Che bilancio personale fa dell’elezione comunale di aprile, che l’ha vista primeggiare con quasi 10mila voti?
Sicuramente un bilancio positivo, non potrei dire diversamente. Suppongo che i cittadini abbiano voluto esprimere fiducia e apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni. Certo vi sono stati anche dei problemi ma nel complesso Bellinzona ha gettato le basi per un suo importante sviluppo – che, peraltro, in parte si sta già iniziando a vedere – nel corso dei prossimi dieci anni. Dopo l’aggregazione del 2017, tra i risultati più importanti vi è stato sicuramente quello di contribuire – in misura, mi sento di dire, significativa – a trovare una soluzione per le storiche Officine di Bellinzona. Il mio Municipio si è molto speso sul piano personale, politico e finanziario per uscire dall’impasse in cui la questione si trovava ancora nel 2016 dopo lo sciopero del 2008. Le parti si erano irrigidite nelle rispettive posizioni che non consentivano più di fare passi avanti.
Anche con la nostra mediazione e il nostro intervento la situazione ha potuto essere sbloccata. E devo dire che, per questo tema, la collaborazione instaurata con Cantone e soprattutto con FFS – che ha saputo capire il momento e cambiare approccio – è stata molto positiva. A breve inizieranno i lavori di realizzazione del nuovo stabilimento a Castione con un investimento di oltre mezzo miliardo di franchi e prevedendo oltre 400 posti di lavoro. Allo stesso tempo sarà liberata e messa a disposizione per nuovi progetti di sviluppo l’area attualmente occupata in centro città dalle attuali Officine. In generale osservo che i candidati e i partiti – tra cui il mio gruppo “Unità di sinistra” – che si sono più distinti sul piano della collaborazione costruttiva sono poi anche stati quelli più premiati dagli elettori.
Il Municipio ha due nuovi volti (Lo Russo e Lepori). Come si riparte per il nuovo quadriennio? Crede che la concordanza diventerà più complicata?
Non credo. Mi pare che i due nuovi membri del Municipio, persone sicuramente capaci ed intelligenti, abbiano un approccio collegiale e costruttivo: qualità fondamentali per riuscire a fare bene nella nostra Città. Terrei comunque a ringraziare ancora i due municipali uscenti, l’ex vice-sindaco Simone Gianini e Giorgio Soldini: due colleghi che davvero molto validi e che hanno dato molto in questi anni a Bellinzona e alla nostra Amministrazione.
Guardando ai prossimi quattro anni quali sono i progetti più importanti che volete portare a termine?
Sebbene l’iniziativa competa alle FFS, sicuramente la realizzazione del nuovo stabilimento di Castione costituisce un progetto fondamentale per il futuro della nostra Città. Ad esso è legato la pianificazione e lo sviluppo dell’area oggi sede delle Officine (circa 100 mila metri quadrati), dove troverà posto, oltre ad un centro culturale e congressuale anche la sede ticinese dello Switzerland Innovation Park e centri di formazione di terzo livello (SUPSI, USI, ecc). Si tratterà poi di far crescere ulteriormente il polo di ricerca bio-medico; in particolare è prevista la costruzione di un secondo edificio in via Chiesa dove troverà sede l’Istituto oncologico di ricerca, laboratori per la Facoltà di bio-medicina e un auditorium destinato sia agli istituti di ricerca sia alla Città. Vi è poi l’avvio dei lavori di valorizzazione della Fortezza di Bellinzona che, una volta portati a termine, costituiranno un valore aggiunto sul piano culturale e turistico.
L’aggregazione del 2017 ha cambiato il volto del Comune. A sette anni di distanza che bilancio si può fare? Quali sono gli ambiti nei quali si può migliorare?
Siamo sulla buona strada. Bellinzona è diventata attrattiva e interessante, in particolare, per le famiglie; lo vediamo con l’aumento costante della popolazione. Dobbiamo fare di più con alcuni servizi legati alla conciliabilità vita – lavoro (culle, mense, servizi extrascolastici), ma anche nell’ottica del grande tema del cambiamento climatico: quindi risparmio energetico, bio-diversità, mobilità ciclo-pedonale, spazi pubblici verdi. Tutto, ovviamente, badando a distribuire correttamente gli investimenti nei diversi quartieri.
All’epoca si diceva che AlpTransit avrebbe cambiato il Ticino e il Bellinzonese in generale. A qualche anno di distanza dall’apertura delle due gallerie sta effettivamente avvenendo il cambiamento?
Si sta iniziando a vedere, ma molto succederà ancora nei prossimi dieci anni. Il cambiamento non è automatico e in parte non trascurabile dipende anche dagli investimenti che Città e Cantone vogliono fare. In ogni caso per quanto riguarda Bellinzona, rileviamo un interesse collegato alla sua posizione centrale e alla sua integrazione, molto articolata, nella rete dei trasporti pubblici, in primis ferrovia (AlpTransit) e bus. Dalla nostra Città è quindi semplice e rapido raggiungere gli aeroporti internazionali di Zurigo e di Milano. Già oggi, poi, vi sono non pochi bellinzonesi che vivono in Città, spostandosi in settimana in svizzera tedesca; viceversa vi sono, per esempio, zurighesi che quotidianamente vengono a Bellinzona per lavorare presso IRB o IOR.
La popolazione negli ultimi anni è cresciuta. Ma se una famiglia dovesse scegliere di abitare a Bellinzona quali sono i vantaggi che a suo giudizio avrebbe?
Indubbiamente, il vantaggioso rapporto tra la qualità dei servizi e il loro costo. Bellinzona è una città sicura, dove è facile, anche per i bambini, spostarsi a piedi o in bicicletta. Abitare costa ancora meno che altrove e l’ambiente, rispettivamente il paesaggio consentono di trascorrere all’aperto, in un contesto tranquillo e sano, il proprio tempo libero. Abbiamo scuole ovunque, parchi e infrastrutture sportive in pieno centro. A Bellinzona ci si conosce, non si è “numeri” ed è relativamente facile stringere amicizie e conoscenze. Il mondo associazionistico è molto sviluppato e risponde agli interessi più disparati. Per chi ama la cultura, il nostro teatro propone un cartellone denso e di ottima qualità, idem il Museo Villa dei Cedri. Abbiamo sviluppato collaborazioni con l’Orchestra della Svizzera italiana che tiene regolarmente concerti a Bellinzona e non mancano neppure festival letterari (Babel, Sconfinare) e cinematrografici (Castellinaria). Insomma, vivere a Bellinzona è facile!