Sette decenni che riassumono, molto bene, l’evoluzione di un settore che è cambiato radicalmente.
Mi piace ricordare come e quando il tutto nacque. Stiamo parlando della prima assemblea che si tenne nel 1954 alla Casa del Popolo a Bellinzona, quando venne costituita l’“Associazione Padronale Ticinese dei Fabbri Costruttori”, a cui aderirono una ventina di aziende del settore sotto la guida del primo presidente Franco Franzi, e del primo segretario Aldo Zaccheo.
Furono quelli i primi passi di un gremio che oggi è mutato non solo di nome, ma anche nella sua composizione. Sono infatti 64 i soci attivi e 22 i soci sostenitori che fanno parte di AM Suisse Ticino. Ma soprattutto, le aziende affiliate impiegano circa 800 dipendenti assoggettati al CCNL. Senza dimenticare il lavoro sulla formazione con gli attuali 130 apprendisti presso il Centro di formazione a Gordola.
Numeri importanti che evidenziano certamente la crescita che ha vissuto l’associazione, ma anche la creazione di molti posti di lavoro.
In questo senso, credo sia utile evidenziare il lavoro che svolge quotidianamente AM Suisse e gli obiettivi che a livello nazionale cerca di perseguire. Tra i principali vi è quello di promuovere l’innovazione e la competitività nel settore delle metalcostruzioni.
Per fare ciò, l’associazione lavora attivamente per favorire lo scambio di conoscenze e migliori pratiche tra i suoi membri, incoraggiando la collaborazione e la condivisione di risorse. E i risultati, negli anni, sono lì da vedere. Costruzioni sempre più moderne, al passo con i tempi, a dimostrazione dell’alto tasso tecnico raggiunto dalle nostre aziende.
Un altro pilastro dell’attività dell’AM Suisse è la difesa degli interessi del settore a livello politico ed economico. Da sempre l’associazione monitora da vicino l’evoluzione della normativa nazionale e internazionale, intervenendo quando necessario per garantire che le politiche pubbliche siano favorevoli alla crescita e alla competitività delle imprese metalcostruttrici svizzere. Un lavoro costante e non sempre evidente, ma molto importante e utile.
AM Suisse si impegna anche a promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa all’interno del settore. Questo si traduce in iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali, promuovere condizioni di lavoro sicure e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori lungo tutta la catena del valore. Il tutto sia all’interno delle aziende stesse, sia all’esterno e cioè verso il pubblico e i committenti.
AM Suisse rappresenta una diversificata base industriale, un vero e proprio punto di forza, poiché consente all’associazione di affrontare una vasta gamma di sfide e di adattarsi in modo flessibile alle mutevoli condizioni del mercato. E sappiamo bene come, soprattutto negli ultimi anni, l’evoluzione sia stata enorme e velocissima.
Non da ultimo AM Suisse è un pilastro fondamentale per la formazione professionale. Le cifre che abbiamo ricordato all’inizio sono lì a dimostrarlo. Così come ce lo dimostra costantemente il livello dei risultati raggiunti dai giovani che intraprendono una carriera professionale nel settore. Lo ricordiamo anche su questo numero. E lo facciamo sottolineando che per la prima volta il Ticino porta a casa una medaglia d’argento nel settore meccanici tecnica agricola ai Campionati svizzeri delle professioni, grazie a Lauro Simoni, giovane meccanico. Ma lo facciamo anche con un articolo dedicato ai giovani che lo scorso anno hanno ottenuto l’Attestato Federale di Capacità e, tra di loro, ci fa piacere segnalare anche la presenza di due ragazze. E non ci dimentichiamo neppure della formazione superiore; perché se è vero che da un lato il tirocinio è la base della formazione, dall’altro non si smette mai di imparare e di apprendere nuove nozioni. Soprattutto in un settore in continua evoluzione come è questo.
L’esperienza di questi primi 70 anni per AM Suisse Ticino deve essere quindi una solida base sulla quale costruire nuove e avveniristiche infrastrutture in favore del nostro territorio e delle nostre vite. E già guardando le nuove leve, i loro brillanti risultati e il loro ottimismo, possiamo puntare su di loro e farli crescere al meglio, pienamente convinti che sapranno prendere in mano le aziende e farle crescere.
Buona lettura!
Fabio Sacchi,
Editore, CEO Sacchi Edizioni Tecniche & Commerciali SA
www.ticinodigitalbusiness.com
www.pubblicitasacchi.ch