Il pellet è molto apprezzato: domanda e produzione aumentano
Il 2021 è stato contrassegnato da un’enorme crescita del consumo di pellet e, conseguentemente, anche della relativa produzione. Le vendite stimate a posteriori ammontano a 420’000 tonnellate. Ciò corrisponde a un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Anche la produzione è cresciuta di circa il 20%, toccando le 325’000 tonnellate. Le importazioni si sono mantenute su un livello simile al 2020.
A generare questo aumento della domanda sono stati la lunga stagione invernale 2020/21 e i numerosi nuovi impianti di riscaldamento a pellet installati. Secondo le dichiarazioni dell’associazione dei fornitori svizzeri di impianti di riscaldamento a legna Holzfeuerungen Schweiz, nel 2021 è stato registrato un tasso di crescita pari al 45%.
Una buona organizzazione: lo scorso inverno l’approvvigionamento è stato assicurato grazie alla collaborazione
L’elevata domanda rappresenta una sfida per il settore del pellet. «Nel 2021 le scorte erano estremamente scarse anche a causa delle ripercussioni della pandemia da coronavirus», commenta Peter Lehmann, presidente di proPellets.ch, analizzando la situazione. COVID-19 e oscillazioni sul mercato hanno limitato massicciamente la produzione di pellet di legno in Svizzera e all’estero. Durante lo scorso anno, produttori e rivenditori non sono stati dunque in grado di rimpinguare le proprie scorte come avveniva di solito.
L’associazione di categoria ha reagito prontamente alla situazione e dall’autunno 2021 lavora a stretto contatto con produttori e rivenditori al fine di garantire l’approvvigionamento dei consumatori svizzeri attraverso idonee misure. «Durante l’ultima stagione invernale, grazie a una accurata pianificazione, alla collaborazione e all’introduzione di consegne parziali è stato possibile rifornire tutti gli impianti di riscaldamento», dichiara Lehmann.
Per il pellet in sacchi – che vengono acquistati soprattutto da clienti con stufe a pellet di dimensioni piuttosto piccole – ci sono stati isolati colli di bottiglia nelle consegne. Siccome questo segmento del mercato del pellet dipende da dettaglianti e negozi del fai da te che non fanno parte dell’associazione di categoria, in questo caso è più difficile esercitare un’influenza.
proPellets.ch ha saputo in ogni modo fungere da mediatore a fronte di queste difficoltà.
Pianificazione intelligente: i clienti farebbero meglio a riempire il deposito IL prima possibile
Anche quest’anno il settore dei riscaldamenti a legna prevede che molti Svizzeri decideranno di passare a un riscaldamento ecologico a pellet. La domanda non subirà quindi cali. Già oggi, il settore del pellet di legno si sta preparando alacremente per la stagione fredda 2022/2023. Se il prossimo inverno sarà simile a quello del 2020/2021, proPellets.ch prevede un fabbisogno compreso tra le 450’000 e le 500’000 tonnellate di pellet.
Per predisporre questa quantità, i produttori di pellet di legno dovranno lavorare a pieno regime per tutta l’estate. I rivenditori, inoltre, dovranno importare un 20-30% di pellet aggiuntivo. Queste scorte dovranno poi essere immagazzinate. Per questo motivo, produttori e rivenditori avranno bisogno dei depositi disponibili e saranno lieti se tutti i proprietari di riscaldamenti a pellet vorranno riempire i loro in anticipo.
«Invitiamo fin d’ora i clienti a riempire i propri depositi di pellet il prima possibile», dichiara Sabine L’Eplattenier-Burri, direttrice di proPellets.ch. «Così facendo, aiuteranno il settore del pellet ad adeguare produzione e importazioni alla domanda e a evadere le consegne con la massima efficienza possibile». In questo modo potranno quindi essere evitate possibili difficoltà di consegna.
Più capacità: aumento della produzione a breve e lungo termine
Su un orizzonte temporale più ampio, nuove sedi di produzione e deposito garantiranno assieme a ulteriori veicoli per le consegne un aumento delle capacità e consentiranno in questo modo di coprire la domanda di pellet in Svizzera. Fino ad allora, il riempimento in estate dei depositi di pellet più piccoli contribuirà a ridurre i colli di bottiglia. In inverno, infatti, quando i grandi impianti devono essere riforniti ogni due settimane i trasportatori sono molto impegnati e i veicoli per le consegne viaggiano a ciclo continuo.
Per questo motivo, la parola d’ordine per il prossimo inverno è: ordinare in primavera!