Ma se siamo al primo posto per il numero di brevetti pro capite, siamo invece solo al settimo per quota di investimenti in R&D, rispetto al PIL nazionale (circa il 3%). Questo significa che le aziende svizzere non approfittano appieno della ricerca prodotta nel nostro Paese. Se poi togliamo da questa quota gli importanti investimenti effettuati dalle grandi multinazionali elvetiche, vediamo che, a non usufruire delle opportunità di accesso alla disponibilità di una ricerca qualificata nazionale, sono soprattutto le nostre PMI.
Non esiste una ricetta magica per convincere le aziende ad investire maggiormente nell’innovazione, ma ci può essere una strategia al riguardo. Nel 2012 il Parlamento ha gettato le basi legali per la creazione di Switzerland Innovation, una organizzazione a livello federale incaricata di promuovere e coordinare una serie di Parchi dell’innovazione sul nostro territorio. L’obiettivo principale dei Parchi è quello di incentivare collaborazioni in progetti di ricerca applicata, coinvolgendo aziende, università ed enti di ricerca, allo scopo di favorire e incrementare gli investimenti in R&D da parte delle aziende private.
Finora in Svizzera si contavano 6 Parchi dell’innovazione, con altri 8 “Parchi satellite“. L’11 novembre 2024 Switzerland Innovation ha approvato definitivamente la candidatura del Parco Ticino, che diventa così il 9° tra questi “Parchi satellite”, all’interno della costellazione dei Parchi svizzeri. Per il momento è in partenariato con il Parco di Zurigo, ma destinato ad assumere in futuro lo status di Parco autonomo.
Ogni Parco ha una sua fisionomia che interpreta la realtà del territorio da cui nasce. In Ticino non abbiamo Politecnici federali e non abbiamo multinazionali dai fatturati miliardari. Abbiamo però una rete di 35.000 PMI che dà lavoro a circa 160.000 persone e genera un fatturato di circa 8 miliardi di franchi, con diversi casi di eccellenza. Abbiamo inoltre la fortuna di essere in una posizione geografica privilegiata, sull’asse nord-sud tra due regioni di grande forza economica: la Svizzera tedesca e la Lombardia.
Proprio da queste specificità siamo partiti nel 2019, quando la Fondazione Agire ha ricevuto il mandato dal Consiglio di Stato di preparare un dossier di candidatura per Switzerland Innovation, per la creazione di un Parco Ticino.
Sono state dapprima identificate le aree di attività in cui le aziende e le accademie del Ticino riescono a distinguersi e a competere a livello internazionale. Dal momento che la partecipazione attiva ad un Parco non può essere imposta dall’alto, è stato necessario un processo di verifica dell’interesse da parte delle aziende dei vari settori, oltre alla valutazione delle opportunità presenti sul territorio.
Dal 2020 al 2022 questo processo ha visto il coinvolgimento costante delle parti interessate e di esperti esterni. Attraverso il continuo confronto con le condizioni imposte da Switzerland Innovation (un procedimento invero piuttosto lungo e articolato), è scaturito il dossier definitivo della candidatura di Parco Ticino, depositato da Fondazione Agire nell’ottobre 2023 e approvato in via definitiva da Switzerland Innovation lo scorso lunedì.
Il nostro concetto ha previsto la creazione di tre Centri di competenza tematici (CC), concepiti come Associazioni di diritto privato costituite da aziende, accademie e enti di ricerca, dotati di forte autonomia ma sempre all’interno della governance del Parco, del quale costituiscono la struttura. Inoltre vi sono la partnership operativa con il Parco Zurigo e una Lettera d’Intenti firmata con il MIND di Milano (Milano Innovation District). Con queste collaborazioni, il Ticino si posiziona come interfaccia qualificata tra questi due poli economici di rilevanza internazionale.
I tre CC sono : il CC Life Science a Bellinzona (ubicato nella vecchia sede IRB di Via Vela), lo Swiss Drone CC a Lodrino (nell’ex aereoporto militare di Riviera), il CC Lifestyle Tech a Lugano (nell’edificio ex BSI di Via Peri).
Ogni Centro di competenza ha la propria fisionomia e nasce da condizioni precise: l’interesse delle aziende di due settori chiave per la nostra economia cantonale coinvolte nei CC Life Science e Lifestyle Tech, e l’opportunità unica data dall’aereoporto di Riviera allo Swiss Drone CC per lo sviluppo delle tecnologie sui droni.
I Centri sono concepiti come piattaforme all’interno delle quali le aziende partecipanti potranno sviluppare i loro progetti di R&D in un’ottica di open innovation, grazie anche al contributo finanziario pubblico fornito dal Parco con l’obiettivo di stimolare gli investimenti e di creare dei veri e propri poli di attrattività anche per aziende estere.
Il coinvolgimento di USI, Supsi ed Enti di ricerca è quindi fondamentale per garantire il supporto di competenza accademica in una rete nazionale che comprende anche i Politecnici federali e i Centri di ricerca nazionali e che potrà usufruire di quella capacità di ricerca svizzera di cui si diceva in entrata.
Dal momento che il Parco non dispone ancora di una sua propria sede, é stato necessario trovare delle soluzioni decentralizzate per i tre CC. Anche questo ci ha creato non poche difficoltà e confusioni, risolte grazie all’aiuto combinato di Cantone e Comuni coinvolti, il cui apporto è stato davvero determinante per la creazione dei Centri.
Il Centro di Lodrino è operativo ma necessita di interventi strutturali per aumentare la possibilità di ospitare nuove aziende interessate ad insediarsi nell’area aeroportuale; il centro Lifestyle è operativo ma necessita di investimenti in apparecchiature per aumentare l’offerta dei laboratori, infine il centro Life Science è in via di ristrutturazione per offrire laboratori GLP di grado farmaceutico che saranno pronti per la primavera 2025.
I Business Plan dei tre Centri prossimamente saranno sottoposti per approvazione al CdA della nuova Switzerland Innovation Park Ticino SA con l’obiettivo di rendersi finanziariamente autonomi nel breve periodo.
Il Consiglio di Stato ha comunque già previsto da tempo che la futura sede centrale del Parco troverà posto nel sedime delle ex Officine di Bellinzona mentre, il Gran Consiglio nel dicembre 2023, ha posto le basi legali per la costituzione di una SA pubblica fondata da tutti i principali attori cantonali come azionisti e dotata di un finanziamento di dieci milioni per i prossimi quattro anni, alla quale Fondazione Agire trasferisce oggi la gestione del Parco Ticino condotta fino a qui. Il compito dalla Switzerland Innovation Park Ticino SA sarà quindi quello di utilizzare il lavoro preparatorio svolto da Agire per concretizzare le potenzialità offerte dai tre Centri di competenza.
Con questo, la Fondazione Agire chiude un percorso complesso che ha impegnato la sua struttura in un progetto stimolante, gestito a lato delle attività consuete della Fondazione che hanno continuato regolarmente il loro corso (il Tecnopolo Ticino, l’acceleratore Boldbrain Startup Challenge, gli eventi Scouting for Investors, il servizio di Digital Coach per le PMI, ecc.).
Consegnamo quindi al Cantone un progetto in evoluzione che costituisce uno dei più importanti strumenti per il sostegno dello sviluppo economico del Ticino del futuro.
Luca Bolzani
Presidente Fondazione Agire