Sarà un’edizione particolare la 76esima del Locarno Film Festival che andrà in scena dal 2 al 12 di agosto. Particolare perché sarà l’ultima di Marco Solari come presidente e quindi segna una svolta storica per la maggiore rassegna cinematografica elvetica.
Del resto, lo ha ricordato anche lui durante l’ultima assemblea: “Nell’anno che concluderà nella primavera del 2024 il mio percorso di presidente, guardo con profonda fiducia alla squadra che ho visto crescere in questi 23 anni, e che ora si appresta a preparare una 76esima edizione all’insegna dell’innovazione e del coraggio creativo.
I cambiamenti che saranno apportati alla governance permetteranno al Festival di posizionarsi in maniera sempre più solida nell’attuale scenario dei festival cinematografici”.
Un anno particolare anche perché con il cambio di presidenza si modificheranno anche gli statuti. In particolare, si prevede la riduzione del numero dei membri del CdA e l’introduzione di due Advisory Board, il Policy Advisory Board e l’Industry Advisory Board che, grazie alle loro competenze specifiche, forniranno un solido supporto al Consiglio di Amministrazione nelle sue scelte strategiche. Inoltre, è previsto di riunire le due direzioni, artistica e operativa, in un’unica direzione generale guidata dai due direttori in essere.
Anche a livello artistico si sta lavorando per rendere il festival ancora più importante e competitivo. Lo ha detto chiaramente lo stesso direttore artistico Giona A. Nazzaro: “Nell’attuale scenario di trasformazioni profonde e sovente sorprendenti dell’industria cinematografica e dei suoi mercati, legate alle innovazioni tecnologiche che modificano radicalmente la fruizione delle opere e l’immaginario cui queste si rivolgono, il ruolo e la funzione del Locarno Film Festival è più cruciale che mai. Da un lato è fondamentale trasmettere alle nuove generazioni la storia di un festival nato nel 1946 e dall’altro confermarsi – sempre – come protagonista e interlocutore credibile e affidabile per il cinema d’autore e i giovani registi e registe di domani”.
Mentre dal punto di vista operativo Raphaël Brunschwig, Managing Director, ha illustrato l’esercizio 2022: Locarno75, edizione celebrativa del Festival, ha richiesto un grande sforzo finanziario, che è stato sostenuto grazie a un aumento delle entrate legate ai partner e a un utilizzo della riserva di 300mila franchi. Il budget 2023 è di 17.2 milioni e presenta un deficit di 550mila franchi, che prevede anche un importante lavoro di ristrutturazione dell’architettura digitale del Festival.
Venendo all’edizione che ci aspetta in agosto, il team di direzione ha già annunciato alcuni nomi che arriveranno sulle rive del Verbano. In particolare il Raimondo Rezzonico Award sarà attribuito alla produttrice Marianne Slot, che ha avuto una carriera segnata dal lavoro con cineasti come Lars von Trier, Lucrecia Martel e Lisandro Alonso.
Il presidente di Giuria del Concorso internazionale sarà invece l’attore francese Lambert Wilson mentre il Pardo d’onore Manor sarà attribuito a Harmony Korine, un regista che con pochi film (solo sette dal 1997) ha saputo ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel cinema mondiale. Inoltre, Luc Jacquet, l’autore de La Marche de l’empereur (La marcia dei pinguini, 2005), Oscar al miglior documentario nel 2006, sarà in Piazza Grande nella serata del 7 agosto per ricevere il Locarno Kids Award la Mobiliare, dedicato alle personalità capaci di avvicinare il cinema ai più piccoli. Una selezione delle sue opere sarà proposta nel corso dell’edizione.
Da segnalare che la 76esima edizione del Locarno Film Festival proporrà un’inedita panoramica della produzione cinematografica messicana tra gli anni Quaranta e Sessanta, con 36 film, molti mai visti e tutti da scoprire.
Guillermo Del Toro, Alejandro González Iñárritu e Alfonso Cuarón sono solo alcuni dei nomi che oggi fanno del Messico uno dei Paesi più rilevanti del cinema contemporaneo. Ma lo sguardo visionario di questa generazione di cineasti è profondamente radicato in una ricca tradizione di cinema popolare, tanto amato in patria quanto sconosciuto o poco studiato all’estero, e a cui il festival renderà omaggio durante la sua prossima edizione con la Retrospettiva “Espctáculo a diario – le molte stagioni del cinema popolare messicano”.