate tutte le informazioni rilevanti e i requisiti delle aste, tra cui le condizioni di partecipazione, le regole dettagliate sulle procedure da seguire e i documenti da presentare.
Offerta: Nell’asta va indicata, in franchi per kilowatt (CHF/kW), il contributo richiesto, che non deve superare l’offerta massima.
Offerta massima: Per ogni tornata d’asta l’UFE stabilisce un’offerta massima in CHF/kW. L’offerta viene pubblicata insieme ai requisiti dell’asta ed è basata su quanto stabilito dalla legge, ovvero che la promozione corrisponde al massimo al 60% dei costi di impianti di riferimento (costi medi di un impianto delle stesse dimensioni).