Cosa vuole ottenere suissetec con la campagna sull’energia solare?
Helena Montag: Si tratta di una campagna d’immagine. Vogliamo radicare nella mente delle persone il fatto che i tecnici della costruzione sono i professionisti anche per gli impianti solari.
Perché suissetec si attiva proprio ora presso il grande pubblico e in che misura gli eventi mondiali attuali hanno un influsso?
Christian Brogli: Gli impianti solari non solo hanno senso in termini di protezione del clima, ma sono anche economici e rendono (più) indipendenti. Non vi è quindi solo un argomento, bensì tre motivi validi per «aggiornare» la propria casa con un impianto fotovoltaico e renderla compatibile con il futuro. Sin dall’inizio dell’invasione russa, la consapevolezza di questo problema è cresciuta rapidamente e in ampie fasce della popolazione anche in Svizzera. Tuttavia, suissetec s’impegna già da molti anni per la svolta energetica e per una maggiore protezione del clima, e ormai più di 1000 dei nostri membri sono attivi anche nel settore dell’energia solare.
Da tempo, altri protagonisti si stanno mettendo in mostra sul tema del solare. L’associazione ha magari trascurato un po’ questo campo?
CB: Forse suissetec nel 2008 ha invece anticipato troppo i tempi? O magari ci siamo venduti troppo male? Comunque sia, stiamo accelerando il ritmo anche nella comunicazione a favore di più elettricità e di più calore dal sole.
A chi è rivolta primariamente la campagna?
HM: Ai potenziali acquirenti di impianti solari, quindi principalmente ai proprietari di case esistenti. Come gruppo target secondario miriamo ai committenti istituzionali. Infine, ma non per questo meno importante, lanciamo anche un segnale verso l’interno, puntando i riflettori della comunicazione sull’impegno dei nostri membri.
Si ricorre a spot televisivi e inserzioni. Ci sono altri elementi complementari?
CB: Il videoclip di 13 secondi viene trasmesso in TV e sui canali dei social media (Facebook e Instagram). Inoltre, attiviamo la pubblicità su YouTube e, assieme alla casa editrice Ringier, pubblichiamo un articolo sui maggiori pregiudizi in materia di energia solare. Parallelamente alla TV, il mirino è quindi puntato anche sul settore online. Le inserzioni stampate non sono prioritarie, ma comunque collocate selettivamente.
Che vantaggi concreti trae il membro dalla campagna?
HM: Stiamo posizionando la tecnica della costruzione in modo positivo e orientato al futuro, in altre parole stiamo facendo qualcosa per l’immagine. Questo aiuta tutti i nostri membri e il ramo nel suo insieme. E il terzo dei membri che già opera nel settore del fotovoltaico e/o del solare termico può trarre vantaggio dall’aumento della domanda o da un incremento degli ordini. Perché al momento sono ancora troppo poche le persone che pensano intuitivamente ai tecnici della costruzione, quando si parla degli impianti solari. È questa realtà che vogliamo cambiare.
Le persone interessate all’energia solare sono sovente sopraffatte dai numerosi organismi specializzati, centri di competenza e fornitori che incontrano durante la fase di valutazione. E tutti costoro rivendicano solitamente la sovranità specialistica per se stessi. Anche suissetec è un primo contatto di questo tipo. Perché è quello giusto?
HM: I tecnici della costruzione si prendono cura degli elementi vitali aria e acqua e provvedono alla sicurezza nonché al comfort e alla comodità. Siamo quindi noi i professionisti, quando si tratta della casa del futuro. Inoltre, gli interfacciamenti sono la nostra quotidianità, sia nella progettazione che nell’installazione. Noi, i tecnici della costruzione, abbiamo quindi esperienza e siamo predestinati per fungere da «punto di rotazione e perno» – quindi anche per gli impianti solari!
Quando la campagna sarà un successo?
CB: Quando i nostri membri sono felici e i nostri concorrenti adirati… (sorride). Scherzi a parte. Si tratta di sensibilizzazione. La campagna è ottimizzata per l’immagine, non per le prestazioni. Per la strategia mediatica ci siamo avvalsi della consulenza di professionisti e, ove possibile, metteremo a frutto la campagna anche dal punto di vista quantitativo. Anche il concorso, con in palio un impianto solare del valore di 25 000 franchi, sarà un buon metro di valutazione. L’invito è andare alla landing page, partecipare al concorso e ordinare un impianto solare.
Intervista: Marcel Baud