Tutto sta diventando più costoso! Anche riscaldare a legna. Sebbene gli aumenti di prezzo siano relativamente modesti rispetto al gasolio e al gas, sono comunque indesiderati dal punto di vista del consumatore. Fortunatamente esistono diverse possibilità per ridurre i costi. A partire dai consumatori, passando per le aziende forestali, fino ai progettisti e ai gestori degli impianti.
I consumatori hanno molto nelle loro mani
23 gradi sempre e ovunque in casa sono inutili e poco salutari. Una temperatura dei locali ragionevole è la leva più rapida e probabilmente anche la più importante per ridurre i costi di riscaldamento. Ogni singolo grado in meno fa risparmiare dal 5 al 6% di energia! Se si arieggia correttamente, si riscalda il soggiorno a 21 gradi e si dorme a 18 gradi, si risparmia sicuramente il 10-15% di energia. È importante anche spolverare e sfiatare regolarmente i radiatori e installare le moderne valvole termostatiche. Inoltre, i radiatori non dovrebbero essere “nascosti” dietro a mobili e tende o coperti con panni. Tutto ciò, in un’economia domestica media si traduce in un potenziale di risparmio di diverse centinaia di franchi per inverno!
Lo spazzacamino porta fortuna e fa risparmiare sui costi del riscaldamento
In ogni riscaldamento a legna si accumulano cenere e fuliggine che lo spazzacamino deve rimuovere regolarmente per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente dell’impianto. La fuliggine è un buon isolante e incrementa il consumo di combustibile quando copre gli scambiatori di calore. Un impianto non adeguatamente manutenuto consuma fino al 5% in più di legna da energia. Una pulizia e una manutenzione regolari sono quindi vantaggiose. Oltre a una maggiore resa energetica, si riduce anche l’emissione indesiderata di sostanze inquinanti.
Il legno da energia è un combustibile particolare. Il cippato proviene dal bosco indigeno ed è un prodotto molto importante per i proprietari di boschi, i Comuni e le aziente forestali, che negli ultimi trent’anni ha acquisito un’enorme importanza in termini quantitativi ed economici. Tuttavia, il cippato è un prodotto particolare anche perché è piuttosto eterogeneo. Copre un ampio spettro di umidità, composizione delle specie legnose, parti fini e parti di corteccia.
Le aziende forestali e i produttori di cippato hanno l’opportunità di aumentare il contenuto energetico del cippato per metro cubo sfuso fino al 5% lasciando seccare il legno per alcuni mesi in un luogo favorevole del bosco dopo l’abbattimento e prima della cippatura. Il cippato semi-secco e secco non solo ha più energia per unità di volume rispetto al cippato umido o addirittura bagnato, ma è anche più facile da bruciare dal punto di vista tecnico. Questo fatto è noto anche per la legna in pezzi per piccoli impianti di combustione a legna, che deve essere conservata per due o tre anni in luoghi ben ventilati e soleggiati prima di essere utilizzata.
L’efficienza inizia con la pianificazione
Riscaldare con la legna significa riscaldare nel ciclo di CO2 della natura e non contribuire al surriscaldamento del clima. Inoltre, crea posti di lavoro a livello locale e il capitale investito rimane nel nostro Paese. Affinché tutti questi vantaggi si realizzino, all’inizio di ogni progetto i progettisti hanno la responsabilità di garantire che il calore sia prodotto nel modo più efficiente possibile e che i costi siano il più vantaggiosi possibile per il consumatore. A questo scopo, Energia legno Svizzera mette a disposizione uno strumento di pianificazione di base completo (QM Holzheizwerke – QM Impianti termici a legna).
Esso garantisce una considerazione e un’integrazione completa di quei fattori che in un progetto consentono una produzione energetica efficiente. Questi includono, ad esempio, il dimensionamento delle caldaie, la progettazione della rete termica, le temperature nella rete termica e – in modo decisivo per l’efficienza – la densità di allacciamento. La densità di allacciamento si riferisce alla quantità di energia che può essere venduta per metro lineare di rete termica.
Maggiore è la densità di allacciamento, minore è la percentuale di perdite di energia nella rete e minori sono i costi dell’energia. Una regola generale sostiene una densità d’allacciamento di almeno 1 kilowatt di potenza (o 2’000 kilowattora di energia all’anno) per metro lineare di rete termica. Poiché oggi una moderna casa monofamiliare richiede solo 5-10 kilowatt di potenza, non è economicamente fattibile sfruttare le reti termiche per quartieri di sole case monofamiliari.
L’ottimizzazione degli impianti esistenti aumenta l’efficienza
Dopo la messa in funzione di un riscaldamento a legna con rete termica, l’impianto non è definitivamente finito. Nei primi due anni di esercizio infatti, segue una fase di ottimizzazione. In base al confronto tra i valori di riferimento previsti dalla progettazione e i valori effettivi raggiunti dall’impianto, è necessario adottare diverse misure caso per caso. Queste includono, ad esempio, la riduzione delle perdite di energia nella rete, l’ottimizzazione dei tempi di funzionamento della caldaia attraverso una buona gestione degli accumulatori di calore, la riduzione della temperatura dei fumi attraverso la successiva installazione di un sistema di condensazione dei fumi e l’allacciamento di ulteriori utenze del calore. L’ottimizzazione dell’esercizio è una leva molto importante che può ridurre il consumo di combustibile fino a un quarto in alcuni impianti esistenti.
Il sistema di qualità QM Impianti termici a legna chiede da anni l’ottimizzazione dell’esercizio. Molti esempi positivi dimostrano l’efficacia delle misure.
Conclusione
Gli aumenti di prezzo sono sempre spiacevoli. Nel caso di riscaldamenti a legna con reti termiche, il consumo di combustibile può essere ridotto in modo netto con misure in parte molto semplici. La regolazione di una temperatura dei locali più bassa è immediatamente efficace. Anche la pulizia regolare dell’impianto da parte dello spazzacamino e un esercizio correttamente regolato sono rapidamente efficaci. Per alcuni impianti l’uso di cippato secco è efficace nel giro di pochi mesi.
A medio e lungo termine, l’ottimizzazione dell’esercizio e l’aumento della densità di allacciamento consentono di risparmiare legno da energia. E naturalmente è importante che gli impianti siano progettati fin dall’inizio secondo le regole del sistema di qualità QM Impianti termici a legna. Il risultato è che è possibile risparmiare fino a un quarto della legna da energia in alcuni impianti e quindi qualche centinaio di franchi per economia domestica ogni inverno. Il legno risparmiato rimane inoltre disponibile per altri impianti, in modo da aumentare ulteriormente la quota di legno da energia nel consumo di energia totale.
Christoph Rutschmann,
Energia legno Svizzera
www.energia-legno.ch