L’innovazione come chiave dello sviluppo, la prevenzione come chiave del miglioramento.
Nel panorama imprenditoriale contemporaneo, la filosofia gioca un ruolo sempre più decisivo nel definire un’azienda in base ai suoi valori e ai suoi obiettivi etici ed economici.
E questo è tanto più vero quando si parla di imprese che operano nel settore medico: in questo campo, infatti, innovare non significa soltanto creare nuove opportunità di lavoro e accrescere l’indotto per il territorio, significa anche e soprattutto contribuire a concretizzare un mondo più sano, più compatibile con l’uomo e quindi più virtuoso.
SERI (Switzerland Eye Research Institute), fondato dieci anni fa a Lugano dal dottor Roberto Pinelli, rappresenta un punto di riferimento internazionale nella ricerca e nella cura delle patologie dell’occhio ed è, allo stesso tempo, una realtà imprenditoriale ticinese d’eccellenza, riconosciuta in tutto il mondo grazie alle sue numerose pubblicazioni d’avanguardia su riviste scientifiche di alto livello.
SERI Lugano è un istituto in costante fermento, sempre attivo sul fronte dell’innovazione e della prevenzione: è forse per questo che ha trovato nel Canton Ticino la propria sede naturale? Lo abbiamo chiesto al suo stesso fondatore, il dottor Pinelli.
La scelta di trasferirmi qui con la mia famiglia e il mio lavoro è stata decisiva: devo dire di essere stato accolto in maniera esemplare da questo cantone che, proprio nel cuore economico del suo territorio, Lugano, mi ha permesso di creare SERI. In Ticino ho trovato non solo l’approvazione istituzionale necessaria a proseguire e a dare corpo alle mie ricerche ma anche la libertà di potermi muovere nel campo dell’innovazione: in questo ambito la Svizzera italiana è assolutamente ai primi posti, non solo su scala elvetica ma anche internazionale. Basti pensare che molte delle tecniche che abbiamo messo a punto in SERI Lugano sono state possibili anche grazie a questo contesto territoriale, sempre alla ricerca di soluzioni in grado di avere ripercussioni positive sul piano sociale e, in seconda battuta, su quello economico.
Ci parlerebbe di alcune delle innovazioni sviluppate qui in Ticino da SERI Lugano?
Oltre ai risultati clinici ottenuti tramite l’utilizzo della luce, che ci consente la correzione di tutti i difetti visivi in modo indolore, non invasivo e bilaterale, possiamo dire di aver contribuito all’affermarsi a livello internazionale di tecniche oftalmologiche precedentemente conosciute solo in parte. Tra queste c’è il Crosslinking Corneale Osmotico Transepiteliale, che prevede l’uso esclusivo di raggi ultravioletti, di riboflavina e di una molecola da noi brevettata, chiamata ParaCel™, per bloccare il cheratocono. Un’altra innovazione di rilievo ha riguardato la Femtolasik Lux®, tecnica in passato mirata a curare miopia, ipermetropia e astigmatismo e che ora, grazie agli studi da noi compiuti proprio qui in Ticino, viene utilizzata anche per correggere e ridurre la presbiopia. Ultimo in ordine di tempo (ma non certo per importanza) è l’uso della fotobiomodulazione per trattare la maculopatia della retina: questo tipo di trattamento sta rivelando anche altre sorprendenti potenzialità attualmente al vaglio dei nostri studi.
A suo parere la ricerca e l’innovazione come si interfacciano con il tessuto socio-economico del territorio?
Per noi di SERI Lugano, ma non solo, l’obiettivo ultimo di innovazione e ricerca è la prevenzione, concetto chiave nell’ambito della salute ma anche in quello dell’economia: prevenire problematiche future permette infatti, in ogni campo, di operare in modo ottimizzato con risparmio di mezzi, di tempo e di risorse. Il Ticino, in particolare, si distingue per la tendenza a spingere ogni settore verso un ecosistema operativo a “impatto zero” e lo stesso fa oggi SERI Lugano con l’oftalmologia: meno invasività significa più rispetto per l’organismo e per la sua natura. Questo porta inevitabilmente meno complicazioni e, di conseguenza, meno costi per tutti.
Roberto Pinelli,
fondatore di SERI Lugano
www.seri-lugano.ch
Pubblicazioni
- Pinelli et al. “The first clinical case of dry age-related macular degeneration treated with photobiomodulation and nutraceuticals: a protocol proposal”. CellR4, April 2020; 8: e2833
- Pinelli et al. “A Re-Appraisal of pathogenic mechanisms bridging wet and dry age-related macular degeneration leads to reconsider a role for phytochemicals”. International Journals of Molecular Sciences, Vol. 21, p. 5563; August 2020
- Elenco completo degli articoli scientifici su www.seri-lugano.ch/pubblicazioni