Signora Staub, per Polus SA che cosa significa compiere 110 anni? Quali sono i passi più importanti di questi decenni?
Compiere 110 anni significa innanzitutto realizzare una volta di più come il tempo scorra con sempre più crescente velocità. Sembra ieri che, con lo slogan “Lo spazio ricreato. Un secolo di storie ambienti e lavoro”, festeggiavamo il centenario e invece è già passato un altro decennio. Significa altresì constatare con soddisfazione che la storia di POLUS continua, che diventa sempre più importante, confermando la solidità dell’azienda e la volontà degli amministratori di confermarsi quale realtà e punto di riferimento per il nostro territorio.
Per segnare questo ulteriore traguardo, nella seconda metà di settembre abbiamo previsto un evento a invito: nella Sala Basilico andrà in scena una pièce teatrale. I passi più importanti, dopo 80 anni nel settore del tabacco, negli ultimi 30 li abbiamo mossi in quello immobiliare, rinnovandoci e adeguandoci regolarmente alle esigenze del mercato, con sempre maggior riguardo anche alla sostenibilità.
Come siete organizzati?
La nostra è una piccola realtà che si occupa direttamente della gestione e amministrazione di Spazio Polus, l’immobile di proprietà dell’azienda: un luogo ideale dove insediare un’attività commerciale. Lo conferma il fatto che lo stabile, costituito da 7’700 mq affittabili suddivisi in spazi modulabili, da 24 mq fino a 600 mq, da anni ormai ha un grado di occupazione superiore al 90%. Ad oggi non abbiamo più alcuna superficie libera e anche i 180 parcheggi sono tutti affittati. Spazio Polus comprende anche la già citata Sala Carlo Basilico, un locale esclusivo dove incontrarsi, la cui gestione è pure curata direttamente da noi.
A livello ufficio siamo due persone impiegate a tempo parziale, alle quali si aggiungono una coppia di custodi, che risiedono nell’appartamento preposto all’interno della proprietà e un’addetta alle pulizie, pure loro impiegati a tempo parziale.
Quanti e quali sono gli inquilini che ospitate?
Ospitiamo oltre 30 aziende di vari settori: dalla ricerca farmaceutica, agli ascensori; dallo studio di architettura, a quello d’ingegneria; dal tessile, alla moda e altro ancora. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’espansione delle superfici affittate ad aziende del settore della comunicazione multimediale. Alcuni sono inquilini di lunga data (da oltre 20 anni).
Siete un centro polifunzionale per l’impresa, la cultura e l’innovazione. Avete quindi uno sguardo ampio e privilegiato su queste particolari realtà. Come si sono evolute nel tempo?
Per quanto attiene alle attività imprenditoriali insediate nei nostri spazi, occorre dire che la conformazione degli stessi (disposizione su più piani) ha sin dall’inizio escluso un certo di tipo di settori (ed esempio quello industriale con esigenze di portata delle solette elevato). Se negli anni 90 avevamo avuto ampie superfici dedicate a magazzino/centro logistico di distribuzione, man mano abbiamo assistito a un riorientamento verso attività con, in parte, minore esigenza di spazio e all’insediamento di uffici e di laboratori di ricerca e sviluppo, quindi innovazione. Il tema culturale è nelle nostre corde proprio e anche grazie alla Sala Carlo.
Tra le vostre offerte avete anche a disposizione la Sala Carlo Basilico. Di che cosa si tratta? Che storia ha?
Questo locale un tempo era il refettorio della manifattura di tabacchi e, su incarico degli amministratori, all’inizio degli anni ’40 era stato decorato con dodici pitture murali dell’artista Carlo Basilico (1895-1966). Oggi esso rappresenta un attrezzato spazio per seminari ed eventi al servizio di imprese, associazioni e privati. Recentemente è stato oggetto, dopo che già nel 2008 erano stati effettuati degli interventi di ristrutturazione e modernizzazione, intitolandola all’artista, di un ulteriore e delicato restyling.
Non si è trattato di uno stravolgimento, né di un intervento strutturale, al contrario si è voluto intervenire con sensibilità per esaltare ulteriormente i segni distintivi che caratterizzano la sala locale, intervenendo sulle luci, prevedendo delle sedute comode e versatili e due moderni tavoli per i relatori. Un occhio di riguardo è stato posto anche all’ingresso con la posa di una nuova porta e una nuova illuminazione. Nuovi sono pure il leggio e la targa a fianco dell’ingresso, entrambi in cortèn, e recanti la scritta rossa caratteristica del brand.
I vecchi tavoli e le sedie originali in legno, risalenti alla metà degli anni 1940, sono stati comunque conservati e possono essere utilizzati. Per eventuali allestimenti particolari gli utenti possono invece far capo a società esterne di catering di loro scelta.
Quanto alla tecnologia, beamer e impianto audio sono a disposizione, mentre per esigenze specifiche, anche in questo ambito, è possibile interpellare ditte specializzate di propria scelta, a garanzia della massima flessibilità.
Quali sono le sue dimensioni e possibilità funzionali? E per quali tipo di eventi pensate sia adatta questa sala?
La sala è ubicata al piano terra e ha una superficie di 180 mq. esclusa la zona cucina/retro di 40 mq. Dopo due anni segnati dalla pandemia, la Sala si presenta con nuovo lustro, pronta per accogliere ulteriori manifestazioni. Come si diceva essa ben si presta per seminari ed eventi di vario genere, pubblici, aziendali e privati.
A seconda della disposizione di tavoli e sedie può accogliere fino a un centinaio di persone. Un paio di volte all’anno Polus stessa, in alcuni casi in partenariato con altri attori, promuove occasioni d’incontro a carattere economico, artistico e culturale, in linea con lo spirito dei nostri predecessori. Capita che queste nostre manifestazioni si svolgano non solo nella sala, ma si sviluppino all’interno dei vani comuni di tutta la proprietà: un modo per aprire le nostre porte al pubblico, come è stato in occasione della recente mostra fotografica di Gian Paolo Minelli.
Che bilancio fate di quest’anno per quanto riguarda la vostra attività? Che 2023 sarà per voi? Novità in vista?
L’anno in corso si sta rivelando positivo per la locazione degli spazi e dei parcheggi. Non avendo più spazi e posteggi sfitti, abbiamo purtroppo dovuto rifiutare delle richieste. Per la Sala contiamo su un incremento delle richieste nei prossimi mesi, quando, dopo la pausa estiva, riprenderanno le attività. Contemporaneamente ci stiamo dedicando a diversi progetti di ammodernamento dell’impiantistica, volti anche al contenimento dei consumi energetici, allo studio dell’istallazione di un impianto fotovoltaico e del recupero di un porticato per ricavare ulteriori superfici ad ufficio. Questi ultimi due progetti potrebbero passare alla fase esecutiva nel 2023.
Giovanna Staub,
Presidente CdA di Polus SA
www.polus.ch