La CAT è un’associazione di categoria che raggruppa le varie Associazioni di categoria dei professionisti attivi nei settori dell’ingegneria, dell’urbanistica e dell’architettura. Dal 2011 interlocutrice unica verso Consiglio di Stato e l’Amministrazione cantonale, la CAT si pone sostanzialmente l’obiettivo di promuovere la qualità del territorio e del costruito, la giusta considerazione per le professioni tecniche da parte di committenti pubblici e privati, un utilizzo parsimonioso del territorio e le buone pratiche in materia di concorsi pubblici.
Per dare seguito ai propri obiettivi la CAT promuove dei momenti di incontro creando le basi per un dialogo franco ed efficace tra professionisti e politici. Dopo gli incontri con alcune Deputate e alcuni Deputati al Gran Consiglio negli scorsi mesi, e in attesa di incontrare nel corso del mese di ottobre i capidicastero pianificazione ed edilizia pubblica dei Comuni ticinesi, una delegazione composta dal Presidente Paolo Spinedi, dal Vicepresidente Mauro Galfetti e dal Direttore Loris Dellea ha incontrato il Governo, rappresentato dai Consiglieri di Stato Christian Vitta (Vicepresidente) e Claudio Zali, per confrontarsi sui principali temi attuali ritenuti importanti quali la revisione della Legge edilizia, l’applicazione della Scheda R6 del Piano Direttore, la modifica della prassi per i contributi logistici nella formazione professionale, la manovra finanziaria e i concorsi pubblici.
I Consiglieri di Stato, rispettivamente Direttori del Dipartimento delle Finanze ed Economia (Christian Vitta) e del Territorio (Claudio Zali) erano accompagnati dagli alti funzionari Nicola Novaresi (Direttore della Divisione delle risorse), Giovanni Realini (Direttore della Sezione della logistica) e da Nicola Klainguti (Direttore della Sezione sviluppo territoriale).
Già il primo tema, ovvero la revisione della Legge edilizia, che si trova attualmente sul tavolo del Gran Consiglio (in particolare della sua Commissione Costituzione e Leggi), ha permesso alla CAT di esporre le proprie preoccupazioni chiedendo lumi (tempistiche, novità, anticipazioni), convenendo con il Governo l’importanza di un avanzamento del dossier, elaborato dopo un processo di coinvolgimento di vari attori, fra i quali in particolare la CAT. La revisione della Legge costituisce un indubbio e positivo passo avanti sul quale è peccato tergiversare. Anche il Consiglio di Stato ha risposto auspicando un avanzamento del dossier, ed accogliendo qualsiasi contributo costruttivo.
Sul tema dell’applicazione della Scheda R6 del Piano Direttore, che definirà la pianificazione territoriale del futuro e che sta preoccupando tutti i Comuni e cittadini del Canton Ticino, prima di offrire piena disponibilità a collaborare propositivamente e costruttivamente per contribuire a risolvere eventuali situazioni critiche a seguito dell’applicazione, la CAT ha formulato diversi interrogativi a riguardo, in particolare su tempistiche, situazioni e prospettive a seguito delle modifiche imposte dalla Confederazione e sull’iter di implementazione.
Il Consiglio di Stato ha risposto rassicurando in merito agli sviluppi, che salvo specifiche eccezioni non condurranno a dezonamenti, e che il Governo nell’applicazione terrà pure in considerazione le peculiarità delle singole realtà territoriali nonché i notevoli scostamenti emersi per quanto concerne lo sviluppo demografico rispetto ai dati considerati dalla Confederazione per la proiezione dei calcoli.
Il tema seguente, ovvero la manovra finanziaria che vede attualmente il Governo impegnato a trovare misure e soluzioni per un pareggio del bilancio cantonale nel 2025, e il cui messaggio al Gran Consiglio è stato presentato l’indomani del nostro incontro, la CAT si è permessa di ribadire l’importanza di investimenti e opere pubbliche, sia in termini procedurali che realizzativi. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha elencato alcuni dei grandi investimenti previsti nei prossimi anni e rassicurato sulla volontà di mantenere gli investimenti a regime, ricordando l’importanza di un’attenzione da parte di tutti gli attori affinché anche a livello di entrate e spesa.
Per la modifica della prassi sui contributi logistici nella formazione professionale, la CAT ha ricordato come nell’ambito della discussione in Gran Consiglio sullo stanziamento del contributo di CHF 20’967’420 per il progetto di ampliamento del Centro di formazione professionale della SSIC a Gordola (progetto PRAGMA), l’allora Consigliere di Stato Bertoli avesse affermato che le prassi relative all’erogazione dei contributi nell’ambito della formazione professionale sarebbero state modificate, allineandole a quelle già in vigore, e ben sperimentate, in ambiti quali ad esempio le case anziani. In particolare, l’allora Direttore del DECS aveva parlato della necessità di far eseguire uno studio di fattibilità a carico di chi richiede il contributo prima di avviare un progetto, in modo da poter impostare l’iter procedurale su solide basi. L’incontro è stato l’occasione per capire se quanto affermato sia ancora negli intendimenti del Consiglio di Stato e se vi siano novità in tal senso. Considerata l’assenza della Direttrice del DECS, non è stato possibile per il Consiglio di Stato fornire una risposta, ma verranno coinvolti gli uffici competenti per proseguire la discussione.
Il sostegno ai giovani professionisti nei concorsi pubblici (clausola pro-giovani) e l’applicazione della tariffa oraria
massima per gli ingegneri e architetti sono stati altri due dei temi messi sul tavolo dalla CAT per discutere l’importante e sensibile tema della concretizzazione dei concorsi pubblici. La professione dell’ingegnere civile, ma anche quella dell’architetto, è infatti sempre meno attrattiva in Ticino, con sempre meno giovani che si avvicinano a tali professioni o che non tornano in Ticino dopo gli studi.
La CAT ha esposto al Governo la propria posizione e preoccupazione per una tendenza ormai già in atto: per avere in futuro ancora sufficienti ingegneri e architetti che potranno progettare e conservare il nostro territorio, bisogna costruire le migliori condizioni lavorative possibili, iniziando dai mandati pubblici, dalle loro condizioni di partecipazione e dalle tariffe orarie applicate per l’assegnazione del mandato.
Negli ultimi anni, a tal proposito la CAT ha incontrato diversi attori (in primis Divisione delle costruzioni e Sezione della Logistica) con l’obiettivo di migliorare le condizioni previste nei bandi per i concorsi per prestazione. Anche su questo tema, la CAT ha tenuto ad offrirsi quale partner per un dialogo e soluzioni costruttive e concrete. A tal proposito, il Consiglio di Stato condivide la perplessità per la futura carenza di
manodopera in molti settori, convenendo sull’importanza per la politica di chinarsi sul tema.
L’incontro, svoltosi alla vigilia della presentazione del Preventivo 2024 al Parlamento, è stato ritenuto proficuo da entrambe le parti e si è svolto in un clima costruttivo e disteso, confermando l’importanza di regolari scambi e di un dialogo tra attori di diversa natura, quali il Consiglio di Stato e la CAT, che hanno ruoli, competenze e prospettive diverse, pur operando entrambi per lo stesso scopo, ovvero il progresso e la buona qualità di vita del Canton Ticino.
arch. Loris Dellea,
Direttore CAT
Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino
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