Signor Stival, lei è tra i fondatori e titolari di Alma Impact. Ci spiega di che azienda si tratta e di che cosa vi occupate?
Alma Impact è una società che ho fondato nel 2020 con l’amico Andrea Inghirami e ci occupiamo prevalentemente di formazione. Per circa vent’anni Andrea ed io abbiamo gestito percorsi formativi professionali in ambito finanziario e assicurativo ma avevamo voglia di cambiare e ci siamo imbarcati in questa avventura, probabilmente perché da tempo covavamo anche il desiderio di provare a fare qualcosa per conto nostro. Ci siamo lanciati proprio nell’anno del Covid, con un tempismo perfetto direi, ma siamo stati fortunati perché alcune delle nostre idee hanno riscosso subito un buon successo, in modo particolare il percorso formativo Certified Board Member che proponiamo con la SUPSI dal 2021 e che tra marzo e giugno di quest’anno si svolgerà per la quinta volta.
Avete una strategia che si basa sul concetto delle 3P. Ce lo spiega?
Più che una strategia il concetto delle 3P fa parte della nostra visione del fare impresa e che ci piacerebbe potesse prendere sempre più piede. Crediamo, infatti, che lo scopo delle aziende sia avere un impatto positivo non solo dal punto di vista economico e dei profitti ma anche per quanto riguarda le persone ed il pianeta che abitiamo. Proprio per questo motivo con SUPSI e con la Swiss Association for Quality SAQ abbiamo creato, qualche anno fa, il Certified Responsible Leader: un percorso di crescita professionale ma anche personale per manager e imprenditori incentrato sulla responsabilità sociale dei leader, per il bene delle organizzazioni e di chi ci lavora.
È una formazione molto particolare che coinvolge, oltre ad economisti e docenti di management aziendale, anche teologi, filosofi, psicologi ed esperti di risorse umane. La terza edizione è prevista in autunno e includerà, come sempre, due giorni di riflessioni, sul proprio modo di essere leader, al convento del Bigorio.
Nel 2021 ha creato anche l’associazione Board Forum della Svizzera italiana (BFSI). Di che cosa si tratta?
Il Board Forum è nato a seguito della prima edizione del corso per membri di CdA, i quali ci hanno chiesto di trovare un modo per mantenere vivo il network che si era creato. Nel frattempo, contiamo all’incirca un centinaio di soci. Del comitato direttivo fanno parte i co-fondatori Karin Valenzano Rossi (che è anche membro del comitato scientifico del corso) e Massimo Michaud, manager di grande esperienza e anch’egli esperto di Governance. Lo scopo dell’associazione è promuovere il concetto del buon governo d’impresa e si prefigge, in particolare, di valorizzare la competenza e le conoscenze di coloro che svolgono l’attività di membro di CdA nella nostra regione linguistica.
Quali necessità hanno i membri di CdA?
Far parte di un CdA non è più, come forse si pensava in passato, un’attività che si può svolgere a cuor leggero. Le responsabilità sono importanti, anche a livello personale, e un aggiornamento continuo sulle tematiche di rilievo per questa funzione è divenuto pertanto imprescindibile. Si va dalle nozioni di tipo giuridico a quelle di tipo economico e manageriale. Un buon membro di CdA deve capire di tutto un po’ per identificare i punti forti e deboli dell’organizzazione e porre, ogni tanto, anche delle domande scomode alla Direzione dell’azienda, avendo sempre come scopo ultimo il successo dell’azienda sul medio e lungo termine.
State riscontrando interesse per i vostri percorsi professionali? In che ambito avete le maggiori richieste?
Oltre alle formazioni già citate offriamo da qualche anno, in collaborazione con la Lugano Commodity Trading Association (LCTA), anche una certificazione per il settore del commercio internazionale di materie prime che riscuote sempre un buon interesse da parte degli operatori del settore, anche al di fuori del nostro Cantone. Questo corso gode, anch’esso, del riconoscimento di SAQ e pertanto certifica i professionisti attivi in questo ambito che, da diversi anni oramai, rappresentano un pilastro importante per l’economia ticinese.
Lei è anche presidente dell’Associazione Svizzera di Relazioni Pubbliche a livello nazionale. Ha quindi un occhio privilegiato sul settore. Come sta evolvendo il contesto di chi si occupa di PR in Svizzera?
Il mondo della comunicazione e delle pubbliche relazioni si trova ad affrontare molte sfide, non ultima quella dell’intelligenza artificiale che sta stravolgendo il lavoro dei professionisti del settore. Allo stesso tempo il tema della gestione di tutti i portatori d’interesse delle organizzazioni è divenuto più importante e quindi gli operatori delle relazioni pubbliche possono giocare un ruolo sempre più centrale, ma solo se riusciranno a posizionarsi quali esperti di stakeholder management lavorando a stretto contatto con il top management delle organizzazioni. Troppo spesso, ancora, l’esperto di pubbliche relazioni e comunicazione viene coinvolto marginalmente nelle decisioni di tipo strategico e limitato a compiti prettamente esecutivi, ma è un peccato perché chi si occupa di gestire gli stakeholder rappresenta una figura imprescindibile nelle organizzazioni moderne dove il valore del brand è diventato importantissimo.
È anche presidente del Panathlon Club Lugano che l’anno scorso ha celebrato 70 anni di vita. Ci può riassumere, in breve, di che cosa si occupa?
Si tratta di un club di servizio presente in tutto il mondo. Solo in Svizzera ci sono più di trenta club e quasi duemila soci. Lo scopo del Panathlon è l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali quale strumento di solidarietà tra gli uomini e i popoli. Nel concreto ci impegniamo a sostenere economicamente i giovani che fanno sport e gli atleti con disabilità. Premiamo società sportive e individui che si contraddistinguono dal punto di vista dell’etica e del fair play e cerchiamo di rendere attenti i genitori sui diritti dei bambini a praticare sport con la massima serenità. Sono fermamente convito che lo sport sia ad oggi ancora una delle migliori palestre di vita e che rappresenti un elemento importantissimo per la nostra società nonché la base per dei rapporti umani e di amicizia che spesso perdurano nel tempo. Quando vedo delle persone adulte o anche anziane, che da giovani sono stati avversari e si dannavano l’anima per battersi e superarsi, ritrovarsi magari a delle partite e abbracciarsi come fossero fratelli o sorelle, mi commuovo sempre. Lo sport può essere veramente magico.
Come visto i suoi impegni professionali sono molteplici. Riesce anche a ritagliarsi del tempo libero? Quali sono i suoi hobby?
In effetti le varie attività mi occupano parecchio e il tempo libero cerco di dedicarlo soprattutto alla famiglia. Sono appassionato di molti sport, di cinema e di musica, interessi che cerco di coltivare con mia moglie e le mie figlie, le quali mi prendono regolarmente in giro se, guardando un film tutti assieme, mi scappa una lacrimuccia, cosa, ahimè, per nulla rara.
Alberto Stival,
Presidente del Board Forum Svizzera Italiana
www.bfsi.ch