La siccità che investe territori a latitudini inusuali sta diventando un fenomeno ricorrente con una tendenza a consolidarsi nel tempo. Il risparmio dell’acqua potabile è quindi un imperativo per ognuno di noi, anche per chi vive in aree geografiche che sono sempre state considerate lontane da questa emergenza. Le strategie e i semplici accorgimenti che possiamo mettere in pratica nelle nostre case si devono estendere necessariamente anche al giardino: infatti durante le scorse stagioni estive abbiamo toccato con mano l’emergenza idrica, con le ordinanze di divieto di bagnatura delle piante e del giardino.
A fronte di questa problematica straordinaria, che a ragione è lecito temere diventi una condizione di ordinarietà al sopraggiungere dell’estate, ci troviamo a pensare con una certa ansia a quello che sarà il fabbisogno idrico del nostro spazio verde.
A ben considerare, non siamo nuovi a questo tipo di tematiche: l’osservazione storica ci conferma che il problema della scarsità dell’acqua ha mobilitato nei secoli l’inventiva e le capacità ingegneristiche di molte popolazioni. Ovviare ai periodi siccitosi e poter distribuire questo bene prezioso con continuità ha costituito il vanto di molte civiltà e il parametro del loro sviluppo. Vasche di raccolta sotterranee, cisterne in pietra da centinaia di metri cubi, acquedotti in pietra a cielo aperto e canalizzazioni ancora visibili e in alcuni casi ancora attive sono solo un piccolo esempio di quanto la tematica sia datata.
Da decenni ormai l’immediatezza della disponibilità dell’acqua potabile in ogni abitazione ha contribuito a farci accantonare la portata del problema: oggi il cambiamento climatico ha riportato all’attualità un tema antico. La necessità quindi del risparmio dell’acqua potabile, a partire da quella utilizzata per le necessità di irrigazione, non deve trovarci impreparati.
Le strategie per il suo risparmio sono diverse e possono essere assunte efficacemente tanto in un giardino esistente che in un contesto in fase di costruzione.
La raccolta dell’acqua piovana può costituire un prezioso aiuto e un punto di partenza.
I metodi di raccolta sono molteplici: possiamo installare una semplice cisterna fuori terra con coperchio, per evitare che le zanzare la utilizzino per la riproduzione, nel quale far confluire l’acqua dei canali del tetto e utilizzarla per l’irrigazione quotidiana. In alternativa possiamo realizzare un vero e proprio sistema interrato con cisterne in pvc, dotato di una pompa ad immersione per il ripescaggio dell’acqua e la sua distribuzione attraverso l’impianto di irrigazione.
Il risparmio idrico può essere inoltre ottenuto anche con svariati accorgimenti nella realizzazione e nella cura del giardino che il ricorso alle competenze di un professionista del verde renderanno mirate e di successo.
In primo luogo il giardiniere paesaggista si occuperà del terreno: un substrato ricco di sostanze nutritive e di adeguata scioltezza permette all’acqua di non scorrere sulla superficie ma di penetrare in profondità, sfuggendo all’evaporazione solare durante le ore calde. Il terreno ricco di humus, infatti, permette alle radici delle piante di scendere più a fondo: il prato non sarà costituito da un reticolo di apparati radicali esposti pericolosamente alle radiazioni solari. In queste condizioni occorrerà certamente meno acqua per superare il periodo estivo ed evitare l’ingiallimento degli steli.
Anche la scelta di qualità erbose resistenti alla siccità può essere una soluzione efficace. Nelle aree più solive e più aride si potranno scegliere e mettere a dimora piante da campo che sono in grado di attecchire anche in terreni sassosi e poveri.
Un altro espediente che ci permette un risparmio idrico è l’utilizzo della pacciamatura: di fatto la pacciamatura, costituita da truciolo, cortecce o altro materiale legnoso sminuzzato, ma anche teli di iuta o di fibre di cocco, funge da protezione dalle radiazioni solari, rallentando il riscaldamento della terra e dell’apparato radicale e di conseguenza l’evaporazione dell’acqua del terreno. La pacciamatura offre anche il vantaggio di impedire la proliferazione delle erbacce e conseguentemente di ridurre il lavoro di ripulitura delle aiuole.
Il risparmio idrico può essere ottimizzato anche con la scelta del sistema di irrigazione: l’impianto a goccia, per le piantagioni arbustive e per le perenni erbacee, costituisce in assoluto il miglior metodo per garantire un’umidificazione costante del terreno con il minimo impiego di acqua. I sistemi più evoluti sono oggi automatizzati, provvisti di sensori sensibili alle condizioni meteorologiche, al vento e alle ore di esposizione solare: questa tecnologia permette di evitare efficacemente gli errori e fa di questo impianto il migliore alleato nella lotta allo spreco idrico nel nostro giardino.
Sia che si tratti di impianto a getto statico o dinamico per l’irrigazione del prato che di sistema a goccia, la scelta dell’impianto di irrigazione e la sua realizzazione sono da affidare ad una mano esperta. Il giardiniere paesaggista ottimizzerà le funzionalità dell’impianto con un calcolo preciso dei litri d’acqua di cui abbisogna il giardino, aspetto tecnico da non sottovalutare per evitare il suo uso errato. In ogni caso l’irrigazione dovrà avvenire nelle ore serali o in quelle del primo mattino.
La scelta, infine, di coltivare piante meno bisognose di acqua, le cosiddette xerofile, può essere sicuramente vincente: senza arrivare necessariamente ai veri cactus e alle piante succulente, ci sono molte varietà di piante e fiori che necessitano di quantità minime di acqua; basta osservare la flora naturale e la sua evoluzione per meglio comprendere come indirizzare la ricerca.
Bisogna infine ricordare che la manutenzione corretta del giardino e di conseguenza il suo stato di salute comportano un notevole risparmio idrico: infatti le piante sane e robuste richiedono meno adacquamento di quelle debilitate. Affidarsi ad un professionista è probabilmente la scelta migliore per ottenere risultati concreti e a breve termine: il nostro giardino beneficerà delle nostre cure e sarà tutelato dalle variazioni climatiche in ogni stagione, a breve e a lungo termine.
Francesco Todeschini,
Edel Garten Sagl
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