Negli ultimi anni il digitale sta prendendo sempre più piede in tutti gli ambiti. È una tendenza che osserva anche nel settore della sicurezza?
Confermo: negli ultimi anni la digitalizzazione ha trasformato quasi tutti gli ambiti della nostra società, inclusi commercio e vendita al dettaglio, sanità, istruzione, banca e finanza, trasporti e logistica, produzione e industria, media e intrattenimento, agricoltura, pubblica amministrazione e comunicazione. Anche il settore della sicurezza ha subito un impatto significativo. Oggi disponiamo di prodotti e apparecchiature più performanti e meno costosi rispetto al passato. Tuttavia, il concetto fondamentale di sicurezza, cioè la protezione di beni e persone, rimane invariato.
Quali sono le ultime tendenze in questo particolare segmento d’attività?
Il settore della sicurezza abbraccia diverse innovazioni. Nella sicurezza elettronica, i sistemi di allarme hanno fatto grandi progressi grazie alla sensoristica avanzata, capace di rilevare movimento, temperatura, qualità dell’aria e luminosità. Queste informazioni migliorano la gestione automatizzata degli spazi, aumentando sicurezza e comfort. Anche la videosorveglianza è diventata più sofisticata, con sistemi in grado di riconoscere comportamenti sospetti e leggere targhe per gestire accessi.
Nel campo della sicurezza meccanica, le innovazioni includono serrature digitali che si aprono con badge, smartphone, impronte digitali o riconoscimento facciale, e portoncini blindati dotati di sensori, videocamere e serrature digitali. Le cassette postali intelligenti permettono la consegna e il ritiro dei pacchi in assenza del destinatario. I cilindri meccatronici trasformano i tradizionali sistemi di chiusura in sistemi digitali in modo semplice ed economico. Per quanto riguarda le misure organizzative, la sicurezza informatica è sempre più centrale. Le aziende investono in tecnologie avanzate per proteggersi dalle minacce digitali. I servizi di centrale operativa non si limitano più alla gestione degli allarmi, ma includono la gestione di chiamate telefoniche per garantire un servizio continuo, 24 ore su 24, rispondendo a richieste di soccorso o informazioni provenienti da citofoni in barriere carrabili, casse automatiche e cabine ascensori.
Voi organizzate piani di sicurezza cybernetica. Di che cosa si tratta e come vengono concretizzati?
La nostra azienda supporta le organizzazioni nella predisposizione, implementazione e simulazione di piani di reazione, ripristino e continuità operativa. Questi piani sono fondamentali per la gestione delle crisi e delle emergenze. Ciascuno di questi ha caratteristiche specifiche: servono per gestire immediatamente gli incidenti di sicurezza per minimizzare i danni e ristabilire rapidamente le operazioni, per ripristinare i sistemi IT e le infrastrutture tecnologiche dopo un disastro e per garantire la continuità delle funzioni essenziali durante e dopo un disastro, minimizzando l’interruzione delle operazioni aziendali. Questi piani, ben strutturati e coordinati, migliorano la resilienza di un’organizzazione. Il tal modo possiamo aiutare i clienti a mantenere il business operativo, comprendendo quali siano i servizi vitali, definendo le modalità di funzionamento in condizioni degradate e valutando i rischi del ripristino completo dei sistemi. I piani diventano quindi dei documenti vivi, che vanno aggiornati costantemente e possono essere utilizzati come dei veri e propri manuali operativi.
Entrando nel merito, ci fa qualche esempio pratico di sistema di sicurezza digitale?
Un esempio pratico riguarda i sistemi di sicurezza digitali per abitazioni. Oggi, è possibile controllare cancelli, portoni delle autorimesse e porte d’ingresso tramite smartphone. Si possono inviare chiavi virtuali per accessi temporanei a giardinieri o tecnici. La videosorveglianza distingue tra persone e animali, inviando filmati di intrusi alla centrale operativa attiva 24 ore su 24. I sistemi d’allarme, gestibili da remoto tramite smartphone, offrono un controllo continuo e flessibile sulla sicurezza della casa.
Questa trasformazione in atto come viene percepita dai clienti? Comprendono l’importanza di avere una sicurezza al top anche a livello digitale?
La trasformazione digitale viene percepita in modo variegato dai clienti. Molti apprezzano una maggiore sensazione di sicurezza. Inizialmente, alcuni possono sentirsi eccessivamente sorvegliati, ma questa percezione svanisce rapidamente poiché i benefici superano gli inconvenienti. La maggiore efficienza e il risparmio sui costi sono ulteriori aspetti apprezzati: sistemi evoluti riducono le operazioni manuali e minimizzano gli errori umani. La semplicità d’utilizzo è migliorata grazie all’integrazione con altri sistemi già in uso, facilitando il monitoraggio e la gestione.
In sintesi, i clienti vedono generalmente la trasformazione digitale nei sistemi di sicurezza come un miglioramento significativo, influenzato dalla qualità dell’implementazione, dal supporto ricevuto e dalle preoccupazioni per la privacy e la sicurezza dei dati. Per questo motivo, è essenziale che i clienti si affidino a aziende specializzate nella sicurezza integrata, come il nostro Gruppo.
In che modo vengono integrati i nuovi dispositivi digitali nella fase di costruzione e manutenzione?
L’integrazione dei nuovi sistemi digitali nella sicurezza durante la costruzione o manutenzione di un edificio è complessa e richiede un approccio attento e competente. Sono necessarie competenze tecniche, gestionali e relazionali. Per garantire il successo del progetto e soddisfare le aspettative del cliente, si seguono alcuni passaggi fondamentali: si passa per la valutazione dei requisiti di sicurezza con il cliente e analisi dei rischi dell’edificio, la progettazione integrata e multidisciplinare coinvolgendo architetti, ingegneri e specialisti, la definizione del budget basato sul concetto di sicurezza stabilito, l’implementazione dei sistemi previsti e scelti e, infine, si procede con i test e i collaudi per verificare l’efficacia dei sistemi e soddisfare le aspettative del cliente.
Guardando avanti, come cambieranno i sistemi di sicurezza, anche grazie all’AI? Quali saranno le prossime sfide?
L’intelligenza artificiale (AI) sta già migliorando i sistemi di sicurezza in vari modi. Dal nostro osservatorio vediamo fondamentale l’analisi dei dati in tempo reale attraverso cui l’AI identifica modelli e anomalie nei dati per rilevare minacce, ma anche il riconoscimento facciale, che può essere utilizzato nei sistemi di controllo accessi per l’apertura di porte senza codici o badge. Inoltre non possiamo dimenticare la videosorveglianza avanzata con cui diventa possibile identificare e tracciare persone e oggetti automaticamente. Ma non solo: anche la sicurezza cibernetica con cui si analizza il traffico di rete e il comportamento degli utenti per identificare potenziali attacchi e la manutenzione predittiva che permette di prevedere i guasti, evitando malfunzionamenti. Guardando avanti, la sfida principale sarà integrare queste tecnologie in modo sicuro ed efficiente, mantenendo sempre la protezione della privacy e dei dati dei clienti al centro delle nostre priorità.
Intervista a cura di:
Nicola Mazzi
Michele Bernasconi,
Direttore di Gruppo Sicurezza
www.gallisicurezza.ch