Una prima di grande successo, la mattinata organizzata da Ticino Economico alla Villa Negroni di Vezia. Oltre un centinaio di persone hanno partecipato su invito al forum nel quale sono emersi spunti e analisi molto approfonditi. Anche i relatori, tutti di alto livello, hanno trattato argomenti, anche complessi, in modo chiaro e comprensibile.
Dopo l’introduzione di Franco Confalonieri, collaboratore scientifico di Ticino Economico, che ha parlato di sinergie, competenze ed esperienza quali fattori determinanti per il futuro delle imprese, l’imprenditore dell’evento Fabio Sacchi ha portato il suo saluto.
E gli interventi, moderati da Generoso Chiaradonna del Corriere del Ticino, sono iniziati con il presidente del Governo Raffaele De Rosa: “Il Ticino ha una forza imprenditoriale importante e superiore anche alle sue dimensioni. Ma spesso e volentieri è nascosta e non valorizzata. Ecco perché sono importanti eventi come questo che sottolineano diversi aspetti dell’economia”. E rivolgendosi ai giovani ha sottolineato “il loro diverso modo di approcciare il lavoro, bisogna dar loro il massimo degli strumenti affinché mettano in campo le loro potenzialità”. Sul rapporto tra PMI e settore bancario è intervenuto il presidente dell’ABT Alberto Petruzzella, il quale si è basato su uno studio della Seco del 2021.
Uno studio nel quale venivano evidenziati i problemi di questa relazione. In particolare, ha rilevato, come la soddisfazione delle PMI sia piuttosto buona e come solo l’1,4% abbia deciso di cambiare istituto di riferimento. Inoltre, ha spiegato che solo il 3% di richieste di credito da parte delle PMI è stato respinto e che solo il 10% delle aziende avrebbe avuto bisogno di crediti che però non ha chiesto. Una ricerca che ha dimostrato un tessuto economico sano e resiliente alla crisi economica e buoni rapporti con le banche.
Le cifre legate alla crescita economica sono state snocciolate da Marc Bros de Puechredon (presidente della direzione generale di Bak Economics). “Sono i consumi privati il pilastro che oggi tiene alto il PIL nazionale, mentre l’export sta vivendo una crisi perché dipende da Eurozona e Usa che stanno vivendo una crisi”, ha esordito l’esperto. Venendo al Ticino, ha messo in evidenza che negli ultimi 10 anni il PIL cantonale è aumentato più della media nazionale. Mentre, entrando nelle previsioni il presidente di Bak prevede per il Ticino una crescita nulla del PIL nel 2023 (+0.1%), mentre è più ottimista per il 2024 (+1.2%). Per la Svizzera il rialzo del PIL è dell’1% quest’anno mentre nel 2024 sarà dello 0,7%. Anche l’occupazione conoscerà trend diversi tra Ticino e Svizzera. Se il Cantone crescerà dell’1,4% quest’anno, la Svizzera salirà dell’1,6%. Mentre nel 2024 l’aumento in Ticino sarà dello 0,4%, in Svizzera si fisserà allo 0,5%. In altre parole, la situazione congiunturale non è male rispetto ad altri Paesi, ma occorre non sottovalutare i rischi che possono esserci nei prossimi mesi.
Il mondo delle imprese familiari in Ticino è stato presentato da Flavio Audemars. “Sono una componente fondamentale dell’economia ticinese. Sono infatti 8mila nel nostro Cantone a rappresentare 83mila impieghi con un fatturato complessivo generato di 17,7 miliardi di franchi. In tre anni questo fatturato è cresciuto di ben 2,8 miliardi”. Lo stesso Audemars ha sottolineato un altro fatto importante e cioè che questo tipo di aziende “sono radicate nel territorio in cui operano e aiutano lo sviluppo sociale attraverso donazioni, sponsorizzazioni, ecc”. Sicuramente il tema della successione aziendale resta quello fondamentale per questo tipo di aziende, così come lo è quello dell’innovazione e le condizioni quadro di un territorio che devono essere favorevoli. “In Ticino – ha concluso – c’è troppo distanza tra territorio e istituzioni e la fiscalità non è tra le più rosee”.
Parlando di successione Simona Genini, membro dell’Advisory Board Tax Planning, dopo aver ricordato la modifica del Codice civile svizzero per i discendenti, ha spiegato anche la riforma fiscale cantonale che si poggia su quattro pilastri: l’aumento delle deduzioni per le spese professionali; il limite massimo al 3% dell’aliquota cantonale prelevata sulle prestazioni in capitale della previdenza; l’aggiornamento dell’imposta di successione e donazione con la riduzione dell’aliquota massima per i concubini (dal 41 al 15,5%) e nella categoria imponibile dei non parenti (dal 41 al 35%) e infine la riduzione dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito (un adeguamento che sarà effettuato in due tappe: si passerà infatti dall’attuale 15.07% al 13.25% nel 2024 e dal 13.25% al 12% nel 2025).
Da parte sua Marco Martino (responsabile di economiesuisse per la Svizzera italiana) ha spiegato il lavoro dell’associazione e in particolare delle campagne informative delle quali si occupa per sensibilizzare e informare i cittadini, soprattutto in vista delle votazioni. “Siamo l’anello di congiunzione tra i politici di Berna e le esigenze dell’economia”.
Un esempio concreto delle aziende in favore del territorio lo ha portato Lorenza Bernasconi, direttrice e CEO del Gruppo Sicurezza. Per avvicinarsi al meglio ai 50 anni dell’azienda di famiglia (celebrati nel 2030) l’impresa ha elaborato l’iniziativa intitolata Idee che valgono. “Vogliamo continuare a creare i presupposti per l’ulteriore sviluppo del nostro territorio. Lo facciamo affiancando alla nostra attività professionale un impegno operativo diretto a sostegno di iniziative locali di valore negli ambiti della cultura, dell’aiuto sociale, dell’istruzione e dello sport”. In particolare, ha ricordato l’aiuto offerto a quattro associazioni attive sul territorio: la Fondazione Francesco di Fra Martino, la Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, l’OTAF e l’Associazione I Camaleonti.
L’intervento conclusivo è stato quello di Karin Valanzano Rossi, membro-fondatore Board Forum Svizzera Italiana e ha riguardato la formazione dei Consiglio di Amministrazione. “Oggi non ci sono più solo avvocati o fiduciari nei CdA, ma anche molti tecnici che devono però essere formati. Ecco perché è nato il Board Forum Svizzera Italiana che si prefigge di creare un servizio di intermediazione tra professionisti e aziende che ricercano candidati da inserire nei rispettivi CdA”. E ha concluso ricordando come nei primi tre anni del Forum sono già stati formati oltre 100 membri di CdA.
La mattinata si è conclusa con una donazione da parte di Ticino Economico alla Fondazione Ticino Cuore che ha l’obiettivo di garantire adeguate e immediate misure salvavita al cittadino che accusa arresto cardiaco improvviso.
A grande richiesta dei partecipanti, è già stata richiesta una seconda edizione del forum che sarà sicuramente organizzato nel 2024.