Un’area relax con l’acqua che scorre placidamente è perfetta per distrarre i bambini o anche per caratterizzare il verde dando un tocco di ulteriore charme rievocando, seppur in maniera moderna, la dimensione vissuta nei “jardins des secrets“ a corte. Si può immaginare infatti un laghetto in spazi di grande metratura o anche in aree verdi più limitate, ottenendo sempre risultati di grande effetto scenico, dalle tante personalizzazioni che possono sicuramente valorizzarlo rendendolo infine unico e inimitabile.
La costruzione di un bacino d’acqua nel proprio giardino è un’interessante soluzione estetica che permette di arricchire l’ambiente con un’opera gradevole e sicuramente bella da vedersi sull’intero arco dell’anno. La sua presenza infatti, non soltanto richiama lo sguardo del visitatore grazie ai colori che lo portano al centro della scena, ma è anche e soprattutto rifugio per diverse specie vegetali e animali che possono così trasformare il nostro giardino in un piccolo angolo di biodiversità. Se i benefici di avere un laghetto o comunque uno stagno sono dunque notevoli, per la sua costruzione è però necessario affidarsi ad esperti del settore, così da scongiurare rischi e problemi derivanti da lavori mal fatti.
AQVA Sagl a Minusio, azienda attiva da oltre 10 anni nella progettazione, realizzazione e manutenzione di laghetti e stagni. Cosa significa oggi costruire laghetti e oasi naturali in parchi e giardini privati?
Significa costruire una piccola oasi in armonia con il paesaggio circostante. Nei laghetti è infatti possibile ospitare svariate tipologie di pesci, anfibi, piante acquatiche e palustri. Il laghetto da vita e movimento al giardino, prepotenti e fragorose cascate e ruscelli, umili e leggeri zampilli, il rumore dell’acqua che scorre, piccoli animali che vengono ad abbeverarsi… e con il mutare delle stagioni anche il laghetto si trasforma, cambiano i colori, si passa dal nuoto continuo e instancabile dei pesci, dalle fioriture delle piante acquatiche della stagione estiva, al letargo invernale quando i pesci si muovono a malapena e le piante si ergono nelle loro infiorescenze variopinte sotto un leggero velo di brina mattutina richiamando qualche uccellino in cerca di semi.
Quali sono i principali passi per avviare un progetto che, immaginiamo, comporta lavori piuttosto complessi e invasivi? Cosa dobbiamo considerare prima di affrontare la costruzione di un bacino artificiale?
La prima cosa da fare è capire le necessità del cliente, discutere i pro e i contro del progetto per realizzare un laghetto bello, funzionale e che mantenga queste caratteristiche nel tempo. È importante spiegare al cliente tutti i passi da seguire per la realizzazione e il corretto funzionamento del bacino, in fase di progettazione è importante valutare l’esposizione solare (per adeguare il sistema filtrante ed evitare acqua verde), la vegetazione che si vorrebbe attorno al laghetto (piante caducifoglie), la sorgente in acqua disponibile, l’alimentazione elettrica, il punto acqua per il rabbocco del bacino e non da ultimo il punto di innesto dello scarico per le acque reflue (in caso di particolari sistemi di filtrazione).
Spesso pensiamo a un laghetto o a un piccolo stagno solo come strumento per abbellire i nostri angoli verdi. Tuttavia questi bacini giocano un ruolo fondamentale nella preservazione della biodiversità, tema oggi di sicura e grande attualità. Ce ne vuole parlare? Come possiamo contribuire a preservare la diversità vegetativa e faunistica nella nostra quotidianità?
Il concetto di biodiversità legato ad uno specchio d’acqua parte dalla tipologia del sistema filtrante che si vorrà mettere in funzione. Oggigiorno esistono 5 classi di laghetti, partendo dalla prima che si basa sul riempimento saltuario dell’acqua attraverso la pioggia all’ultima che dispone di un vero e proprio sistema di filtraggio a sabbia abbinato ad una fito-depurazione con essenze acquatiche. Più il laghetto avrà una connotazione naturale, con leggeri declivi per l’ingresso della fauna, massi e pietrame che permetteranno l’insediamento di lucertole e piccola avifauna, piante ed essenze floreali con particolarità durante l’arco dell’anno, più il vostro laghetto sarà una vera e propria oasi di vita, oltre che fonte di benessere personale.
Parliamo di manutenzione: se affidiamo la costruzione di laghetti ad esperti del settore, così da evitare spiacevoli conseguenze come perdite di acqua, ristagni o altri malfunzionamenti, nella cura possono “metterci mano” anche i non addetti ai lavori? quali sono le regole e i principali interventi per una buona conservazione dei bacini artificiali?
Se un laghetto è ben progettato e il cliente decide di investire in un impianto di filtrazione di ultima generazione (ad oggi esistono filtri autopulenti), le manutenzioni vengono ridotte drasticamente. Solitamente noi tendiamo ad installare dreni di fondo e skimmer per garantire una pulizia costante del bacino, i primi (dreni) aspirando l’acqua dal fondo del laghetto, evitano il deposito di sedimenti, mantenendo il bacino pulito e privo di fanghi, mentre i secondi (skimmer) hanno il compito di mantenere la superficie priva di foglie e materiale in sospensione. In ogni caso, se il cliente decide di gestirsi il laghetto in autonomia, forniamo tutta la formazione necessaria e rimaniamo comunque sempre a disposizione per risolvere eventuali imprevisti.
Le regole per una buona conservazione dipendono dal tipo di laghetto che il cliente richiede, alcuni preferiscono bacini che siano il più naturali possibile e gradiscono vedere proliferare la vegetazione, accettando qualche alga, mentre altri preferiscono l’ordine, separare la zona piante dai pesci, altri ancora chiedono dei laghi balneabili dove immergersi durante la stagione calda, in questo caso si punta ad un livello di pulizia quasi maniacale, sovradimensionando l’impianto filtrante. Insomma le tipologie di bacini che realizziamo sono molteplici e ognuna di esse richiede una apposita progettazione e manutenzione… diciamo che per spiegare tutto, forse non basterebbe un libro… magari da leggere sul bordo di un bel laghetto.