Un grado in meno di temperatura in casa fa risparmiare il 6% di energia. Le persone furbe impostano il riscaldamento centrale ad esempio a 17 gradi anziché a 21, diminuendo il fabbisogno di nafta o gas di circa un quarto. In questo modo, si risparmiano rapidamente da 500 a 1’000 franchi per inverno. Soldi che altrimenti andrebbero in Russia o in Medio Oriente a dittatori, oligarchi o sceicchi. E, nonostante l’abbassamento della temperatura di base, il soggiorno rimane ancora caldo e accogliente grazie al fuoco scoppiettante della stufa.
Da uno a tre steri di legna da ardere sono sufficienti per godere di un elevato livello di comfort abitativo per tutto l’inverno. Tenendo conto del costo della legna, l’inverno scorso si sono risparmiati dai 200 ai 600 franchi. Inoltre, il legno neutrale per il clima contribuisce a contrastare il surriscaldamento globale, poiché 1’000 litri di petrolio inquinano l’atmosfera con più di due tonnellate di CO2.
Samuel Jenni gestisce un’attività di produzione di legno da energia a Diegten BL e Ederswiler JU. Nel 2022 l’azienda Jenni-Holz AG festeggia il suo 30° anniversario, guarda indietro ad una storia di successo e oggi è uno dei maggiori fornitori di legna in pezzi della Svizzera. La specializzazione nella produzione di legna in pezzi ha dato i suoi frutti.
«Che si tratti di cucine a legna, stufe ad accumulazione, caminetti o caldaie per il riscaldamento centrale, grazie ai miei processi di produzione posso offrire le più svariate dimensioni di legna in pezzi», spiega Samuel Jenni. Ecco come descrive i requisiti per la lunghezza e lo spessore dei tronchi. I fornelli a legna, ad esempio, hanno bisogno di legna spaccata relativamente fine e lunga 25 cm.
I riscaldamenti centrali per legna in pezzi invece, «ingoiano» tronchi più grossi lunghi mezzo metro. Gran parte dei 30’000(!) steri di legna in pezzi prodotti annualmente viene venduta in comode scatole di cartone del peso di circa 15 Kg attraverso i rivenditori. Tra i clienti figurano Coop Edile e Hobby (nuovo: Jumbo), Landi, Spar e Migrolino, i quali l’anno scorso hanno acquistato circa mezzo milione di casse di legna da ardere. Ma anche i clienti privati hanno accesso diretto e possono acquistare legna in pezzi in scatole, in sacchi più piccoli o in palette. Jenni sottolinea che il suo legno proviene esclusivamente dalla Svizzera.
La zona di provenienza si estende dal Mittelland bernese al Giura, fino alla parte orientale dell’Argovia. Una particolare specialità è il prodotto «legno da tempesta e legno danneggiato», legno di abeti che sono stati vittime del bostrico, della siccità o delle tempeste.
Ordinare ora la legna in pezzi per il prossimo inverno
«Soddisfare la crescente domanda di legna in pezzi essiccata rappresenta una sfida. Circa i tre quarti del nostro legno vengono essiccati artificialmente. Ciò richiede energia e rende i prodotti più costosi», spiega Jenni e aggiunge: «In condizioni ottimali il processo di essiccazione naturale può essere limitato a un anno. Tuttavia sarebbe meglio seguire la raccomandazione generale e lasciar essiccare la legna per due o tre anni in un luogo ben illuminato e ventilato, al riparo dalle intemperie».
Pertanto, i tempi di consegna del legno essiccato sono più lunghi. Un rapido e forte aumento della domanda è difficile da gestire, in quanto le capacità degli essiccatori artificiali non può essere aumentata a piacimento nel breve periodo. Jenni arriva al cuore del problema: «Se nell’inverno 2022/2023 la richiesta di legna da ardere dovesse raddoppiare, per poterla soddisfare avremmo dovuto predisporre e stoccare quella quantità di legna già l’anno scorso».
Jenni invita tutti i proprietari di riscaldamenti per legna in pezzi a considerare l’intensità con cui intendono utilizzare i loro impianti in futuro e a depositare le quantità corrispondenti presso i fornitori di legna. In questo modo, l’aumento della domanda può venir gestito senza difficoltà. Anche la lunga durata di conservazione del legno è utile: se si dispone di spazio sufficiente a casa, si può immagazzinare da due a tre volte il proprio consumo annuo e quindi si è completamente indipendenti dalle strozzature di approvvigionamento a breve termine.
Tre domande a Samuel Jenni
Come si è evoluta la domanda di legna da ardere negli ultimi anni e mesi?
Negli ultimi dieci anni, la domanda dei nostri prodotti è aumentata del 10-20% ogni anno. La guerra in Ucraina ha recentemente incrementato ulteriormente la domanda.
Il prossimo inverno ci saranno strozzature di approvvigionamento di legna in pezzi essiccata?
Il processo di essiccazione artificiale accorcia la durata tra utilizzo del legno e combustione. Tuttavia, le capacità sono limitate e non possono essere aumentate a piacimento nel breve periodo. Inoltre, il processo richiede energia grigia e rende il legno più costoso. Il legno essiccato naturalmente necessita di un tempo di attesa di circa due anni. La preparazione di legname e la costituzione di scorte devono quindi avvenire in una fase altrettanto precoce. Si tratta di un’operazione difficile per i fornitori e di un notevole investimento preliminare. Raccomando quindi a tutti di ordinare e procurarsi la legna con largo anticipo. In questo modo, si contribuisce ad evitare il pericolo reale di strozzature nelle forniture.
Come si è evoluto negli ultimi mesi il prezzo della legna in pezzi?
Non stiamo deliberatamente cavalcando l’onda della speculazione. Tuttavia, i prezzi di acquisto dei tronchi e soprattutto del materiale di imballaggio sono aumentati. Attualmente, i prezzi vengono adeguati ogni tre mesi. Nel giro di un anno, abbiamo ritoccato il prezzo di circa il 10-15%. Il che, rispetto all’aumento dei prezzi delle energie fossili, non è molto.
Energia legno Svizzera
Dal 1979 l’Associazione di categoria Energia legno Svizzera gestisce un servizio professionale di consulenza ed informazione e si impegna nei confronti delle autorità e degli organi decisionali per un maggiore utilizzo del “calore dal bosco”.
Christoph Rutschmann,
Energia legno Svizzera
www.energia-legno.ch