Direttore Dupraz, lei da poco tempo ha preso in mano le redini di SARA SA. Con quale spirito ha iniziato questa avventura professionale e quali saranno i suoi obiettivi?
Ho iniziato in modo operativo il 1° gennaio di quest’anno, dopo un paio di mesi nei quali ho osservato l’azienda, ho conosciuto i collaboratori e ho capito i processi produttivi. Sono arrivato portando la mia esperienza, che si può notare dai molti capelli bianchi. E insieme a tutti cercherò di lavorare seguendo tre direzioni.
Anzitutto, abbiamo quello che finora è stato il core business aziendale, ovvero i mobili in metallo per l’ufficio. Un settore che resterà importante per noi anche in futuro.
Il cambiamento nel mondo del lavoro, accelerato dalla pandemia, ha diminuito l’esigenza di sistemi di stoccaggio e di archiviazione. Perciò – arrivando dunque alla nostra seconda direzione strategica – anche il luogo di lavoro è mutato: oggi non esiste quasi più una scrivania per ciascun collaboratore, i nuovi spazi operativi sono utilizzabili da più persone, per questo nasce l’esigenza di avere un armadietto dove lasciare gli effetti personali. Ecco perché abbiamo sviluppato dei nuovi prodotti come il Locker, un armadio modulabile (con porte elettroniche) e i casellari postali elettronici, dove ricevere la corrispondenza.
Il terzo settore che stiamo sviluppando è legato al prodotto FORMAE, un brand che ci sta dando belle soddisfazioni e che rappresenta il futuro dell’azienda.
In sostanza, il nostro mobile classico non sparirà, ma resterà importante per quegli uffici legati all’Amministrazione federale, cantonale e comunale, o ad altre simili realtà. Coscienti però della rapida evoluzione degli spazi lavorativi, puntiamo molto sullo sviluppo di nuovi elementi d’arredo, sia per l’ufficio che per la casa.
Detto ciò, questi settori richiedono modi differenti di approcciarsi al prodotto e di realizzarlo. In questo senso è fondamentale la formazione interna affinché ogni collaboratore sia flessibile e in grado di ricoprire più mansioni in modo di potere ottimizzare e rendere più fluidi i processi produttivi e ridurre i costi.
In che modo intende continuare il lavoro fatto in questi anni dall’azienda e che cosa pensa di offrire di suo?
In ogni nuovo posto di lavoro in cui ho lavorato ho sempre voluto portare con me una dose di “umiltà positiva”. Per me è importante capire la situazione e l’azienda in cui mi trovo e avere un grande rispetto per quanto è stato fatto finora. Personalmente, visto che sono ingegnere meccanico di formazione, con una buona esperienza nella vendita e nel commerciale, cercherò di portare un concetto di project management pragmatico, efficace e concreto. Dall’idea iniziale bisogna eseguire tutti i passi necessari per concretizzarla in modo veloce perché il mercato evolve molto rapidamente. Ecco perché un nuovo prodotto va ideato sin dall’inizio pensando all’intero processo produttivo e logistico.
L’attenzione al territorio resterà la stessa? Anche la presenza in Ticino dell’azienda non cambierà?
Gli oltre 60 anni di storia, la presenza in Ticino e il swiss made costituiscono il nostro DNA, il marchio di fabbrica indelebile ed indiscutibile per SARA.
Venendo ai prodotti: di recente è stato presentato al pubblico FORMAE dedicato anche alla casa. Sta funzionando?
La sua messa sul mercato è avvenuta nei mesi scorsi e possiamo già dire che sta andando molto bene. Noi ci crediamo fortemente e per questa ragione abbiamo creato un brand ad hoc. Per noi era indispensabile distinguerlo da SARA, per enfatizzare la nuova direzione che stiamo prendendo, anche se sempre nel solco della tradizione e della serietà che distingue l’azienda da oltre 60 anni.
Nel nuovo mercato cui ci stiamo approcciando ci sono degli attori che stanno assumendo un ruolo centrale, come l’architetto d’interni. Ma non solo, un’ulteriore evoluzione che abbiamo vissuto negli ultimi anni è stata la decisione di appoggiarsi a professionisti esterni, come il designer Armando Carnevale, che ha affiancato i nostri tecnici nel disegnare e progettare FORMAE.
In previsione state progettando altri nuovi prodotti pensati per altri ambienti oltre all’ufficio?
Vogliamo sviluppare una strategia importante con elementi nuovi che nei prossimi mesi presenteremo sul mercato. Per esempio, posso anticipare che è in fase avanzata di progettazione un tavolo creato con un’identità estetica simile a FORMAE, destinato sia ad ambienti Office che Home.
Oltre alle nostre idee, restiamo ovviamente sempre all’ascolto delle nuove richieste e tendenze del mercato, per noi essenziali.
Che fine anno sarà? E quali sono le previsioni per il 2023?
Il periodo non è facile per nessuno, soprattutto per l’aumento dei prezzi relativi alle materie prime che si ripercuote giocoforza sul prezzo finale dei nostri prodotti.
Per la fine dell’anno vogliamo comunque consolidare gli aspetti di cui parlavo in precedenza, seguire il trend dei nuovi prodotti e raggiungere obiettivi onesti e fattibili in una situazione difficile come questa. Abbiamo anche la fortuna di avere un team formato di ottimi collaboratori. Persone capaci e molto identificate con l’azienda. Il tutto per essere pronti per un 2023 che, siamo sicuri, ci darà grandi soddisfazioni.
Sul personale vuole aggiungere altro?
Certo, per noi i collaboratori sono tutto, per questa ragione parlo molto con loro, mi faccio spiegare il lavoro, chiedo se ci sono problemi e mi faccio aggiornare sulla produzione. È essenziale ascoltare i 38 collaboratori perché da solo non produco nulla e qui abbiamo la fortuna di avere tra le nostre fila anche persone presenti da 30 anni in azienda. Personalmente credo che l’azienda sia chi vi lavora e l’identificazione con essa è essenziale. Così come lo è uno stipendio adeguato sia per chi abita nella regione sia per coloro che arrivano da oltre frontiera.
Tutto ciò per dire che produrre in Ticino e avere successo è possibile anche con un approccio al personale coerente e non speculativo.
Patrick Dupraz,
CEO di SARA SA
www.sara-suisse.ch