Le aspettative delle istituzioni e degli stakeholders riguardo i consiglieri d’amministrazione sono oggigiorno alte. Questo significa che la responsabilità pretesa dai consiglieri d’amministrazione non varia a dipendenza che si tratti di una PMI o di una società di portata inter-cantonale, rispettivamente federale o internazionale.
Ciò vale a maggior ragione nel contesto svizzero, nel quale le imprese sono fortemente intessute nella trama sociale e radicate sul territorio. I brutti scherzi del destino non solo possono mettere sotto sopra la vita di una famiglia, ma possono anche compromettere la sopravvivenza di un’azienda.
La previdenza è un tema complesso che copre diverse aree, tra cui l’invalidità, il decesso e il pensionamento. In questi ultimi anni, l’attenzione è stata focalizzata principalmente sulla questione della pensione, poiché la generazione dei baby boomers sta raggiungendo l’età della pensione. I sistemi previdenziali sono sotto pressione e le fluttuazioni dei mercati finanziari possono influenzare i programmi previdenziali.
Tuttavia, l’emergere della pandemia di Covid-19 ha suscitato una maggiore sensibilità riguardo al tema del decesso e ha evidenziato l’importanza di proteggere la famiglia e gli affari in caso di eventi negativi. Inoltre, sono emerse situazioni più complesse, come la condizione dei partner conviventi che non possono beneficiare delle prestazioni sociali e il futuro incerto di una coppia con figli minorenni nel caso in cui uno dei genitori venga a mancare. Queste circostanze richiedono una maggiore attenzione e considerazione.
La previdenza si occupa di garantire una protezione finanziaria in situazioni difficili come l’invalidità, il decesso e la pensione. È cruciale tenere in considerazione queste questioni non solo a livello personale, ma anche a livello aziendale, al fine di assicurare la sicurezza delle persone coinvolte e la stabilità dell’azienda nel lungo termine.
Facciamo un esempio: due soci, con competenze diverse ma complementari, costituiscono una start-up, con quote del 50% ciascuno, ed in essa investono tutto il loro patrimonio. Dopo la fase iniziale di avvio e messa a punto, l’impresa decolla e ha bisogno di investimenti dal settore bancario o da investitori esterni.
Tutto bene, ma la situazione è tuttavia ad alto rischio per molti soggetti: in primis per le famiglie dei due soci promotori, visto che tutto è stato investito nella start-up; per gli investitori, perché se viene a mancare uno dei titolari, detentore del know-how aziendale, è inevitabile un contraccolpo negativo in termini di sviluppo e di valorizzazione dell’azienda.
La società stessa se, in assenza di patti parasociali, si trova a fare i conti con eredi e parenti che non comprendono il business, tendono a vendere, e pregiudicano così l’esistenza dell’azienda stessa. In altri casi possono venire meno investimenti strategici per la sopravvivenza dell’impresa, si possono dover affrontare rischi legali e contenziosi imprevisti.
Una situazione che spesso si verifica nel momento cruciale del passaggio di consegne alla testa dell’azienda di famiglia, quella in cui il titolare anziano e quello giovane lavorano insieme nella fase delicata del trapasso delle competenze.
Ma cosa accade se la figura senior viene improvvisamente a mancare?
Su tutto questo pesa una situazione di mercato non facile, e un mercato del lavoro in cui scarseggiano i profili professionali specializzati e di alto livello, se non a fronte di costi elevati e tempi di ricerca lunghi.
Esiste una soluzione semplice a questo problema: stipulare una polizza di assicurazione sul rischio di decesso, con l’azienda come beneficiaria.
In caso di decesso, l’azienda riceverebbe un ricavo straordinario che potrebbe essere utilizzato per affrontare la situazione critica.
Il premio dell’assicurazione sarebbe considerato come un costo aziendale, mentre il ricavo sarebbe considerato come un utile aziendale. Questo ricavo potrebbe essere utilizzato, ad esempio, per trovare rapidamente una figura chiave che possa sostituire la persona deceduta.
Esternalizzare tale funzione potrebbe essere molto costoso, e i tempi lunghi potrebbero avere un impatto negativo sul fatturato, portando le banche creditrici a riconsiderare le linee di credito. Quindi, il denaro proveniente dalla polizza di assicurazione diventerebbe un ammortizzatore per le situazioni a rischio.
Nel caso dell’esempio iniziale, se uno dei soci decedesse, l’azienda potrebbe liquidare gli eredi del socio defunto e continuare l’attività senza stravolgimenti significativi.
Questo è un aspetto spesso trascurato ma di grande interesse per le aziende. Abbiamo menzionato l’esempio di una start-up con due soci, ma questa questione riguarda aziende di ogni dimensione. Spesso, all’interno delle aziende, ci sono figure chiave a ogni livello che possiedono competenze essenziali, il cui mancato sostegno può causare enormi problemi.
Sostituire queste figure e formare nuove persone richiede tempo e denaro, comportando perdite e costi significativi. Pertanto, si può ritenere che questo rappresenti un elemento di rischio cruciale che non può essere sottovalutato. Affrontare questa sfida richiede consulenti specializzati che affrontano la complessità degli scenari economici, le aspettative elevate e la necessità di costante aggiornamento. La tutela dell’azienda è fondamentale per proteggere le famiglie e l’intera società nel suo complesso.
Markus Lienhard,
Consulente Previdenziale PMI
www.bfsi.ch
Estratto dell’intervista di Gian Luigi Trucco a Domenico Sartore, Agente Generale Zurich.
Zurich è partner del Board Forum Svizzera Italiana, associazione nata allo scopo di valorizzare le competenze e le conoscenze di coloro che svolgono l’attività di membro di CdA, propiziando l’interazione fra membri e la promozione di attività formative e informative di interesse per l’esercizio di tale funzione.