Professioni che la Conferenza della Associazioni Tecniche (CAT), organizzazione mantello che accorpa le varie Associazioni di categoria dei professionisti attivi nei settori dell’ingegneria, dell’urbanistica e dell’architettura, ha l’obiettivo di promuovere per assicurare la qualità del territorio e del costruito, per lo sviluppo parsimonioso e qualitativo del territorio, per la giusta considerazione delle stesse professioni tecniche da parte di committenti pubblici e privati e infine per le buone pratiche in materia di urbanistica, edilizia privata e concorsi pubblici.
Ma torniamo alla direzione lavori, partendo anche da quanto inserito nella proposta della nuova legge edilizia pendente in Gran Consiglio, ovvero il disciplinamento della fase di esecuzione dei lavori: avvio, esecuzione e controllo finale. In particolare, per gli interventi soggetti a domanda di costruzione dove il committente deve avvalersi di un garante dei lavori a garanzia della corretta esecuzione delle opere, conformemente alla licenza edilizia e alle regole dell’arte. La CAT ha istituito un gruppo di lavoro per approfondire il ruolo e la definizione della direzione lavori in rapporto al progetto e alle sue fasi, quando inizia e quando finisce nel sistema delle fasi SIA, come varia a dipendenza del tipo di opera e del genere di professione (architetto, ingegnere civile, impiantistica, ecc.), le varie tipologie di prestazioni da quelle amministrative a quelle tecniche e per finire quale funzione o specializzazione ha all’interno delle nostre professioni.
Le prime riflessioni confermano che la direzione lavori è una prestazione sempre più importante e complessa nel processo dell’edificazione di un’opera e che, per garantirne la sua realizzazione con la massima qualità possibile, la direzione lavori non può essere una funzione a sé stante ma un compito funzionale al progetto.
Da sempre le competenze e la professionalità sono caratteristiche necessarie per assicurare che le opere siano eseguite nel rispetto del progetto, della licenza edilizia, delle regole dell’arte, peraltro definita dai Regolamenti SIA, quali ad esempio la preparazione dei capitolati, la gestione dei costi, la richiesta e sorveglianza di esami dei materiali, l’ordinazione dei lavori a regia e la verifica dei relativi rapporti, il rilievo sistematico in cantiere, la gestione delle modifiche di progetto e dei lavori che non possono più essere controllati a posteriori, le richieste agli uffici preposti di effettuare controlli ufficiali e la direzione dei lavori di garanzia.
La CAT è sicura che la qualità richiesta per la costruzione di qualsiasi opera passa da un progetto studiato nei dettagli e da un Committente con le idee in chiaro.
Il compito del progettista professionista, architetto o ingegnere, è quello di trasformare le richieste del Committente da un’idea al progetto, oltre chiaramente curarne i suoi interessi.
Coordinando e collaborando con tutti gli altri professionisti e specialisti avrà poi l’importante compito di concretizzare il suo progetto in tutte le fasi costruttive fino alla consegna finale dell’opera.
Per questo motivo la direzione lavori è strettamente legata al progetto e al progettista, ingegnere o architetto, e non può che essere coerentemente una sua specializzazione.
L’importanza della direzione lavori nel processo edile è da sempre riconosciuta dai progettisti, la Società svizzera degli ingegneri e architetti (SIA) ha infatti inserito l’Organizzazione svizzera direzione lavori (OSD) tra le 24 associazioni di specialisti SIA.
Inoltre, in Ticino, per garantire la qualità richiesta nell’edilizia, la professione di architetto e ingegnere, quindi anche quella del direttore dei lavori, è regolamentata dalla Legge sull’esercizio delle professioni di ingegnere e di architetto (LEPIA), che prevede il possesso di un’autorizzazione rilasciata dall’Ordine OTIA, quindi l’iscrizione ad un albo.
Come CAT non possiamo che ribadire l’importanza di riunire progettazione ed esecuzione sotto solide competenze. E questo non per escludere qualcuno, o per negare l’utilitĂ e l’accresciuto valore di specializzazioni come quella dei CAS negli ambiti come BIM o Direzione lavori nell’ambito dell’edilizia e del genio civile, ma piuttosto per preservare un mestiere, la sua professionalitĂ e la qualitĂ dei suoi risultati, che sono la chiave migliore per un futuro costruito – e vissuto – come si deve.
Anche la pluriennale esperienza in cantiere costituisce un importante e prezioso sapere che accresce il valore del professionista e del suo lavoro, ma non forzatamente quanto un titolo universitario Reg A o Reg B. Ben vengano in questo senso architetti e architette che si specializzano nell’importante ambito della Direzione lavori – che sono la maggior parte di chi sceglie tale specializzazione, come lo confermano i nostri affiliati – perchĂ© essi saranno professionisti ancor piĂą validi.
Pur non essendo facile e con il rischio di scontentare qualcuno, la CAT non può che sostenere la posa di necessari paletti per garantire dignità a queste professioni e al contempo per spingere verso un’asticella qualitativa del lavoro e del costruito più alta possibile, a beneficio di tutti.
E uno di questi paletti, tra i più imprescindibili e al contempo incontestabili, è costituito proprio dal percorso di studi e dalle certificazioni. Perché la qualità nell’edilizia e nelle opere infrastrutturali inizia da un progetto studiato e poi seguito da una persona che ha dedicato forza ed energie ad un percorso formativo che le ha permesso di acquisire un sapere importante.
Non potrebbe – nĂ© dovrebbe – essere altrimenti, specie per un Cantone che ha molto investito nella propria Accademia di Architettura dell’USI e nello sviluppo della SUPSI. Istituzioni, e diplomi, da valorizzare e proteggere.Â
Loris Dellea,
Direttore CAT