Nelle scorse settimane avete lanciato un nuovo premio dedicato alla sostenibilità aziendale. Ci spiega di che si tratta?
La formula del nuovo “Premio BancaStato per la sostenibilità aziendale” è tanto semplice quanto, auspichiamo, efficace. Il concorso mira a gratificare con un contributo in denaro singoli progetti che forniscono un apporto concreto allo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Ogni due anni – il premio avrà infatti una cadenza biennale – una giuria composta da rappresentanti degli enti promotori destinerà a tre singoli progetti aziendali a carattere sostenibile un montepremi complessivo di 80 mila franchi. Al primo classificato saranno assegnati 50 mila franchi, mentre 20 mila franchi e 10 mila franchi andranno rispettivamente al secondo e al terzo classificato.
Ogni PMI con una sede in Ticino potrà candidare un proprio progetto a patto che sia già in fase di realizzazione. In altri termini, occorre che il progetto abbia già dimostrato la sua concretezza e che sia dunque già in grado di sprigionare impatti positivi a livello economico, sociale o ambientale. È importante sottolineare che la partecipazione al premio non è in alcun modo vincolata a relazioni di affari in essere con BancaStato: per noi è ininfluente che le PMI siano clienti o meno.
Come è nata l’idea?
Il premio è nato dalla volontà di BancaStato di supportare ulteriormente le PMI nelle molteplici dimensioni riguardanti la sostenibilità. Per l’Istituto cantonale ciò si inserisce in un quadro più ampio di impegno per l’economia, l’ambiente e la socialità: impegno che proprio di recente ha subito un ulteriore impulso grazie all’adozione di una specifica strategia di sostenibilità. Tale strategia costituisce per BancaStato una naturale evoluzione di quanto storicamente svolto. Da oltre cento anni l’Istituto lavora specificatamente a favore del territorio: per BancaStato, il mandato pubblico coincide con lo scopo definito nell’articolo 3 della Legge di istituzione, ovvero “favorire lo sviluppo economico del Cantone e offrire al pubblico la possibilità di investire in modo sicuro e redditizio i risparmi”.
A inizio millennio, il CdA di BancaStato aveva ulteriormente specificato che tale scopo dovesse essere raggiunto assumendo un comportamento responsabile anche dal punto di vista sociale e ambientale. Tale orientamento di base nel 2023 è stato per l’appunto ulteriormente sviluppato e arricchito grazie alla nuova strategia di sostenibilità. Essa integra in maniera sistematica e strutturata obiettivi di sostenibilità all’interno della strategia aziendale, e dota dunque l’Istituto di adeguati strumenti per concretizzare un approccio di medio e lungo periodo che consideri aspetti quali il cambiamento climatico e l‘ambiente, i rapporti con la comunità locale, la trasparenza nella governance aziendale e l’accresciuta consapevolezza e sensibilità di clienti e investitori nei confronti dei prodotti finanziari sostenibili.
Ciò consente a BancaStato di rispondere al meglio al quadro normativo in evoluzione del settore bancario svizzero e di offrire ai ticinesi una Banca ancora più moderna e ancora più vicina alle loro esigenze in qualità di clienti e cittadini. La creazione di un’apposita figura – il “manager della sostenibilità” – è stata inoltre voluta per catalizzare il cambiamento auspicato della nuova strategia di sostenibilità della Banca.
Quali sono le istituzioni coinvolte?
Il premio è stato voluto ed è finanziato da BancaStato. È promosso in collaborazione con la Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia, la Camera di Commercio Cantone Ticino e l’Associazione Industrie Ticinesi, con il supporto scientifico della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) e di SQS Svizzera.
Quali sono i criteri che tenete in considerazione per assegnare il premio?
La giura sarà chiamata a valutare i progetti candidati secondo sei precisi criteri. Passiamoli in rassegna. Il primo riguarda l’ampiezza dell’impatto generato. Vi sono poi i criteri dell’entità e della durabilità di tale impatto. I progetti saranno anche valutati secondo il filtro dell’innovatività che veicolano. Un altro fattore importante è la coerenza tra il progetto proposto e l’approccio alla sostenibilità da parte dell’azienda che lo ha presentato. Infine, il sesto criterio è quello della scalabilità, ovvero la capacità del progetto di essere replicato da altre PMI e innescare così un circolo virtuoso.
Questo è anche un ulteriore strumento di attaccamento e valorizzazione del territorio. È un aspetto che continuerete a curare?
Certamente. In qualità di Banca cantonale abbiamo da sempre lavorato nel e per il territorio. Il nostro mandato pubblico ci guida da quasi 110 anni verso comportamenti responsabili e la strategia di cui parlavamo prima è esattamente un’attuale declinazione di questa nostra natura intrinseca. Il nostro approccio specifico al riguardo è comunque percepibile in tutto ciò che ci riguarda. Pensiamo al modello di affari, contraddistinto da prudenza, da vicinanza e da un ecosistema di prodotto e servizi concorrenziali e di qualità; pensiamo alla nostra fitta politica di sponsorizzazione a centinaia di organizzazioni e associazioni attive sul territorio a livello culturale, sportivo o benefico; pensiamo ancora ad esempio all’importante versamento di gran parte dei nostri utili nelle casse statali. Nel 2023 abbiamo destinato alla collettività oltre 65 milioni di franchi e oltre 4,5 milioni in sponsorizzazioni. La nostra stella polare è lavorare per il Ticino e per i ticinesi e questo illumina ogni nostra azione.
Per candidature e dettagli:
www.bancastato.ch/premiosostenibilita
Fabrizio Cieslakiewicz,
Presidente della Direzione generale di BancaStato
www.bancastato.ch