Ricambio di aria fresca
Per una buona qualità dell’aria ambiente è necessario un ricambio sufficiente di aria fresca. Questo perché la presenza di determinate sostanze, dovuta ad esempio al metabolismo degli abitanti e alle loro attività quotidiane come cucinare, pulire, fare la doccia, prendersi cura del corpo, è inevitabile. Anche i materiali possono liberare nell’aria dei locali quantità minime di sostanze, come ad esempio l’odore naturale del legno e del cuoio. Per evitare che si accumulino nei locali, le impurità devono essere espulse arieggiando e permettendo in tal modo un ricambio di aria fresca.
Fino agli anni Sessanta, gli edifici erano male isolati e le finestre non erano ancora dotate di giunti di gomma. Di conseguenza, nel periodo di riscaldamento andava persa molta energia termica, si creavano sgradevoli correnti d’aria e nei giorni freddi l’aria all’interno dei locali diventava subito troppo secca. Questo ricambio di aria naturale esonerava però quasi gli occupanti dal dovere di arieggiare.
Dalla crisi petrolifera negli anni Settanta, la situazione è radicalmente mutata: gli edifici sono infatti isolati sempre meglio. Oggi, l’involucro dei nuovi edifici deve essere impermeabile. Dato che in tali edifici la ventilazione è affidata esclusivamente alle finestre, gli occupanti devono assolutamente arieggiare con regolarità. Durante il giorno, in assenza degli occupanti come pure di notte oppure in caso di forte occupazione in un’abitazione piccola, la ventilazione attraverso le finestre è però spesso al limite.
Per assicurare il ricambio di aria fresca necessario per una buona qualità dell’aria all’interno dei locali bisogna quindi prevedere un sistema di ventilazione già al momento della progettazione della costruzione. Quale aiuto per gli architetti e i progettisti di impianti di ventilazione, la Società svizzera degli ingegneri e architetti SIA ha pubblicato il fascicolo tecnico 2023 «Ventilazione negli edifici residenziali», che mostra varie soluzioni illustrandone vantaggi e svantaggi.
Negli edifici ristrutturati, dopo la sostituzione delle finestre e delle porte non isolate o altre misure isolanti nell’ambito dei risanamenti energetici, bisogna assicurare il necessario ricambio di aria. Se la ventilazione è affidata esclusivamente alle finestre, gli occupanti devono essere informati della situazione mutata e delle necessità di arieggiare.
Anche in caso di ventilazione frequente bisogna tuttavia essere consapevoli che l’umidità dell’aria all’interno dei locali aumenta, il che può portare a condensazioni sulle pareti esterne fredde permettendo in tal modo la formazione di muffa. Per ridurre il rischio di problemi di umidità e la formazione di muffa, parallelamente alle misure isolanti si dovrebbe migliorare l’isolamento termico ed eliminare i ponti freddi. L’umidità in cucina e in bagno deve inoltre poter essere debellata efficacemente (aspirazione del vapore, ventilatore).
Impianti di ventilazione igienici
Impianti di ventilazione semplici favoriscono aria fresca e comfort – ad esempio negli edifici MINERGIE. Per ottenere una buona qualità dell’aria ambiente, tali impianti devono essere progettati, realizzati e regolati accuratamente ed essere sottoposti regolarmente a manutenzione. Per garantire il ricambio di aria, oggi anche negli edifici residenziali si punta sempre più su soluzioni tecniche.
La soluzione più diffusa è il semplice impianto di ventilazione con immissione di aria, estrazione di aria e recupero di calore, come previsto negli edifici MINERGIE («ventilazione di comfort»). Questi impianti fanno sì che i locali siano continuamente riforniti di sufficiente aria fresca e che si crei un clima interno di buona qualità. Di notte, l’aria all’interno dei locali resta fresca anche con le finestre chiuse, il che è un vantaggio soprattutto nelle zone con forte traffico e rumore. L’aria immessa può essere ripulita dai pollini e dalla polvere mediante filtri e preriscaldata attraverso la trasmissione del calore sottratto all’aria estratta.
Per far sì che gli impianti di ventilazione funzionino in modo sicuro e restino perfettamente igienici, devono essere progettati, eseguiti, regolati e mantenuti con cura. Ciò assume particolare importanza nel settore abitativo, dove trascorrono molto tempo persone sensibili come bambini, anziani e malati. I committenti e i progettisti di impianti di ventilazione devono quindi attenersi alle indicazioni della direttiva SITC VA104-01 (Requisiti igienici per gli impianti di ventilazione, in tedesco e francese). Gli occupanti devono inoltre essere ben informati in merito al funzionamento e all’uso dell’impianto. È inoltre necessario chiarire le responsabilità in materia di controllo e manutenzione.
Un impianto meccanico di ventilazione ha lo scopo di eliminare la presenza inevitabile di sostanze nocive dovuta all’utilizzazione dei locali. Tali sostanze sono il prodotto della respirazione e della traspirazione degli occupanti, come il CO2, l’umidità e gli odori. Ma contrariamente a quanto spesso si ritiene, i locali di questi edifici non sono più arieggiati rispetto a quelli di edifici non isolati ermeticamente. Non può essere eliminata la forte presenza di sostanze nocive.
Ciò vale sia per il fumo di tabacco sia per le forti immissioni dovute a solventi, ma anche a sostanze prodotte durante e dopo i lavori di costruzione e di rinnovazione. Perciò, anche in presenza di un impianto di ventilazione gli occupanti devono provvedere a ridurre al minimo le maggiori fonti di sostanze nocive nei locali interni.
Monoblocco Presystem di Alpac: La massima efficienza nella gestione del foro finestra
Alternativa evoluta al tradizionale controtelaio, il monoblocco Presystem Alpac assicura elevate prestazioni termiche e acustiche di facciata, riducendo tempi e costi in cantiere.
Il nodo finestra è uno degli aspetti più critici quando si progetta, si ristruttura o si costruisce ex novo un edificio: il monoblocco Presystem di Alpac – azienda leader nel settore e partner specializzato Minergie – nasce per consentire una migliore gestione del foro finestra, mettendo correttamente in comunicazione il muro con il serramento e permettendo così al progettista e all’impresa di costruzioni di realizzare una struttura ad alta efficienza energetica in grado di massimizzare la resa termica e acustica della facciata.
Alternativa evoluta del tradizionale controtelaio, questo sistema prefabbricato predispone l’alloggio dell’infisso integrando l’elemento oscurante: una soluzione all’avanguardia che consente di realizzare la finitura completa del foro in un solo intervento, semplificando le operazioni in cantiere, diminuendo i rischi di errori e ritardi e garantendo un effettivo risparmio sia sui costi che sui tempi durante i lavori.
Declinabile in numerose varianti a seconda della tipologia di muratura e della posizione del serramento, il monoblocco Presystem viene proposto su misura: Alpac, infatti, fornisce un servizio di consulenza tecnica e progettuale per sviluppare modelli personalizzati in funzione delle specifiche esigenze. La progettazione su misura, inoltre, assicura gli standard elevati di un prodotto studiato ad hoc senza dover rinunciare ai vantaggi economici della produzione seriale.
Particolarmente indicato in contesti di nuova edilizia o ristrutturazioni invasive, Presystem garantisce non solo una maggiore efficienza energetica dell’edificio, con conseguente aumento della classe energetica stessa, ma anche un significativo risparmio in termini di consumi per l’utente finale.
Di questo prodotto è disponibile anche la variante Ingenius VMC, con sistema di Ventilazione Meccanica Controllata integrato a scomparsa. Altrettanto prestazionale, questo speciale monoblocco consente non solo di migliorare le prestazioni isolanti ed energetiche dell’involucro, ma anche di ventilare costantemente gli ambienti indoor, aumentando il benessere abitativo e la qualità dell’aria.