L’edificio interessato dall’intervento è stato lo Stabile Luxor, in Via Mezzana 31a, Losone. Si tratta di un complesso edificato a fine anni ’80, ad uso misto commerciale ed abitativo. Il fabbisogno termico, sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria, era in origine totalmente coperto da una caldaia a olio combustibile di vecchia generazione.
Nel 2023 è stata sostituita la centrale termica, giunta a fine vita, ma l’intervento non è stato accompagnato da un risanamento energetico dell’edificio. È stato quindi mantenuto il sistema di distribuzione ed emissione esistente, a media e alta temperatura in base al gruppo d’utenza.
Tra le diverse soluzioni, si è scelto di realizzare una nuova centrale termica bivalente con le seguenti caratteristiche:
- Potenza necessaria 85 kW
- Caldaia a condensazione Hoval UltraOil 110
- Termopompa Hoval Belaria pro 24
- Fabbisogno di riscaldamento coperto da termopompa 50%
- Fabbisogno di acqua calda coperto da termopompa 100%
La termopompa scelta, da 24 kW di potenza nominale, garantisce temperature di mandata di 70°C fino a -10°C esterni. Questa termopompa utilizza fluido refrigerante naturale (R290), rendendo il suo impiego ancora più sostenibile.
Questa soluzione si è trovata a essere il miglior punto d’incontro tra costi di investimento, costi energetici annui e riduzione del consumo di combustibili fossili.
Impianti bivalenti
Un impianto di riscaldamento bivalente combina due fonti di energia, come una pompa di calore e una caldaia, per ottimizzare efficienza e costi, utilizzando la fonte più conveniente in base alla temperatura.
Questo impianto è ideale per edifici con alte temperature di riscaldamento, poiché l’uso esclusivo di termopompe ad aria comporterebbe costi elevati di investimento e consumo, per via della ridotta efficienza e della potenza necessaria.
I principali vantaggi da tenere in considerazione in un sistema di generazione di calore ibrido sono:
- Investimento minore rispetto ad un sistema totalmente a termopompa
- La pompa di calore nelle stagioni intermedie è altamente efficiente, riducendo i costi energetici
- Notevole riduzione delle emissioni di CO2 rispetto a un impianto completamente a energia fossile
- Compatibilità con RUEn 2024 (soluzione standard SS10)
- Elevata affidabilità: la caldaia è in grado di sostituirsi alla termopompa in caso di guasti
Sono d’altra parte da tenere in conto anche alcuni svantaggi:
- Maggior richiesta di spazio per l’installazione
- Gestione e regolazione più complessa rispetto ad un impianto monovalente
Un impianto di questo tipo può essere preso in considerazione in varie situazioni di risanamento delle centrali termiche che ci si trova ad affrontare al giorno d’oggi, diventando una soluzione ideale per realizzare un impianto che rientri nelle esigenze odierne.