«I tempi sono turbolenti e le condizioni quadro instabili». Con queste parole, il direttore Christoph Schaer ha aperto lo scorso novembre l’AD autunnale, alla quale hanno presenziato 109 delegati.
Secondo Schaer, la flessibilità e la capacità d’improvvisazione di tutti i rappresentanti del settore sono messe alla prova ogni giorno quando si tratta di affrontare il problema della penuria di energia. suissetec rappresenta gli interessi politici ed economici dei suoi membri in tutti gli organi competenti, come il comitato consultivo dell’iniziativa per il risparmio energetico invernale dell’UFE.
Le misure di ottimizzazione dell’esercizio sono state tra i temi che hanno particolarmente coinvolto l’associazione.
Promuovere la cultura aziendale
Daniel Huser ha volto indietro lo sguardo a un’attività dell’associazione ricca di eventi, energia ed emozionale, con difficoltà di approvvigionamento, inflazione, penuria di energia e incertezze geopolitiche, quali la guerra in Ucraina. Per lui, tuttavia, l’aggettivo «emozionale» è anche sinonimo di eventi positivi. In qualità di presidente centrale, afferma, ha il privilegio di potersi congratulare regolarmente con i neopromossi e i vincitori durante le cerimonie di maestria e di consegna dei diplomi o durante i campionati svizzeri. È una sensazione indescrivibile guardare negli occhi dei tecnici della costruzione quando ricevono i loro certificati. In questo contesto, Huser sostiene la necessità d’impegnarsi per una cultura aziendale attiva e vivace. Nel prossimo periodo di carica, l’associazione attribuirà un peso particolare a questo tema con varie attività.
Licenza edilizia per il progetto faro
Durante l’assemblea, Daniel Huser ha preannunciato la tanto attesa licenza edilizia per la nuova costruzione del campus suissetec, poi ufficialmente concessa la settimana seguente. Le autorità hanno pertanto dato il via libera all’ampliamento e al risanamento, con investimenti dell’ordine di svariati milioni di franchi. La posa della prima pietra è prevista nel primo semestre del 2023. In particolare, su circa 1800 metri quadrati nella parte meridionale del sito nascerà un ulteriore edificio a due piani con officine, laboratori, aule e zone d’incontro. Gli edifici esistenti, che risalgono agli anni ‘80, saranno ristrutturati in una fase successiva.
Con un bilancio annuale di autoapprovvigionamento, neutro al 100% di CO2, il campus suissetec fungerà da modello in termini di energia. Grazie al concetto energetico unico in Svizzera e all’impianto fotovoltaico di grandi dimensioni sul tetto e sulle facciate, tutta l’energia necessaria sarà prodotta localmente e in modo rinnovabile.
Infine, il campus dispone di un nuovo tipo di piattaforma di sponsorizzazione: il cosiddetto gemello digitale, sotto forma di modello BIM 3D, che consente di presentare virtualmente i componenti non visibili degli edifici e i loro sponsor.
Nomine del comitato centrale
Daniel Huser è stato riconfermato dai delegati nella sua carica di presidente centrale per un ulteriore mandato, così come i precedenti presidenti dei settori tecnici e i membri del comitato centrale. I delegati hanno tuttavia dovuto nominare un successore per Anne-Laure Hählen. Dopo dodici anni, la presidente del dipartimento formazione di suissetec si è dimessa dal comitato centrale, per la fine del 2022, a seguito della limitazione dei periodi di carica.
Al suo posto, Marc Bovier, candidato nominato da suissetec Vallese, è stato eletto nell’organo direttivo dell’associazione senza obiezioni.
Daniel Huser si è rammaricato per la partenza di Hählen e l’ha ringraziata a nome di suissetec per i molti anni di servizio che ha svolto con grande impegno e competenza a beneficio di tutta l’associazione e della Svizzera francese in particolare. Con un grande applauso, i delegati hanno conferito ad Anne-Laure Hählen il titolo di membro onorario di suissetec.
In attesa dell’introduzione a livello nazionale
Alla trattanda “Diversi”, Thomas Lenzin, presidente di suissetec Argovia, ha rivolto la parola ai delegati in merito al tema del coach della formazione. Si è espresso a favore della sua rapida e sistematica introduzione a livello nazionale. Osserva che la nuova funzione era già stata istituita con successo nella sua sezione ben tre anni fa. Nella sua replica, Daniel Huser ha ribadito che il Comitato centrale, in linea di massima, sostiene il progetto. Tuttavia, l’estesa valutazione ha ancora sollevato alcune questioni che necessitano di un accurato chiarimento. In fin dei conti, l’obiettivo finale è sviluppare un modello perfezionato entro la primavera del 2023 per l’introduzione del coach della formazione a livello nazionale, in particolare anche sotto l’aspetto del suo finanziamento.
Un vallesano subentra a una vallesana
Marc Bovier eletto nel comitato centrale
In occasione dell’assemblea autunnale dei delegati, Marc Bovier, Hérémence VS, è stato nominato membro del comitato centrale di suissetec. Il 59enne subentra ad Anne-Laure Hählen. Bovier è titolare dei certificati federali di capacità di lattoniere-installatore di impianti sanitari e montatore di riscaldamenti. Nel 1992 ha inoltre superato l’esame di maestria di installatore diplomato di impianti sanitari. La sua occupazione principale è, assieme a suo fratello, la direzione della Edouard Bovier & Fils SA a Sion, un’azienda di famiglia attiva nella tecnica della costruzione.
Il tecnico della costruzione “purosangue” vanta molti anni di esperienza in varie associazioni e organi di categoria. Tra l’altro, dal 2000 al 2016 ha fatto parte della sezione vallesana di suissetec VR, di cui è stato presidente negli ultimi due anni. Dal 2003-2015 è stato membro della commissione della formazione di suissetec. Con un’attività d’insegnamento a tempo parziale presso la scuola professionale di Martigny (2014-2019) e quale perito PQ degli installatori di impianti sanitari (dal 2004), Marc Bovier può avvalersi nella sua carica anche di un background di formazione tecnica.
Il padre di tre figli ama dedicare il suo tempo libero alla famiglia o ad attività sportive come la corsa e le escursioni sciistiche.
Con l’elezione di Marc Bovier nel comitato centrale, tutte le regioni linguistiche della Svizzera sono nuovamente rappresentate nell’organo direttivo. Da parte sua, Marc Bovier si rallegra di poter fare affluire nella sua carica, grazie alle sue origini professionali, la prospettiva di una piccola azienda familiare con 35 anni di esperienza nei settori impianti sanitari, riscaldamento e opere da lattoniere. Una delle cause principali che intende perorare è l’impegno a creare condizioni di parità nella concorrenza tra PMI e aziende parastatali. Come rappresentante della Svizzera di lingua francese, Bovier vuole affrontare i problemi in modo collegiale, costruttivo e flessibile. E infine, naturalmente, dare il giusto peso anche alle richieste della Svizzera francese.
Marcel Baud