Durante la serata informativa di Boldbrain Startup Challenge mi imbatto in Giovanni, un giovane imprenditore in cui colgo immediatamente una grande passione per i suoi progetti. In quell’occasione mi racconta che qualche anno fa, in un monolocale del comune di Monteceneri, lui e il suo amico Matteo, due giovani appassionati, hanno sviluppato un sistema di trasporto sicuro e rivoluzionario per gli animali domestici, che hanno poi chiamato SafeDogBox.
Se parliamo di SafeDogBox, non parliamo di un semplice trasportino, ma di un prodotto nuovo, brevettato a fine 2018, che racchiude in sè innovazioni e tecnologie che proteggono in modo ottimale il vostro cane durante i trasporti.
Mentre cinture di sicurezza, airbag e seggiolini diminuiscono notevolmente le conseguenze degli incidenti stradali e spesso salvano la vita degli esseri umani, grandi e piccoli, presenti negli abitacoli dei veicoli, “così non è per i nostri amici a quattro zampe che, in caso di incidente, inevitabilmente urtano contro le pareti interne dell’abitacolo o delle gabbie in cui vengono trasportati, ferendosi gravemente o addirittura arrivando al decesso. È statisticamente provato che in caso di impatto ad avere la peggio siano proprio loro” ci racconta Giovanni Bassi con passione “infatti già con una collisione a soli 50 km/h, un animale dalla massa di 19 kg può sprigionare una forza superiore ai 1000 kg”.
Il sistema SDB (SafeDogBox) applica, nel settore automotive, lo standard e la tecnologia di sicurezza usata per gli umani al kennel, comunemente conosciuto come trasportino per animali domestici. “I nostri kennel sono muniti di accorgimenti tecnici decisivi in caso di brusche frenate e/o incidenti: un fondale innovativo che induce la posizione del cane, airbag su tre lati, sensori di rilevamento della posizione dell’animale” precisa ancora Giovanni.
È così che i progettisti Giovanni Bassi e Matteo Cattani, dopo aver brevettato il loro primo prodotto, hanno dato vita alla loro startup, la BPROJECT Sagl che ha, tra i suoi obiettivi, anche quello di sviluppare dispositivi che rendano più comodo e sicuro il trasporto di animali domestici. Tra le esperienze più significative maturate dai due giovani imprenditori, c’è anche la partecipazione a Boldbrain Startup Challenge 2021 (acceleratore d’impresa organizzato da Fondazione Agire con la collaborazione di USI Startup Centre e altri partner), che gli ha consentito di crescere ulteriormente.
D’altro canto, il confronto diretto, avuto a livello nazionale e internazionale con rinomati costruttori nel settore degli accessori per animali, li ha resi consapevoli del fatto che l’efficacia del sistema SDB non era sufficiente per immettere da subito il prodotto sul mercato. Per questo motivo, senza perdersi d’animo, Giovanni e Matteo si sono rimessi immediatamente al lavoro per rivedere e riformulare il loro modello di business, rendendolo scalabile ed economicamente più efficace.
È proprio da questa battuta d’arresto, e dalle necessarie rivalutazioni, che è nato poi PetSafetyBelt, un nuovo dispositivo pensato per la sicurezza dei cani che permette, con pochi, rapidi e semplici gesti, di legare e assicurare confortevolmente l’animale all’interno del veicolo. Il sistema PSB (PetSafetyBelt) è costituito da una barra che si ancóra a uno dei sedili dell’abitacolo, sfruttando la presenza degli attacchi ISOFIX comunemente utilizzati per i seggiolini per bambini. Dalla barra fuoriescono due ulteriori cinture che si agganciano con attacchi rapidi magnetici a una apposita pettorina.
“Questo sistema, a differenza di SafeDogBox, ci permette di abbattere i costi di sviluppo e dimezzare i tempi d’ingresso nel mercato degli accessori per animali domestici. Mercato che nel 2020 ha registrato un giro di affari di 29.4 miliardi di dollari e che, così si prevede, nel 2026 supererà la soglia dei 42 miliardi” spiega ancora Giovanni.
La registrazione di un nuovo brand dedicato ai prodotti sviluppati e la collaborazione con investitori sono invece i prossimi passi che la BPROJECT Sagl dovrà compiere, in quanto contano di espandersi ben oltre i confini nazionali, affermando il loro brand a livello internazionale entro il 2028.
DI Fiorenza Trento, Resp. Marketing e comunicazione Fondazione Agire